SOTTENTRARE v.

0.1 sottentra, sottentrando, sottentrano, sottentranti, sottentrare, sottentrarono, sottentrarvi, sottentrasse, sottentrassero, sottentrata, sottentrati, sottentrato, sottentrava, sottentravano, sottentravi, sottentrerebbe, sottentri, sottentriamo, sottentrino, sottentrò, sottentroe, sottentron, sotto entrare, sotto entraro, sotto entrata, sotto entrato, sottoentra, sotto entra, sotto entrava, sotto entravano, sottoentrada, sottoentrando, sotto entrarono, sottoentrata, sottoentrò, sotto entrò, sottoentroe, sottointrare; a: sottentrante.

0.2 Da entrare sul modello di lat. subire.

0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 3.1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

0.7 1 Collocarsi al di sotto di qsa; sostenere qsa. 1.1 Sottomettersi, sottoporsi a qsa e sopportarla; arrendersi ad una volontà superiore. 2 Avvicinarsi a qsa (un ostacolo, una fortificazione) con l'intento di oltrepassarlo (anche fig.). 3 [Spesso integrato da un avverbio o da un sintagma predicativo:] muoversi da una posizione bassa o nascosta introducendosi nell'ambiente di accesso ad un spazio interno; penetrare. Anche fig. 3.1 Avanzare insinuandosi e serpeggiando. 3.2 Manifestarsi all'improvviso (da una collocazione nascosta); sopraggiungere; subentrare a qno o qsa.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.06.2011.

1 Collocarsi al di sotto di qsa; sostenere qsa.

[1] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 140.20: Di queste lagrime serai contento senza morte, e la tua fiaccula non è degna di sottointrare li avidi fuochi...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 14.24: una maniera di beccamorti sopravenuti di minuta gente (che chiamar si facevan becchini, la quale questi servigi prezzolata faceva) sotto entravano alla bara; e quella con frettolosi passi, non a quella chiesa che esso aveva anzi la morte disposto ma alla più vicina le più volte il portavano...

[3] Torini, Brieve meditazione, 1374/94 (fior.), pag. 341.13: Or come permarrebbe niuna cosa in suo essere, se non fossono quelle sante mani? Sottentrarono alcuni alla croce, dirizzandola; facendo la parte di sotto entrare in quella tana, e rincalzaronla perché stesse ferma

1.1 Sottomettersi, sottoporsi a qsa e sopportarla; arrendersi ad una volontà superiore.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 270.12: e lo ingegno doma li (serpenti) tigri e li leoni di Numidia, e il toro a poco a poco sottentra a l'aratro del villano.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 26, pag. 99.28: Artifilo, che lungo spazio avea sostenuto il disio della battaglia, muove sé e' suoi con dovuto ordine; e volonterosi sottentrano a' gravi pesi della battaglia.

[3] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 193, pag. 715.22: E sì come i primi giuóchi offendono li teneri giovenchi e il cavallo tratto dello armento appena soffera il freno, altressì male i· rozzo petto sottoentroe al primo amore...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 25, pag. 286.6: E qui discrive il luogo conveniente a quello officio, acciò che alcuna non possa passare, senza esser sottoentrata alla sua essaminazione.

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 31, pag. 430.27: alquante famiglie coi tabernacoli e col pecuglio, questa è la loro pecunia, seguitarono il re: tutta l' altra moltitudine de' Massili sottentrò alla dizione di Siface. || Cfr. Liv. XXIX, 6, 31: «cetera Maesuliorum multitudo in dicionem Syphacis concessit».

1.1.1 Fig. [Integrato da un'infinitiva:] farsi carico di una responsabilità (definita nel contesto).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 75, pag. 650.2: Chi, se la contraria fortuna tornasse, di vivere mitissimamente mi daria consiglio, come tu facesti più volte, essendo amore di morte nel mio misero petto? Chi alle mie gravi avversità aiutarmi sostenere gli avversarii fati sottentrerebbe, come tu sottentravi?

2 Avvicinarsi a qsa (un ostacolo, una fortificazione) con l'intento di oltrepassarlo (anche fig.).

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 42, pag. 169.29: non vi oppose steccato lo 'mperadore romano; o mostrando superbamente fidanza al nemico, o a ciò che a chi spesso sottentrasse alle mura della città fosse aperto il ritornare. || Cfr. Liv. XXVI,6,42: «seu fiduciam hosti superbe ostentans sive ut subeunti saepe ad moenia urbis recursus pateret».

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 40, pag. 356.5: E io ho per certo, che a me discordante da questa fretta di trapassare in Africa conviene sottentrare all'opinione di due cose... || Cfr. Liv. XXVIII, 8, 40: «atque ego certum habeo dissentienti mihi ab ista festinatione in Africam traiciendi duarum rerum subeundam opinionem esse».

- Sost.

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 3, pag. 289.6: di fossa e di doppio steccato la città cinse, e il suo esercito in tre parti divise, acciò che l' una parte sempre avesse in quiete e intanto colle due la combattesse. La prima parte avendo cominciato a combatterla, atroce per certo e dubbiosa battaglia fu: nè era leggère cosa il sotto entrare o portare le scale al muro per li teli che di quegli venivano...

3 [Spesso integrato da un avverbio o da un sintagma predicativo:] muoversi da una posizione bassa o nascosta introducendosi nell'ambiente di accesso ad un spazio interno; penetrare. Anche fig.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 241.2: Mentre che i petti sono pieni di letizia e non sono costretti da dolore, sì si aprono e manifestano; allora la lusinghiera lussuria sottentra per arte.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 59.1: Io medesimo, quando sono sotto entrato nelle caverne della terra, e ho sotto posti a quelle gli miei dossi; fo stare solliciti, per la paura, quegli di ninferno, e tutti quegli del mondo.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 56, pag. 212.22: Deh, or non pensi tu che cosa è il sonno, e come egli sottilmente sottentra ne' disiderosi occhi e negli affannati petti?

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 28, pag. 243.3: quella [[la porta]] in parte co' bastoni levarono, e parte colle funi in alto tirarono in tanta altezza, che sotto entrare potevano gli uomini ritti. || Cfr. Liv. XXVII, 6, 28b: «in tantum altitudinis ut subire recti possent».

- [Rif. ad un fiume:] sottentrare per qsa (elementi del territorio): scorrere attraverso.

[5] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. I [Phars., I, 213-222], pag. 6.32: [L]o puniceo Rubicone escie di piccola fonte, e corre con poche acque, e sottentra per le valli di sotto quando la fervente state èe riscaldata...

[6] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IX [Phars., IX, 950-986], pag. 185.13: Disavedutamente avea passato uno rivo sottentrante per la seccha polvere, lo quale era il fiume Xanto

- [Rif. all'acqua:] filtrare in qsa.

[7] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 498.10: Licita cosa è a prender l'animo cum lusenghe furtivamente, sì como la riva pendente fi sottoentrada da liquida acqua...

3.1 Avanzare insinuandosi e serpeggiando. || In partic. trad. il lat. serpere.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 44.22: Questi sono li serpenti e' quali ingannano le colombe: questi sono li serpenti e' quali paiono che niscostamente sottentrino, et sotto dolceza di mele el tosco vuomere...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 179.1: Ma quella lisciava lo discorrevole collo del crestuto serpente; e subitamente sono fatti due; e sottentrano con congiunto volgimento, insino a tanto che furo entrati nell'oscurità del contraposto bosco. || Cfr. Ov., Met., IV, 600: «et subito duo sunt iunctoque volumine serpunt».

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 9, vol. 2, pag. 204.14: Io non posso più parlare; perciò che la corteccia già sotto entra per lo bianco collo, e sono coperta insino al capo. || Cfr. Ov., Met., IX, 389: «nam iam per candida mollis colla liber serpit».

3.1.1 Fig. [Integrato da un'infinitiva:] mirare nascostamente (a qsa).

[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 451, pag. 783.29: Il nostro duca è fatto maestro de le femine, e non va se non sottoentrando di mostrarti ch' egli abbia ligittima scusa d' amaestrare le donne.

3.2 Manifestarsi all'improvviso (da una collocazione nascosta); sopraggiungere; subentrare a qno o qsa.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 280.17: La brieve dimoranza è sicura, ma li pensieri per lunghezza di tempo s'alentano; l'assente amore viene vano e 'l nuovo sottentra.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 258.18: Omè ch'egli non è sicura cosa lodare al compagno quello che tu ami però che quando a te amante il compagno credé, elli sottoentroe ad amare la tua donna.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 627.25: per voi e per li vostri forti fatti, per lo nome del duca Evandro, e per le battaglie vinte, e la speranza mia e della patria, qual seguitamento sottentra ora alla loda?

[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 39.14: Ed ella: «Or hammi ingannato mancare alcuna cosa, per la quale, come mancando la fortezza del muro, nell' animo tuo infermità di perturbazione sia sottentrata?

[5] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IV [Phars., IV, 694-747], pag. 73.12: Prendi consilglio con la battallia; quando lo crudele diletto sottentra, presa la spada, gli cappelli dell'acciaio ànno coperta la vergogna, chi si raccorda che singnori si mescolano, chi si raccorda di pesare le cagioni?

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 55.26: e essa movendosi, inmantenente trae la ruina con grande suono e busso, e cadde tutta supra le schiere de' Greci. Ma gli altri Greci tosto e senza alcuna dimoranza sottentrano e ricominciano la battaglia. || Cfr. Aen. «ea lapsa repente ruinam cum sonitu trahit et Danaum super agmina late incidit: ast alii subeunt, nec saxa, nec ullum telorum interea cessat genus.».

[7] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 537.13: La ira sottoentra, soço mal, e el desiderio del guadagno, e le tençon e le question, le risse e lo sollicito dolor.

[8] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 194.143, pag. 214: e tu col tuo savere / sottentri a lor<o>, levando il male acquisto / a ciò che seguan la vita di Cristo.

3.2.1 [Rif. ad un contenuto mentale:] sottentrare a qno, in qsa (l'animo): balzare alla mente, sovvenire.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 505.35: e, se quella rangola fosse continuamente sotto entrata al vincitore di rompere le chiusure con mano e di mettere i compagni dentro alle porte... || Cfr. Aen. 9,757: «et si continuo victorem ea cura subisset, rumpere claustra manu...»

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 4, pag. 434.26: La menzione di quella cosa sì sottoentra a me ch'io racconti quello che gravemente fu detto verso Decio Bruto in Ispagna. || Cfr. Val. Max. 6,4: «Cuius mentio mihi subicit quod aduersus D. Brutum in Hispania grauiter dictum est referre».

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 24, pag. 56.6: E occorrendogli tutte queste cose, sottentrava nell'animo un pensiero, quella già in un momento d'ora dovere ardere e in cenere ritornare.

[u.r. 28.05.2015]