GENTILOTTO s.m.

0.1 gentilotti, gentilotto.

0.2 Da gentile 1.

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.

0.4 In testi tosc.: Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Con valore neg. (spregiativo o iron.):] uomo di estrazione sociale elevata, in gen. grande signore feudale, cui non corrisponde un valore morale e spirituale della persona. 2 [Privo di valore neg.:] uomo di rango sociale elevato per nascita.

0.8 Diego Dotto 03.06.2011.

1 [Con valore neg. (spregiativo o iron.):] uomo di estrazione sociale elevata, in gen. grande signore feudale, cui non corrisponde un valore morale e spirituale della persona.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 9.2460, pag. 276: Non prende l'uom gentil le brutte cose, / Ma, per virtų dell'animo ch'č granne, / Consegue sempre le pių valorose. / Ma sono al mondo cotai gentilotti / Che gridano, mostrando le lor sanne, / Schernendo altrui con loro grigni e motti.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 47, vol. 1, pag. 276.10: In questo anno essendo per lo corso stato a Roma del generale perdono aricchito il popolo, i loro principi e li altri gentilotti cominciarono a ricettare i malandrini nelle loro tenute, che facevano assai di male...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 6, pag. 531.31: ben farai con pane e con formaggio a certi gentilotti che ci ha da torno!

[4] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 46.116, pag. 875: E quando i tordi son, sempre n'č piena / la bella piazza, e certi gentilotti / co' dadi fanno desinare e cena...

2 [Privo di valore neg.:] uomo di rango sociale elevato per nascita.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 225.16: Trovaose allora collo legato uno gentilotto della Marca: Nicola da Buscareto aveva nome.