GENTILMENTE avv.

0.1 çentilmente, gentile mente, gentilmente, gientilemente, gientilmente, ientilemente, zentilment.

0.2 Da gentile 1.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Locuz. e fras. maritare gentilmente 1.1; nascere gentilmente 1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Fras. Nascere gentilmente: discendere da una famiglia di estrazione sociale elevata. 1.1 Fras. Maritare gentilmente: fare sposare una donna con qno appartenente ad una famiglia di rango sociale elevato. 2 [In gen. con corrispondenza tra il valore intrinseco di una persona e il suo rango sociale:] secondo una buona norma cui s'ispirano gli atti, i comportamenti, i costumi di una persona o secondo una condizione e un livello di vita conformi al suo valore e alla sua estrazione sociale. 2.1 [Con rif. ad atti di parola o ad un suono:] con un'esecuzione eccellente improntata all'eleganza e alla raffinatezza, con un atteggiamento ispirato alla cortesia. 2.2 [Con rif. ad atti di ospitalità e accoglienza:] secondo modi cortesi ed educati. 2.3 [Con rif. all'amare:] secondo le norme e le regole dell'amore cortese. 3 Estens. In modo opportuno, conveniente alla natura della situazione o della persona; [anche con valore quantitativo:] a sufficienza, con moderazione, con sobrietà. 3.1 [In partic.:] in modo appropriato, in modo da ottenere l'effetto desiderato. 4 Estens. [Con rif. ad atti di preparare, ornare, equipaggiare qsa o qno:] in maniera eccellente. 4.1 [In partic.:] riccamente, magnificamente. 5 In modo da riguardare tutti, con estensione a tutti, senza eccezione.

0.8 Diego Dotto 03.06.2011.

1 Fras. Nascere gentilmente: discendere da una famiglia di estrazione sociale elevata.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 38, pag. 291: una sposa gh'è dadha, / La qual dra ca dr'imperio zentilment era nadha.

[2] F Leggende di Santi, XIV (tosc.): Santa Maria Magdalena fue gentilemente nata e discesa di schiatta di re... || Zambrini, Leggende, vol. II, p. 159.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 167, S. Saturnino, vol. 3, pag. 1487.23: e anche con Perpetua, gentilmente nata...

1.1 Fras. Maritare gentilmente: fare sposare una donna con qno appartenente ad una famiglia di rango sociale elevato.

[1] St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.), pag. 170.28: venneli a le mani una nobilissima vergine e egli la fece guardare e conservare vergine e mandò a li parenti suoi che la ricoperasseno e ricevuto lo preçço sì llel diede in dote e maritolla gentilmente...

2 [In gen. con corrispondenza tra il valore intrinseco di una persona e il suo rango sociale:] secondo una buona norma cui s'ispirano gli atti, i comportamenti, i costumi di una persona o secondo una condizione e un livello di vita conformi al suo valore e alla sua estrazione sociale.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 40, vol. 2, pag. 39.14: Or molto si potrebbe quì dire contra la mala vita delli gentili, li quali per verità oggi per gran parte vivono non gentilmente, ma villanamente, ribellando a Dio lor signore, e sottomettendo l' anima alla carne, sicchè per questo modo sono vili, e non gentili.

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 227.12: Puoi connescese e descretamente provedéo alli Malatesti, che potessino vivere onorata e ientilemente de loro frutto.

2.1 [Con rif. ad atti di parola o ad un suono:] con un'esecuzione eccellente improntata all'eleganza e alla raffinatezza, con un atteggiamento ispirato alla cortesia.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 17, vol. 3, pag. 278.5: Già sia, che il tuo detto non sia di quelli belli, nè guari polito, se tu 'l proferrai gentilmente, e di bella maniera, e di bel portamento, sì sarà egli lodato; e s'egli è bello e buono, e tu non dici bellamente, sì sarà biasimato.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), Proemio, cap. 7.6, pag. 22: Sicché se voi sarete / Accorte persone, e usate / D' udire parlare così gientilemente, / Porrave forse esere c' avereste / Gratia da dDio di conosciere / Chi è questa donna...

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 124, pag. 484.22: e sonato che la donzella ebbe l'arpa, e Tristano sì la prende e suónala tanto gentile mente, ch'era maraviglia a udire.

2.2 [Con rif. ad atti di ospitalità e accoglienza:] secondo modi cortesi ed educati.

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 562, pag. 64: Encontra li vien soa muier / Charamente e volentier: / Çentilmente l'à recevú / Con reverençia e con salú.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 311, pag. 334.23: E quando Dyomedes vidde lo dono che la damigella gli fece sì gentilmente, elli ne fu molto allegro...

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 116, pag. 455.21: Tristano e 'l castellano s'assettano a tavola, e furono gentile mente serviti.

2.2.1 Estens. [Da parte di un superiore:] mostrando affabilità, familiarità e benevolenza verso gli altri.

[1] F Deca prima di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 33: e quando i giovani si provavano intra loro per solazzo, [[...]], egli giuocava con essi gentilmente; e mai non cambiava faccia nè per vincere nè per essere vinto; e non dispregiava qualunque fosse a cui piacesse di provarsi con lui... || Pizzorno, Deche di T. Livio, vol. II, p. 213.

2.3 [Con rif. all'amare:] secondo le norme e le regole dell'amore cortese.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Aconzio, pag. 194.36: e vedrai bene che io sosterrò ogni cosa pazientemente, tu a te dirai: Gentilmente ama questi...

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 130, pag. 507.13: E sappiate che no' fu mai mantenuto amore tanto gentile mente e leale mente per neuno amante, quanto fu per loro due; imperò ch'egli ebboro in loro le VII cose che dee avere il perfetto amore in sè...

3 Estens. In modo opportuno, conveniente alla natura della situazione o della persona; [anche con valore quantitativo:] a sufficienza, con moderazione, con sobrietà.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 60, pag. 299.30: quegli che sono eletti a cavalieri di Dio, de le cose del mondo e de' diletti deono prendere gentilmente, quanto e come si conviene; ma chi nne piglia di soperchio, e chinasi e inginocchiasi per più poterne avere, questi non sono aconci a la cavalleria di Dio.

3.1 [In partic.:] in modo appropriato, in modo da ottenere l'effetto desiderato.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 19, cap. 2, par. 6, pag. 321.7: Alquanto più gentilmente si vincono le ingiurie con beneficj, che con pertinacia di contradj odj.

4 Estens. [Con rif. ad atti di preparare, ornare, equipaggiare qsa o qno:] in maniera eccellente.

[1] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 22, pag. 478.24: e puose gli cuori de' figliuoli fatti a modo di battuto inn una iscodella dinanzi a Gianson, molto gientilmente fatto...

4.1 [In partic.:] riccamente, magnificamente.

[1] F Ceffi, St. guerra di Troia (ed. Dello Russo), 1324 (fior.): Adunque Giasone ed Ercole coi loro compagni realmente e gentilmente vestiti per diritto cammino si dirizano... || Dello Russo, Guerra di Troia, p. 32.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 7, cap. 6, vol. 2, pag. 159.18: E stando tutti cheti, egli fece covertare il suo cavallo il più gentilmente ch'egli poteo...

[3] San Brendano ven., XIV, pag. 220.2: Le porte s'iera meze d'oro e meze d'arzento, con diverse piere prieziose cente e gentilmente lavorade.

5 In modo da riguardare tutti, con estensione a tutti, senza eccezione. || Da errore nella tradizione del testo o da avvicinare al signif. 3?

[1] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 51.3: Ma perché cosa di sì mal suono avvenire non potesse, pognamo che intra certe persone pure avviene sanza mal suono, nondimeno ha commesso gentilmente nello albitrio di ciascuno amante che ami, se vuole, persona dalla quale sé sente essere amato». || Cfr. De amore, I, 6 B: «cuiuslibet generaliter personae amor commisit arbitrio».

[u.r. 29.11.2012]