FRERE s.m.

0.1 fereri, frer, frere, freri, friere, frieri.

0.2 DEI s.v. frere (fr. frere). || Le forme con dittongo ie paiono senza antecedente fr. e potrebbero essere sorte per analogia con voci con suffisso ‑iere.

0.3 Doc. sen., 1277-82: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1277-82; Doc. fior., 1306-25; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.); Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.).

0.7 1 Ciascuno degli appartenenti ad un'organizzazione cavalleresca. 1.1 [Con funzione di titolo]. 2 Persona che ha in comune con un'altra i genitori. 2.1 [Per intendere una persona su cui si può fare affidamento].

0.8 Francesca Faleri 22.06.2011.

1 Ciascuno degli appartenenti ad un'organizzazione cavalleresca.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 76.4, pag. 194: I' potre' anzi ritornare in ieri / e venir ne la grazia di Becchina, / o 'l diamante tritar come farina, / o veder far misera vit'a' frieri, / o far la pancia di messer Min Pieri, / o star content'ad un piè di gallina...

[2] Doc. fior., 1306-25, pag. 77.24: Aloganmo ala Lora fante che fu di Bizo de' Rinucci una bottega con corte e orto e soppalco, posta in sul te(r)reno de' frieri delo spedale di qua da Monticieli nuovi, p(er) lb. IIJ s. X l'anno...

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 5.2, pag. 27: Lo mare fïe primo d'aqua manco, / e povertate serà negli freri, / e vilano virà bon cavalieri...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 400.12: Questi fece pigliare nell'anno 1307 per tutta la Cristianitade i frieri dell'ordine del Tempio per certi errori di fede...

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 130.19: d'i frai heremitan de sancto Augustì, d'i freri de san Çuane, d'i frai dal Carmo...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 92, vol. 2, pag. 182.11: a Parigi fece prendere il maestro del Tempio, il quale avea nome fra Giache de' signori da Mollai in Borgogna, con LX frieri cavalieri e gentili uomini...

[7] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 95, vol. 1, pag. 179.18: lasciò suo vicario messer fra Moriale, cavaliere frieredi San Giovanni di Provenza...

[8] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 4.6.21, pag. 16: A gi fereride sam Çoane et a tuti li so' priore, / e spicialmente a quelo chi n'è magistro e segnore, / contra i saraxim De' gi dia força e valore...

[9] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 20, 85-96, pag. 480.18: Porta nel tempio; cioè nel tempio dei Frieridi s. Giovanni da Rodi...

- [Anche rif. a organizzazioni non cristiane].

[10] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 144, pag. 215.22: E nel mezzo di questo fiume à un'isola guasta, ov'àe u· munistero d'idoli, che v'à IJ.C freri; e quie à molti idoli, e quest'è capo di molt'altri monisteri d'idoli.

1.1 [Con funzione di titolo]. || Att. unica; non è chiara la referenza del titolo.

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 101.39: Ancho XXXVIII sol. nel dì da frere Arigo a vendite in f. ciento ottanta et otto.

2 Persona che ha in comune con un'altra i genitori.

[1] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 543, pag. 175, col. 1: Mare, intendìme, / da che meo frer vol lo piliçon, / sego no voio far tençon...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 5, pag. 138.8: mio frere è conostabile de la gente romana in questo paese...

2.1 [Per intendere una persona su cui si può fare affidamento].

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 3.142, vol. 3, pag. 69: Ancor da' lusinghieri / e da color che frieri / si fanno per mostrarci / che in lor possian fidarci.

[2] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 134, pag. 106: dentro da lo rosso collore si è collore gialdo, / lo quale sì representa d'avé corona d'oro / chi stao serà per cristi frere pongente e baldo...