0.1 cabellato, gabellate, gabellati, gabellato.
0.2 V. gabellare.
0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Doc. aret., 1349-60; Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.); Stat. fior., a. 1364.
0.7 1 [Econ./comm.] [Detto di una merce:] sottoposto al pagamento di una gabella. Regolarizzato mediante il pagamento di una gabella.
0.8 Francesca Faleri 22.06.2011.
1 [Econ./comm.] [Detto di una merce:] sottoposto al pagamento di una gabella. Regolarizzato mediante il pagamento di una gabella.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 321, vol. 2, pag. 368.33: et sieno tenuti li detti albergatori et albergatrici, tutto lo loro vino el quale avessero ne le case loro cabellare et fare cabellare et la cabella pagare di tutto el vino cabellato...
[2] Doc. aret., 1349-60, pag. 183.28: Anco da Francessco da Montaguto st. VIJ q. IJ fornito p(er) s. IIIJ d. VIIJ lo staio gabellato. Montò s. XXXV pic..
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 81, vol. 2, pag. 108.9: l'altra gabella delle porti, e del vino, e dell'altre cose ch'entravano con some e con carra, che tutte erano gabellate...
[4] Stat. fior., a. 1364, cap. 10, pag. 74.18: Et che essi gabellieri vecchi restituiscano tutta la pecunia a' nuovi gabellieri, de' detti vini gabellati e non venduti...
[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 882, pag. 384.21: standosi in villa spendeano meno sì in vestimenta, sì in dare mangiare, e sì in cose da mangiare non gabellate.