TRASANDARE v.

0.1 transvà , transvada, transvanno, trasanda, trasandado,trasandando, trasandano, trasandare, trasandasse, trasandassono, trasandata, trasandate, trasandato, trasandava, trasanderebbe, trasandò, trasandòe, trasandono, trasvà , travai.

0.2 Da andare.

0.3 Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7.

0.5 Le forme grafiche in trans-, attestate in Dante e Boccaccio, avvalorano l'ipotesi di un probabile uso colto del verbo come calco del lat. transire, cfr. a tal proposito anche la nota in 4.1.

0.7 1 Avanzare oltre qsa (punto di rif. collocato nello spazio). Oltrepassare qsa. Anche fig. 1.1 [In un confronto:] superare qno o qsa per meriti o difetti. 1.2 Non tener conto di qsa, trascurare. 1.3 [Rif. all'effettiva realizzazione di attività ed eventi programmati:] protrarsi nel tempo. 2 Procedere (in qsa) oltrepassando la misura consueta. 2.1 Trasgredire una norma. 2.2 [Spesso integrato da un complemento di limitazione introdotto da in:] eccedere nel comportamento travalicando i limiti definiti dalle norme sociali e politiche. 3 [Descrivendo un mutamento involontario, per lo più negativo:] trasandare in qsa (condizione psicologica o morale alterata): passare al nuovo stato perdendo il precedente equilibrio; degenerare in una det. condizione. 4 [Rif. al movimento del discorso:] trasandare a qsa: passare (da un argomento ad un altro). 4.1 [Descrivendo uno stile argomentativo] trattare con rapidi passaggi. 4.2 Trascendere la semplice evidenza empirica, travisare.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.06.2011.

1 Avanzare oltre qsa (punto di rif. collocato nello spazio). Oltrepassare qsa. Anche fig.

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 17.38, pag. 500: «Amore, poi teni per me amarore, / ver cui non val nes[s]una esicuranza, / tu che travai e passi ogni forteza / e vinci tutto, / tu c'ài potenza in ogne segnore, / in cor tu stai e sforzi inamoranza... || Diversamente Gualdo (PSs vol.III, pag. 675, n. 39-40) riconduce la forma al verbo travagliare interpretando 'opprimi; assedi'.

[2] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 148, pag. 178.17: et andando dietro a una grande cierbia, era tanto trasandato, ch' era rimaso tutto solo sanza neuna compagnia...

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 7, pag. 136.16: Costui era poverissimo delle cose del mondo, dell'animo era ricco, e del tempo era vecchio, il quale non avea mai trasandato i termini del campo suo.

[4] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 2, pag. 125.30: Et avegna Dio che vada così guardingamente che uno punto quadro dal primo movimento non possa trasandare...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VIII (ii), par. 2, pag. 469.19: a dimostrare il trascendimento della furia degl'iracundi, il quale trasvà sopra ogni debito di ragione...

[6] F Cassiano volg., XIV (tosc.), coll. 7, cap. 1: Però che chiunque è in quello eremo, e trasanda il detto numero, egli è riputato a colpa... || Bini, Cassiano, p. 95.

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 115, S. Bernardo, vol. 3, pag. 1008.26: Dopo il cibo sempre era usato di pensare quanto mangiasse, e se per alcuna volta s'accordasse che avesse trasandata la misura, non lasciava passare sanza pena.

- Sost.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 189, pag. 472.11: E però è buono alcuna volta pigliar confidanza nelli amici e uscire de' termini; però che spesse volte uno trasandare acconcia una cosa, che tutto il seguire dell'ordine che fu mai non l'acconcerebbe.

1.1 [In un confronto:] superare qno o qsa per meriti o difetti.

[1] F Cassiano volg., XIV (tosc.), coll. 2, cap. 8: Dopo cotante virtù e fatiche, per le quali egli aveva trasandato tutti i monaci abitanti nel diserto luogo... || Bini, Cassiano, p. 22.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 85, S. Paolo, vol. 2, pag. 755.10: tutti gli uomini che ora sono, ovvero che furono, trasandòe con la vertude.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 115, S. Bernardo, vol. 3, pag. 1014.8: una cosa fue quella che mosse alquanto il priore del detto luogo: cioè che la sella, dov'elli sedeva cavalcando, era troppo anneghittita e non poco trasandava la povertà.

1.2 Non tener conto di qsa, trascurare.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 19, pag. 446.26: medesimamente il vescovo di Roma, che ppiù pare avere trasandato «quelle indingnazioni di dio tutto possente e delli appostoli san Piero e san Paolo», la quale elli singhularmente alli altri molto spesso minaccia.

- Sost.

[2] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 25, pag. 194.8: E noti ciascheduno Comune che, come comincia a dare balìa, comincia a sottomettere la sua libertà, e da quella, per lo trasandare, il più de le volte si viene a tirannia.

1.3 [Rif. all'effettiva realizzazione di attività ed eventi programmati:] protrarsi nel tempo.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 61, vol. 1, pag. 218.33: gli allungaro il giorno del giudicio; [e quindi] lasciaro la cosa trasandare. Ma non passò più grande tempo innanzi che il dì fosse venuto, ch'egli si pose a giacere infermo e morì. || Cfr. Liv. II, 5, 61: «ut diem ipsi sua voluntate prodicerent, trahi deinde rem sinerent.».

2 Procedere (in qsa) oltrepassando la misura consueta.

[1] Doc. fior., 1367 (4), 15, pag. 416.14: del fornimento per honorança delle galee ti fu consentito spendere fino in CL fiorini, di fare arme di papa o di chiesa ti fu detto ne facessi quello si fa pe' gl' altri senza trasandare, del pagamento vorremo si facesse a parte a parte et di tempo in tempo.

2.1 Trasgredire una norma.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 63, pag. 340.4: è da sapere esser molte le spezie di questo peccato, ma, tra le molte, di cinque almeno farsi nelle leggi singular menzione, delle quali acciò che per ignoranza non si transvada, credo esser utile quelle distintamente mostrare.

2.2 [Spesso integrato da un complemento di limitazione introdotto da in:] eccedere nel comportamento travalicando i limiti definiti dalle norme sociali e politiche.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 25, pag. 422.15: a questa etade è necessario d'essere rifrenato, sì che non transvada; a questa etade è necessario d'essere penitente del fallo, sì che non s'ausi a fallare.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 10, vol. 2, pag. 468.25: e mostrava di mandare lettere perché i· rre rinfrenasse li Ungari, che non trasandassono contro a santa Chiesa.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 1, pag. 335.16: Cimone, adunque, quantunque amando Efigenia in alcune cose, sì come i giovani amanti molto spesso fanno, trasandasse...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (ii), par. 6, pag. 595.23: ella cade nel vizio della incontinenzia e già pare avere ricevuto il veneno di Venere in sé, per ciò che transvà ne' vizi naturali...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 78, pag. 427.6: come ne' vestimenti e negli ornamenti veggiamo spesse volte alcuni trasandare, senza considerare la qualità, la nazione o lo stato suo...

[6] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 636, pag. 232.31: Nel detto anno, essendo ristata la mortalità, era in Firenze trasandato gli uomini e le donne nel vestire e negli ornamenti di capo e di dosso...

- Sost.

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (ii), par. 9, pag. 497.24: e però, trascorsi con abandonate redine ne' vizi, e in quegli per lungo trasandare abituati, gli s'hanno ridutti in costume...

[8] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 930, pag. 416.14: Sicchè 'l trasandare non è buono, ma male esemplo, e mala ragione si tira dietro.

3 [Descrivendo un mutamento involontario, per lo più negativo:] trasandare in qsa (condizione psicologica o morale alterata): passare al nuovo stato perdendo il precedente equilibrio; degenerare in una det. condizione.

[1] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361: Sotto un zelo di dirittura fa trasandar la mente in turbazione. || Crusca (1) s.v. trasandare.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 25, pag. 565.7: si dee intendere essere ira in tanto trapassata i termini dell' ira umana che ella è trasandata nella bestialità...

[3] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [PaoFir] ball. 3.7, pag. 274: Amor mi stringe assa' più che non sole / contra stagion, che può e sa e vole. / Né per vari accidenti cangio voglia, / po' ch'Amor lo comanda, / ma più fermo che mai. / Ed è tanto piacevole la doglia, / che l'animo trasanda / in dolceza di guai...

4 [Rif. al movimento del discorso:] trasandare a qsa: passare (da un argomento ad un altro).

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 18, pag. 369.34: Se i familiari ragionamenti venisser meno, si ragiona, come Idio vuole, in che guisa il cielo si gira, delle macchie del corpo della luna, della varietà degli elementi; e da questi subitamente si trasvà alle spezie de' beveraggi che usano gl'Indiani...

4.1 [Descrivendo uno stile argomentativo:] trattare con rapidi passaggi. || Probabile calco del verbo lat. transire, cfr. anche ED s.v. transvada.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 15, pag. 362.8: La terza è da levitade di natura causata: ché sono molti di sì lieve fantasia, che in tutte le loro ragioni transvanno, e anzi che silogizzino hanno conchiuso, e di quella conclusione vanno transvolando nell'altra..

4.2 [Parlando di orientamenti interpretativi:] Trascendere la semplice evidenza empirica, travisare.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 343.9: Onde lo 'nterpetre trasanderebbe, e non direbbe vero quando interpetrasse il sogno della piova, fatto dalla cagione particulare che non ha virtù di fare piovere, come quello che dà la cagione comune, la cui virtù si stende a fare piovere.

[u.r. 28.05.2015]