GENTILDONNA s.f.

0.1 çentildona, çentil dona, centildone,çentil donna, centildonna, çentil donne, gentildonna, gentil donna, gentildonne, gentile donna, gentile donne, gentili donne, gentilj dompnj, gientil donna, gientile donna, zentildona, zentil dona.

0.2 Da gentile 1 e donna (cfr. gentiluomo).

0.3 Inghilfredi, XIII sm. (lucch.): 1.

0.4 In testi tosc.: Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Novellino, XIII u.v. (fior.); a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>.

In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.6 N Cfr. anche gentile 1 e gentiluomo.

0.7 1 Donna di alto rango sociale, cui sono associabili in linea di principio qualità fisiche e morali (in partic. i valori della cortesia) che la pongono in una posizione di eccellenza in assoluto o in un insieme. 1.1 Estens. [Con rif. esclusivo all'eccellenza morale e spirituale]. 1.2 Estens. Nella mitologia classica creatura femminile sovrumana, dotata di bellezza e giovinezza.

0.8 Diego Dotto 03.06.2011.

1 Donna di alto rango sociale, cui sono associabili in linea di principio qualità fisiche e morali (in partic. i valori della cortesia) che la pongono in una posizione di eccellenza in assoluto o in un insieme.

[1] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 2.42, pag. 90: Cavalier non conosco da mercieri, / né gentildonna da altra burgese...

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 49, pag. 234.1: Uno medico di Tolosa tolse per mogliera una gentile donna di Tolosa, nepote dell'arcivescovo.

[3] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 3, pag. 108.22: Una gientile donna avea gra(n)de divosione in dela beata V(er)gine Maria.

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 3, pag. 10.10: e allora lo ree Meliadus sì prese un'altra moglie, la quale iera gientile donna.

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 17, cap. 4, par. 9, pag. 299.26: Lo pretore di Roma avendo condannato a morte una gentile donna...

[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 13, pag. 49.8: Però che gran disinore e gran vergognia è alla gentil donna amare più basso di sé e non suo pare o magiore, se il senno con tropo magior peso non ristori la gentileza.

[7] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 132.31: Passando dipoi un giorno da casa i Donati, una gentile donna chiamata m.a Aldruda, donna di messer Forteguerra Donati...

[8] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 23, pag. 63.23: Appressu de lu monasteriu de sanctu Benedictu sì eranu duy gentilj dompnj monachi, li qualj aviano unu loru procuraturi, et chistu era omu religiosu et onestu. || Cfr. Greg., Dial., II, 23: «quaedam sanctaemonialis feminae, nobiliori genere exhortae».

[9] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1351, pag. 84: Ad un luogo la se redusse, / Sicomo Cristo la condusse, / A star con una çentil donna / De quella terra, savia e bona...

[10] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 251.27: 109. rinmembrandomi delle gentili donne, e cavalieri, ch' erano in Romagna...

[11] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 85, vol. 1, pag. 391.16: per la qual cosa molte gentili donne mogli degli usciti di Firenze per niccessità in su l'alpe di San Pellegrino, che sono tra Lucca e Modona, partoriro loro figliuoli...

[12] a Doc. ven., 1348, pag. 124.9: It(em) lasso che se debiano mectere IIIJ gentile donne allo monastero delle pulselle...

[13] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 23, vol. 2, pag. 401.21: Le gentili donne cacciaro del sacrificio Virginia, la figliuola d'Aulo, gentile donna e patricia, e moglie di L. Volunnio il consolo, però che 'l suo marito era della plebe.

[14] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 142, pag. 146.12: Ella era di molto grande gentile ischiatta, et molto richissima di suo patrimonio, onde molti grandi chavalieri et altri nobili huomini di Roma, li quali non avevano moglie, molto la sguardavano, et ella loro. Che ordinò questa gentile donna?

[15] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 65.5: E truova-se ch'elo ave una muier, che iera çentil dona, a la qual el voleva gran ben, sì perché 'la iera çentil como perché 'la iera bella.

[16] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 41.28: Come parla lo plebeo alla gentile donna. Se 'l populare cerca amore di nobile femmina, tal modo tenere gli conviene...

[17] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 157, pag. 219.20: E tantostu una gentildonna vinni a lu dictu Iohanni et donauli libri chinquicentu.

[18] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 28, pag. 228.3: Ed essendo fatto huomo prese una gientil donna d'Arabia per moglie e per la sua grande iscienzia incominciò a predichare...

[19] Tristano Veneto, XIV, cap. 416, pag. 379.23: et amava per amor una çentildona, la qual haveva nome Elena dalo Castelo delo Plan, et era una dele plui bele done del mondo...

[20] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 33., pag. 285.3: Epsa, veramente, in multe cose peccao vituperando lo suo figlyolo, consenteo la morte de lo grande re Agamenone, non observando soa natura ne la costumanza de le gentile donne...

1.1 Estens. [Con rif. esclusivo all'eccellenza morale e spirituale].

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 12, pag. 94.6: Il vescovo, credendo, ch' ella volesse una, che la servisse, le fece dare una divota, onesta, e santa donna, la quale continuamente la ringraziava del bene, che riceveva da lei. La qual cosa vedendo la gentildonna, e considerando, che per quel modo piuttosto poteva insuperbire, che diventare paziente, ritornò al vescovo...

1.2 Estens. Nella mitologia classica creatura femminile sovrumana, dotata di bellezza e giovinezza.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 25, pag. 121.24: Ancho racconta Ovidio d' una gentile donna, ch' ebbe nome Aretusa, e era vergine, che si dilettava molto de la caccia e di stare solitaria...

[2] Comm. Arte Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 50, pag. 954.7: Cidipe era una gentile donna ed era nepote di madonna Diana, dea della castitade.

1.2.1 [In partic. per tradurre il lat. heroidas:] semidea autrice di imprese memorabili. || Att. solo nei volgarizzamenti di Ov., Ars am.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 257.7: Iove andava umilemente alle gentili donne; neuna giovane per prieghi corruppe il grande Iove.

[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 501.3: Iuppiter umele andava ale antighe çentil donne; nesuna fante represe lo grande Iuppiter.

[u.r. 30.11.2016]