FIERO agg.

0.1 fera, feri, ferissima, feru, ffiera, fier, fier', fiera, fiere, fieri, fierisima, fierissima, fierissime, fierissimi, fierissimo, fiero, fiery, firissima.

0.2 Lat. ferus (DELI 2 s.v. fièro).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. lucch., XIV m.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Manfredino, a. 1328 (perug.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Detto di animali:] non addomesticato, selvatico. 1.1 [Detto di persone:] rozzo, privo di educazione e di buone maniere. 2 [Con rif. a persone o animali:] aggressivo, violento, incline ad attaccare e colpire gli altri. 2.1 [Con connotazione pos.:] che, in virtù della propria forza e del proprio valore, è capace di sostenere e affrontare pericoli, difficoltà, dolore, attacchi esterni; coraggioso, ardito. 2.2 [Con connotazione neg.:] insensibile ai dolori, alle difficoltà o necessità altrui e, di conseguenza, incapace di provare pietà e compassione; crudele, spietato. 2.3 Di notevole forza, intensità, importanza, rilevanza o gravità. 3 Che prova orgoglio per un successo, una vittoria, un raggiungimento o un evento tale da procurare soddisfazione o compiacimento.

0.8 Gian Paolo Codebò 22.06.2011.

1 [Detto di animali:] non addomesticato, selvatico.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 42, pag. 43.16: la natura di tutte le cose, favellino o che sieno mute, dimestiche o che sieno fiere, veggansi o che non si possan vedere.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 43, pag. 152.10: L'altra ch'è salvatica, che si trova in Africa, è sì fiera che l'uomo non la puote dimesticare.

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 5, pag. 70.28: voi sapete che le bestie fiere si sogliono incatenare, sì come addiviene dei leoni et delli orsi...

[4] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 10, pag. 816.10: Introduce l' autore due esempli di fieri animali li quali si domano, tori e cavalli...

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 73.3: ma killu altu munti ki avi nomu Caucasu ti ingindrau intru li soy duri petri, e li feri tigri ti nutricaru...

[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 7, cap. 24, vol. 2, pag. 183.28: Noi combattiamo con bestie salvagge e fiere.

[7] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 9, pag. 82.30: mandò al re Filippo uno bellissimo cavallo non domato, il più fiero che mai fosse veduto, e chiamavalo Bucifalas...

[8] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 53, pag. 51.27: per nessuno modo o fosse per nesuna bestia fiera e manera...

1.1 [Detto di persone:] rozzo, privo di educazione e di buone maniere.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 182.3: la loro forza, la potenza, le ricchezze, il parentado e le pecunie, e la loro fiera maniera da non sofferire...

[2] Tomaso da Faenza (ed. Zaccagnini), XIII sm. (tosc./faent.), 7.2, pag. 235: Donna malvaxe, sconoscente e prava, / fiera, vilana di mal'are tanto...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 104, pag. 344.18: ch'egli avesse per gravezza della moglie, che molto fu fiera, e di mala maniera, e maldicente...

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 123.17: quella moltitudine di pastori e di gente ragunaticcia, salvatica e fiera...

[5] Stat. lucch., XIV m., pag. 214.20: Et se alcuna fusse sì fiera che isvergognata mente cadesse in falli e conmectesse colpe...

[6] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1115.10: vennero tra le alpestre montagne di Gallia e tra' fieri popoli a dimorare...

2 [Con rif. a persone o animali:] aggressivo e violento, incline ad attaccare e colpire gli altri.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 646, pag. 622: encontra Ti fui fier combatedor, / no Te portai bona fe né amor...

[2] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1826, pag. 85: E de dragoni fier e mordenti / Qe v'à percore e devorar, / Maí sì no ve porà livrar.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 18: quello singnore che è fiero come leone (et) àe l'animo lieve come garzone.

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 50, pag. 262.2: è animale fierissimo smisuratamente.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 4.5, vol. 3, pag. 51: sì si starebbe un agno intra due brame / di fieri lupi...

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 16.4: osserva l'orma della vecchia forma: così ee canuto com' egli era prima; così ee fiero nel volto: quegli occhi rilucono ch'egli avea...

[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 69, vol. 1, pag. 343.10: si soleano mostrare agri e fieri contra i Padri...

[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 26.21, pag. 328: la gente v'è ruvida e salvatica, / aspera e fiera a ogni suo vicino...

[9] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 44.3, pag. 101: et ogna schiera / produta a torto, quantunque sia fiera, / per ragion justa de' terminar male.

- [Rif ad astratti:] che dimostra o è improntato a ferocia, crudeltà, aggressività, rudezza di modi o durezza di carattere.

[10] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 576, pag. 590.5: Lo popolo del paese e de la contrada ne tennero molte fiere parole.

[11] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 209.22: Ma quelle che hanno lo 'ngegno crudele e fiero; come sono le tigri d'Erminia, e gli adirati lioni, e gli orsi co' lupi...

[12] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 11.43, pag. 32: e 'l terzo, avvinto / da' can, Gostanza con fiera rapina / ferì con uno spiedo sì feroce / che di morte li fé sentir ruina.

[13] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 2, pag. 616.8: L' orrido abito de la crudelezza, la fiera forma, li spiriti violenti, la terribile voce...

[14] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 231.1: Va, diss'egli al berroviere, e legalo al palo». A questo fiero comandamento furo tutti sì fortemente spaventati...

2.1 [Con connotazione pos.:] che, in virtù della propria forza e del proprio valore, è capace di sostenere e affrontare pericoli, difficoltà, dolore, attacchi esterni; coraggioso, ardito.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 23, pag. 67.13: ellino debbono essere sì fieri e sì stabili, che ellino non debbono dottare di pèrdare la vita per lo bene...

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 207.3, pag. 416: Schifo, ch'è molto oltrag[g]ioso / E per sembianti fiero e corag[g]ioso...

[3] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 94.6: ordenò tucta la gente sua e con alegro e fiero viso disse fra loro sì umele e savie e franchissime parole...

[4] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 622, pag. 871: Alora respoxe miser Baçaliero, / sì como cavalero ch'è pro' e fiero...

[5] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2191, pag. 106: Veçando l'altra baronia, / Relaçà li laçi del baruel / Ad Heustadio pro e fier...

[6] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 97, pag. 162.7: tal gente che molto era fiera e ardita verso lor nemici.

[7] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 31.28: Da poy questuy vedea duy baruny su in duy cavalli multo fiery et ardity...

[8] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 125.2: essendo Romolo in etade di XVIIJ anni, molte valenzie faceva intra li pastori; fu fiero e di grande cuore...

[9] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 8.79, pag. 48: Oh quanto ardita e fiera mi parea, / armata tutta, con un arco in mano...

2.2 [Con connotazione neg.:] insensibile ai dolori, alle difficoltà o necessità altrui e, di conseguenza, incapace di provare pietà e compassione; crudele, spietato.

[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 8.7, pag. 499: « E' mi duol che ti convien morire / per questa fiera donna, che nïente / par che pietate di te voglia udire».

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 207, pag. 167.5: tanto era fiera e crudele ch'ela diguastava tutto il paese.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 12, 100-114, pag. 345, col. 1.3: Dionisio féro ... segnore de l'isola de Cecilia, ... molto crudele e fiero...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 200.25: operau la sua bestiali crudelitati per firissima maynera di razza.

[5] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 75.2, pag. 143: Non segue humanità ma piú che drago / crudel si mostra e fiera e venenosa / la donna tua, silvagia et orgogliosa...

[6] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 4.4, pag. 156: Se con l' orgoglio fiero e disumano / La vostra morte o d' altrui domandate...

[7] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 85.14, pag. 621: ch' i' veggio ben che voi vi sforzerete / sempre d' essere fiera e disdegnosa.

[8] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 64.29: Costui fu molto fiero, crudelissimo e spietato huomo...

[9] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 6, pag. 136.4: E perchè vide ch' era uomo di tanta virtù, la sua mente fiera e crudele si umiliò a fargli riverenza.

[10] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), 18.6, pag. 93: Tu mmi consumi e struggi, giovinetta, / veggendoti sì ffiera e dispiatata, / e nnon mostri che ssia d'amor costretta...

[11] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.214, pag. 49: O quanto mi parea fiero e malegno / il mostro di natura che ne nacque...

[12] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 78, pag. 695.6: udito l'orribile malificio, e compreso lo 'mperversato e fiero animo della femina...

[13] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 11, pag. 9.6: quando sapeste che io v'amava, sì mi stavate fiera come voi voleste...

[14] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 108, comp. 17b.13, pag. 85: Ventura - fiera con saggio contende.

2.2.1 [Detto di qsa:] che risulta spiacevole e gravoso; difficile da sopportare o sostenere.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 410, pag. 540: a [lo] mançar par dolce, a lo glotir è fiero.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 543, pag. 559.4: Le rocche e li scogli erano per mezzo lo mare molto fieri e molto pericolosi, là ove lo navilio de' Greci s'andò a hurtare...

[3] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 85.8, pag. 65: onde i sospiri / tornar più fier che prima e li martiri.

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 6.3, pag. 256: fur donne in Scizia crude e dispietate, / alle qua' forse parea cosa fiera / esser da' maschi lor signoreggiate...

[5] Poes. an. perug., c. 1350, 235, pag. 22: quei che fuor nate en fiera servitute...

[6] Poes. an. sic., 1354 (?), 120, pag. 27: si voi nostru animu fissu, torna a vinditta feru.

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 1, pag. 267.4: Fiera materia di ragionare n'ha oggi il nostro re data, pensando che, dove per rallegrarci...

[8] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 107, comp. 17a.10, pag. 85: Contende - saggio con fiera ventura.

- [Con rif. alle condizioni atmosferiche o meteomarine:] aspro, cattivo, violento.

[8] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 51, pag. 88.12: uno tenpo molto rio e ffortunale e bastoe loro V giorni, e ffue molto fiero tenpo...

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 1, pag. 337.27: surse un tempo fierissimo e tempestoso, il quale il cielo di nuvoli e 'l mare di pistilenziosi venti riempié...

[10] Tristano Veneto, XIV, cap. 355, pag. 318.6: una fortuna li prendé sì fiera et sì aspra et sì spaventosa...

2.2.2 Che causa paura o suscita timore.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 32.2, pag. 342: [C]erto me par che far dea bon signore / i· signoria sua fier cominciame[n]to, / sì che lo doti chi à malvagìa in core...

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 139.7, pag. 280: una lingua fiera, / Che quaentr'è, mi fa molto dottare...

[3] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 10, pag. 212.7: E ciò manifesto quando dico: ché l'anima temea, sì che fiero mi parea ciò che vedea nella sua presenza.

[4] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 91.3, pag. 39: Trombett' e corni sonavan sì fieri / che i Riminesi tremar di paura.

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 250.15: Chimera gittando per la bocca i fuochi d'Etna: tanto più ella pareva orribile e fiera di triste fiamme, quanto più incrudiscono le battaglie per lo sangue sparto.

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 15, pag. 474.33: Di questa Erittòn scrive fiere e maravigliose cose Lucano...

2.3 Di notevole forza, intensità, importanza, rilevanza o gravità.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 32, pag. 601: Tu me defende de le pene 'nfernor, / q'eu mai no senta de quel fiero dolor.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 248.11, pag. 273: e' par che sia un encendivo ardore, / il qual sì 'ntende lo fiero volere, / che per nulla copia si stuta fiore...

[3] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 88, pag. 565: e poi vene yeme cum fridi multi fieri...

[4] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 183.17: Accilles lo percosse della spada sì fiero colpo, che talgliò l'elmo e 'l bacinetto...

[5] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 289.14: Dunqua confòrtati e dona forti medicamenti a colei adirata; quelli soli hanno riposo del fiero dolore.

[6] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2639, pag. 118: Cossí durà infin a la sera / Quella bataia grande e fiera...

[7] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 8.28, pag. 71: Or m'ubidiscie, che mi fie leggiero / el pondo fiero che tanto mi gravi...

[8] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 11.1378, pag. 211: Astinenzia è freno con le tempre / Del fier volere dalla gola ghiotta...

[9] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.4.3, pag. 170: che me provòca ad aprir li miei labbia / a consigliar sopre la fiera scabbia, / qual tua mimoria confonde ed enibbia; / pensandoti dir ben quanto la Bib[b]ia...

[10] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 4.29, pag. 20: / La variata lonza, che sentio / i fieri colpi, in terra si distese / e quivi dibattendosi morio.

[11] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 15.3, pag. 259: si fé sentire al crucciato Teseo, / in lui di sé un fier caldo lasciando; / e col suo carro avanti procedeo, / dovunque giva lo cielo infiammando...

[12] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 31, vol. 1, pag. 169.18: ed ebbevi battaglia grande e fiera...

[13] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 15.8: Dante ebbe fierissima e importabile passione d' amore...

[14] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Inf., 191, pag. 240: ed i falsator per fiera sete / ritruopichi fumare stando oziosi...

[15] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 235.9, pag. 297: Ma lagrimosa pioggia et fieri vènti / d'infiniti sospiri or l'ànno spinta...

[16] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 18, pag. 393.15: E ssì fa l'altore e fingie che questi accidiosi si sieno del continuo movimento e ch'è sì forte e fiero e quasi una velocità il loro forte andare.

3 Che prova orgoglio per un successo, una vittoria, un raggiungimento o un evento tale da procurare soddisfazione o compiacimento.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 5, pag. 158.8: et andava per approssimarsi a Pompeo, et era molto fiero de la vittoria che aveva avuto di Preteio e d'Aufranio...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 387, pag. 413.9: perciò che ci ànno sconfitti e cacciati di campo; ché ne sarebbero più fieri e più orgogliosi, e potrebbe bene essere ch'eglino schifarebbero lo piato de la pace...

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 7, cap. 7, vol. 2, pag. 160.26: Gli Ernici, rigogliosi e fieri della morte del consolo, se ne vennero abbandonatamente a combattere le tende de' Romani...

[u.r. 01.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]