PENETRATIVO agg.

0.1 penetrativa, penetrative, penetrativo, penetrativu.

0.2 Lat. mediev. penetrativus (Nocentini s.v. penetrare).

0.3 Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.); a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Rif. ad elementi impalpabili o non compatti:] capace di attraversare la struttura di un corpo permeandone la materia (anche fig.). 1.1 [Rif. alla vista:] lo stesso che penetrante. 2 [Rif. ad armi e oggetti affilati e pungenti:] che si insinua in profondità creando un solco o una lacerazione (anche fig.).

0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.06.2011.

1 [Rif. ad elementi impalpabili o non compatti:] capace di attraversare la struttura di un corpo permeandone la materia (anche fig.).

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 7, pag. 85r.15: Le cui parole sono per sì alto stile vestite e recitate e di sì nobili virtudi infiammate che sono nel centro de' cuori humani penetrative, faccendogli del divino amore inebriare.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 21, vol. 2, pag. 333.7: Per l'olio dunque s' intende la divina grazia secondo alcune sue proprietà, cioè in quanto è penetrativo, e medicinale, e condisce, e raddolza, ed è materia, e cagione di lume...

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 168.15: lu corpu di Cristu resurgi cum dote di subtilitati, kì illu esti sì subtili et sì penetrativu ki penetra et passa per omni meczu grossu.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [35.5], pag. 47.23: Ogno vino, quando el è puro, sença mistion d'alguna cosa, e [ch(e)] ha un pucho de stipticità, è caldo e penetrativo in tuto el corpo vellocementre.

[5] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 46, pag. 419.2: [L']aceto è freddo e seccho in secondo grado; [2] ed à vertù penetrativa, ciò è passativa...

[6] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1. cap. 15, pag. 105.14: Veggiomi intrare in de le merolle de l'anima lo tuo penetrattivo odore recreante, e, riempiendo la memoria, mi sana.

1.1 [Rif. alla vista:] lo stesso che penetrante.

[1] x Ottimo (sec. red., ed. Torri), a. 1340 (fior.), pag. 693: Ma quivi non ha aere che s'interponga, e la sua vista per la grazia di Dio era fatta forte, e penetrativa a passare e sostenere la luce.

2 [Rif. ad armi e oggetti affilati e pungenti:] che si insinua in profondità creando un solco o una lacerazione (anche fig.).

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), Esempio delle piante e degli arbori, pag. 66, col. 2.6: Così la mente per l'amore unitivo sopra se drizzata, per le penetrative radici dell'affezioni è fitta in colui, al quale radicata si unisce per amore.

[2] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 50.1, pag. 464.34: Altri vogliono per queste saette intendersi il suo subito e penetrativo entramento...

[3] F Scala di S. Francesco, XIV (tosc.): O parole dolcissime, o parole suavissime, o parole deifiche e più penetrative, che veruno coltello appuntato, che fora le mirolla del cuore... || Zambrini, Prose, p. 246.

[u.r. 07.05.2012]