FEREZZA s.f.

0.1 fereça, fereçça, feressa, fereza, fereze, ferezza, ferezze, feriza.

0.2 Da fero.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

0.6 N Sono qui considerate le forme sic. in feri‑; per le forme in firi‑ cfr. fierezza.

0.7 1 [Detto di animali:] ferocia, aggressività, inclinazione a colpire e attaccare gli altri. 2 Crudeltà, insensibilità al dolore e alle sofferenze altrui, incapacità di provare pietà. 3 Atteggiamento, attitudine, comportamento di chi a partire da una sopravvalutazione delle proprie qualità si ritiene superiore agli altri.

0.8 Gian Paolo Codebò 22.06.2011.

1 [Detto di animali:] ferocia, aggressività, inclinazione a colpire e attaccare gli altri.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 80, pag. 90.21: Eleofante è bestia molto grandissima de sua statura più che nulla che sia, e notasi per gli autori che è utile e chara; e le ragione sono queste, però che ella non offende perché non à fereça segondo la sua grande potentia, et porta molto grande carcho, et è de picciola spesa et sono già state gente che li à già menati a battaglie...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 172.3: e l'unicorn vezant le beleze del peit e sentant l'odor de la verginità, mete zó ognunca soa fereza, e mansuetament ie met el co sul peit, e coy lavre de la boca ie toca le mamelle...

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 11, pag. 87.26: comu lu ursu avissi adimenticata tucta sua feriza, inclinau la testa alli pedi de lu episcupu e liccavali li pedi...

2 Crudeltà, insensibilità al dolore e alle sofferenze altrui, incapacità di provare pietà.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 6.23, pag. 90: se per soffrir l'orgoglio s'umilìa / e la ferezza torna in pïetanza; / be· llo pò fare Amor, ch'ell'è su' usanza.

[2] Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 5.8, pag. 365: Di lui v' appare una figura nova / che si fa loba e trovasi possente, / e signoria vi tèn sì aspramente, / ch' ogni ferezza al cor par che vi piova.

[3] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 8.12, pag. 586: onde no spero ch' i' mai aggia posa / mentre che in lei sarà tanta ferezza / vestuta d' un' asprezza, / che par che sia nemica di pietate.

[4] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 100.43, pag. 184: Deh, perché sieti voi sí aspra e cruda / ver' me, che sotto specia d'umiltate / feccesti vago di vostra belleza? / Onde vi move cotanta ferezza / e qual cagion vi fa vota e nuda / di pace e di mercede e di pietade?

[5] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 72.4, pag. 590: quando è con voi quella ch' orgoglio mena, / ferezza e crudeltà verso colui / che ha smarriti li spiriti sui...

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 199.9: Eciandeu quistu fu indiciu di la sua infinita feriza et crudilitati...

3 Atteggiamento, attitudine, comportamento di chi a partire da una sopravvalutazione delle proprie qualità si ritiene superiore agli altri.

[1] Percivalle Doria (ed. Contini), a. 1264 (tosc.), 24, pag. 163: Per voi, madonna con tante bellezze, / sanza ferezze - lo mio cor sotrasse / e sì m'ha preso e tene l'adornezze, / vostra bellezze - che 'l mio core atrasse.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 22.66, pag. 51: contr'orgoglio, merzede; / e contra di ferezza, umilitate.

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 4.54, pag. 21: La claritate / de la vostra bellezza / a me dava chiarezza / che la greve ferezza / serà dolcezza, / s'io tegno l'umiltate.