PETIRE v.

0.1 peta, pete, peteo, pethìo, peti, petì, petia, petìa, petiero, petio, petìo, petiola, petioli, petire, petisti, petite, petiva, petivano, petuta, petuto, ppetire.

0.2 Lat. petere con metaplasmo di coniugazione.

0.3 Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.): 1.

0.4 In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); Ritmo cass., XIII in.; Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Si raccolgono nella voce, oltre alle forme riconducibili al paradigma in -ire, anche le att. di ambigua collocazione tra la 2a e la 3a coniug. provenienti da testi centro-merid. e sic., sia che si tratti di att. uniche, sia che si tratti di varianti affiancate da forme associabili con certezza alla 3a coniugazione. Esaminando l'insieme delle occorrenze italoromanze che continuano il lat. petere si può evidenziare, difatti, la diffusione prevalente del paradigma metaplastico (rispetto al tipo petere) nei testi mediani e meridionali: si veda anche la distribuzione dialettale di petire nell'area estesa tra il Lazio meridionale e l'Abruzzo occidentale, oltreché in Sardegna.

0.6 N La forma peteo, 3a persona singolare del perfetto indicativo, att. in Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.) accanto a petia (3a persona singolare dell'imperfetto indicativo), è in rima con gìo e complìo: può trattarsi, pertanto, di forma introdotta dal copista in sostituzione di una variante petìo, ipotizzabile per il testo originale. Cfr., tuttavia, anche petite in rima con forme in -éte nel Ritmo Cassinese, considerato, come il precedente, esempio di rima merovingia (cfr. Formentin, Poesia italiana, pp. 83 e 114).

0.7 1 Rendere manifesto il bisogno o il desiderio di qsa o di qno per ottenere la soddisfazione della richiesta. 2 Essere attirato da qsa e desiderarlo. 2.1 Adoperarsi per trovare, cercare. 3 [Rif. ad un luogo:] dirigersi verso.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.06.2011.

1 Rendere manifesto il bisogno o il desiderio di qsa o di qno al fine di ottenere la soddisfazione della richiesta.

[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 68, pag. 20: / Mai tantu lu pregaru pia, / questu clamore ad Deu salia, / e ll'unu e ll'altru ket petia / [...]mente lu exaudia.

[2] Ritmo cass., XIII in., 95, pag. 13: Poi ke 'n tanta gloria sedete, / nullu necessu n'abete, / ma quantumqu'a Deu petite / tuttu lo 'm balia tenete...

[3] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 30, pag. 574.23: Et quello respuse ka non potea tanto fatigare, petìo indutia ad li senatori iij dies.

[4] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 118.26: Lo terço anno em mitade de Roma apparse uno grande signo de tristitia, la terra se operio e li filosofi diceano ka omo vivo pete. Et allora Marco Tullio pro liberatione de Roma vivo se iectao ne la fossa et incontinente se rechiuse la terra.

[5] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 120.17: Intando li romani petiero aiuto a tucti li latini, li quali poco nanti aveano vicqui, ma li latini nullo aiuto li dero.

[6] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 118, pag. 32: [XXX] Succurri a lu adversariu, se lu vidi na 'ntença, / Et se tte pete venia, perdonali la offensa.

[7] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 741, pag. 169: Ca non petevano pure avere trenta ancontani! / Chi pethìo la grascia, chi mastro justitiero, / Chi conte camborlingno et chi gran tesaurero...

[8] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 14, par. 2, vol. 2, pag. 25.9: Eu possu pregari, et Deu mi poti dari dudichi legioni; ma kisti dui cosi non potinu insembli stari: ki li Scripturi sianu adimpluti et eu kistu peta. - Et nota ki Iesu dissi ki potia dimandari XII legioni per insignari...

[9] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 27, pag. 410.13: Altri dicono che san Pietro non si pagava da color che petivano la indulgentia, e però dice che non le ebbe care.

[10] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 160.10: Al quale lo prefato re respuse queste parole: «Amico, che voi che io faccia per te? Peti securamente quel che tu voi».

- [Seguito da una proposizione dipendente].

[11] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1004, pag. 230: Plu volte e plu fiate allo re gero ad petire / Che li faccia spacciare, che possano regire...

- Sost. Il bisogno e l'insieme delle richieste correlate.

[12] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 10, pag. 65.27: Puoi incomenzao a muitiplicare la poveraglia de Roma e tanto era lo petire, che non bastava lo sio dare.

2 Essere attirato da qsa e desiderarlo.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 218.13: Tucta la Marca e Marsi e Penne començaro a ppetire libertate, ka molto tempo erano stati subditi a li romani e crudeli vactalge co li romani commisero per .iiij. anni continui e pro Quintum Lucium Cornelium la discordia venne meno.

[2] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 585, pag. 382, col. 1: Sciò che dico [è] questo: / qualunque à tanto lesto / che contrariare poza / ad questa question mosta, / che questa persona ammacte, / che tanto me combacte, / se tanto è che lla quete, / io li do ciò que pete.

2.1 Adoperarsi per trovare, cercare.

[1] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 446, pag. 34: Veramente no te conoscérono / cha pure homo carnale se credeano. / In Ierusalem petisti compagnone, / dentro ce entrasti con grande presumptione

3 [Rif. ad un luogo:] dirigersi verso.

[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 116.20: Et fece Verona, ke era dicta guagi ad Roma.Et in quello tempo in Ytalia non fo altro siniore, se non esso solo. Et petio Roma et vennesenne ad Roma.

[u.r. 12.12.2017]