GELATO agg./s.m.

0.1 çelaa, çelate, gelada, gelata, gelate, gelati, gelatissima, gelato, gialata, gialate, gialati, gialato, gielate, gielati, gielato, gilata, gilate, ielati, zelao, zellata, zerao.

0.2 V. gelare.

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.:Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. gelato cielo 1.4.1.

0.7 1 Freddo e solido a causa della bassa temperatura atmosferica; ridotto in ghiaccio. 1.1 [Detto di un liquido:] rappreso. 1.2 Ricoperto di ghiaccio, neve o brina. 1.3 Che ha o determina una temperatura molto bassa. 1.4 [Detto di una stagione o di un luogo:] che presenta una temperatura atmosferica o ambientale particolarmente bassa. 1.5 [Detto del cristallo, che si riteneva costituito da ghiaccio]. 2 Che ha subito un forte abbassamento della temperatura; irrigidito. 2.1 [Detto di un corpo (o di una sua parte) senza vita o molto indebolito] che è privo di calore naturale. 2.2 [Detto di un tipo di sudore (dovuto a indebolimento fisico o come reazione emotiva)]. 2.3 [Come reazione ad un'emozione negativa (paura, dolore, sgomento)]. 3 Fig. Privo di entusiasmo, di passione, di fervore. 3.1 Fig. Freddo, insensibile (al bene, all'amore). 3.2 [Detto di una virtù (la castità)].

0.8 Maria Fortunato 11.07.2011.

1 Freddo e solido a causa della bassa temperatura atmosferica; ridotto in ghiaccio.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 37, vol. 1, pag. 324.3: E perciò avviene egli che l'umidore, anzi che sia ingrossato in gocciole, diviene in quello aere freddo e gelato, e ciò è la neve, che non cade mai in alto mare.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 4, pag. 128.17: La quinta cosa è di guardarsi che ll'uomo no metta in sua bocha chose gielate, sì come neve, ghiacio e altre cose simiglianti, perciò che cotale cose distrughono la santade de' denti e la loro virtude.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 32.72, vol. 1, pag. 552: Poscia vid' io mille visi cagnazzi / fatti per freddo; onde mi vien riprezzo, / e verrà sempre, de' gelati guazzi.

[4] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 509.9: Da l'altro lato de la via era la palude nera e oscura, la cui acqua ène più fredda che ghyaccio quan è più gelato.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 16-24, pag. 749, col. 1.4: Qui dixe la condizione del logo, lo quale era sí glaçado, che sormontava li termini della gelada, e trapassava in qui' del vetro; e perzò piú sembianza ave de vetro che d'aqua gelada.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 9, pag. 114.11: Tiempo era intando che lo vierno stava allo insire, e la staysone soa se feneva, lo frito se acquietava e ll' acque gilate yà erano tutte squaglyate...

1.1 [Detto di un liquido:] rappreso.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 33, pag. 484.9: E però esso è cossì presto a satisfare a la domanda de D., aciò che D. li rada da li ochi quelle gelate lagrime.

1.2 Ricoperto di ghiaccio, neve o brina.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 188.1: Quegli dice che sotto lo gialato monte Atalanta ee una valle sicura per la fortezza del monte...

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 15, pag. 268.24: E quando è l'inverno, che le montagne de Chiarentana son gelate, là onde discende la dicta Brenta, li Padoani, volendo difendere le ville loro e le castelle, providense in quel tempo, però che la Brenta non corre forte.

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 67, pag. 182.8: Le floncelle so(n)no i(n)firmitate, çoè inflatione molle et piççuli et in m(e)ço so(n)no nigre, le quale so(n)no i(n) la bocca dellu cavallu i(n) lu labro ex opposito delli denti maxillari, le q(u)ale p(er) mangiar(e) ierva gelata voi p(er) actractione de polve asp(er)a devorante sop(ra) lu labro et la mascelle nasceno et lo mangiar(e) li cade de bocca.

1.3 Che ha o determina una temperatura molto bassa.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.17, pag. 221: En Vótri me par una penna / zazunà la quarentenna; / ché, s'è freido in atra terra, / chi n'è semper mortar guerra / d'un vento zelao chi ge usa / chi le carne me pertusa...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 23.18: Poi che furono all'entrata del tempio, l'uno e l'altro s'inginocchiò alla terra, e con paura basciaro il gialato sasso...

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 221.2: et ora indurano i loro corpi nel gelato freddo di monte Caucaso...

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 66.21, pag. 88: Ma, lasso, a me non val fiorir de valli, / anzi piango al sereno et a la pioggia / et a' gelati et a' soavi vènti...

- [Con rif.all'acqua].

[5] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 481, pag. 617: l'anema [[...]] poi fi çetaa en un'aqua q'è sì freda e çelaa, / se la maior montagna q'en questo mond è naa / fosse del nostro fogo empresa et abrasaa, / per art e per ençegno entro fos envïaa, / en un solo momento serìa tuta glaçaa.

[6] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 172.2: Ed acciocchè io non potessi sentire il freddo del gelato mare, Amore mi riscaldava, il quale m' arde nel fervente petto...

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 277.29: Selva grande è presso al gelato fiume di Cereti, sagrata per religione de' padri...

[8] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 120.23: Voi non ha lo campo, né la gelatissima Virgo, né vo porta lo siguro Anne co la piacevile acqua...

1.3.1 [Detto di un corpo celeste].

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Filis, pag. 13.1: e se 'l dì è caldo, o se la notte risplendono le gelate stelle, io pure ragguardo quale vento scrolli le marine onde...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 60.23: Allora da prima si riscaldaro per li razzuoli i gialati settentrioni, e indarno si tentaro di mollarsi nel vietato mare...

1.4 [Detto di una stagione o di un luogo:] che presenta una temperatura atmosferica o ambientale particolarmente bassa.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 429, pag. 18: Zené è tant zerao e buta tal fregiura, / Li mis k'i stan da provo ne portan grand pressura.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 7.500, pag. 156: In questo tempo sono fredde le acque / Che di sotterra vegnon per le vene, / Ché il caldo spinse il freddo che in lor nacque; / E calde sono nel gelato tempo, / Perché il calore sotterra si tene / E questo dura fin che il gelo ha tempo.

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 15.21: Fa che, quando ella adormentata si riposerà nella gelata spilonca, tu leghi lei non sapiente con lacci e con fermi legami.

- [Prov.] Bagno gelato poco è coltivato.

[4] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 45, pag. 297:15. Bagno gelato / poch' è coltivato.

1.4.1 Gelato cielo: la parte settentrionale della volta celeste.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 173.26: io ragguarderò quella stella che è chiamata Andromaden, coronata di chiaro splendore, ovvero quell' altra che è chiamata Orsa Parasis, la quale risplende nel gelato cielo verso Aquilone...

1.4.2 Sost. Bassa temperatura atmosferica.

[1] a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 6.35, pag. 113: Et delle cinque zone / ch'Euclide compone / le due e mezo soperchiano / per quel gra· mar coperchiano; / è tra 'l caldo e 'l gelato / un mezo temperato.

1.5 [Detto del cristallo, che si riteneva costituito da ghiaccio].

[1] Mazzeo di Ricco (ed. Contini), XIII sm. (tosc.), 2.44, pag. 154: ché lo cristallo, poi ch'è ben gelato, / non pòi avere speranza / ch'ello potesse neve ritornare.

2 Che ha subito un forte abbassamento della temperatura; irrigidito.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 21, 34-45, pag. 472, col. 2.7: Le fredde piume, çoè le çelate penne.

- Di bassa temperatura corporea (in contesto ironico, con rif. all'impotenza).

[2] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 18.4, pag. 57: se Ghigo fosse, / ser Cerbiolin che ll'hai tanto lodato, / per pilliccion di quella ch'ha le fosse, / non si riscalderia, tant'è gelato.

2.1 [Detto di un corpo (o di una sua parte) senza vita o molto indebolito:] che è privo di calore naturale.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 5.124, vol. 2, pag. 84: Lo corpo mio gelato in su la foce / trovò l'Archian rubesto...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 158.15: Ma poi che fue stata alquanto, e ebbe conosciuto lo suo amante, percuote le non degne braccia con aperto picchiamento [[...]] e ficcante i basci nel gialato volto, gridoe: o Pirramo, che caso ee quello che mi t' hae tolto?

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 67, pag. 449.27: E dopo alquanto, non potendosi di baciare costei saziare, la cominciò a toccare e a mettere le mani nel gelato seno fra le fredde menne...

- Meton. [Detto della morte].

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 213.6: O generazione spaventata per la paura della gelata morte, perchè temete lo ninferno, perchè le tenebre e' vani nomi e' pericoli del falso mondo, materia di poeti? || Cfr. Ov., Met. XV, 153: «O genus attonitum gelidae formidine mortis».

2.2 [Detto di un tipo di sudore (dovuto a indebolimento fisico o come reazione emotiva)].

[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IV [Phars., IV, 609-660], pag. 71.13: Hercole no volle usare tutte le sue forçe nella prima battallia, volle afaticare l'uomo, lo qual così gli manifestò lo spesso anxare, e 'l gialato sudore del faticato corpo, e 'l collo che si lasciò crollare.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 3, 130-136, pag. 106.26: et alcuna volta è la paura sì grande, che li membri abbandonati dal sangue mettono fuori per li pori alcuno licore gelato, che pare sudore...

2.3 [Come reazione ad un'emozione negativa (paura, dolore, sgomento)].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.22, vol. 1, pag. 585: Com' io divenni allor gelato e fioco, / nol dimandar, lettor, ch'i' non lo scrivo, / però ch'ogne parlar sarebbe poco.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Degianira, pag. 86.37: Ond' io ciò pensando, senz' alcuno consiglio la mente mi fugge, e li miei membri divengono gelati; e mentre che io tengo la presente lettera nel mio grembo, la mano di paura, scrivendo, triema.

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 191.1: Quanno li baroni sentiero tale novella una collo stormo della campana, deventaro sì ielati che non potevano favellare, non sapevano que· sse fare.

- Meton. [Detto della paura].

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 755.20: Queste cose abbiendo dette, alla battaglia corre, e videlo Turno co' suoi, e per l'ossa corse la gelata paura.

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 110.23: Quegli, gran pezzo pauroso, perdeo a un'otta lo colore con la voce, e' capelli s'arricciarono per la gelata paura.

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 213.18: A lu quali Turnu videndu, subitamenti per li templi li cursi una gilata pagura...

3 Fig. Privo di entusiasmo, di passione, di fervore.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.116, pag. 323: Zo ven a l'omo dritamente / chi de far ben non fo frevente, / ma zelao, marvaxe e re', / e freido in l'amor de De'.

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 173.10, pag. 229: Per questi extremi duo contrari et misti, / or con voglie gelate, or con accese / stassi così fra misera et felice...

3.1 Fig. Freddo, insensibile (al bene, all'amore).

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 33.78, vol. 1, pag. 223: Oïmè lasso, fammete sentire; / riscalda lo mio cor di te, gelato, / ke non consumi in tanto freddore.

[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 4.6, pag. 220: e voi, care mie donne tutte quante, / che non avete il cor gelato e crudo, / priego preghiate la mia donna altera / che non sia contro a me servo sí fera.

[3] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 31, vol. 5, pag. 793.3:Sono coloro che hanno i cuori sì raffreddati e sì gelati in malvagitade, che non si possono dirizzare a fare niuno bene...

3.1.1 [Con specif. rif. alla donna amata].

[1] Dante, Rime, a. 1321, 44.8, pag. 158: Similemente questa nova donna / si sta gelata come neve a l'ombra...

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 131.4, pag. 183: Io canterei d'amor sì novamente / ch'al duro fiancho il dì mille sospiri / trarrei per forza, et mille alti desiri / raccenderei ne la gelata mente...

3.2 [Detto di una virtù (la castità)].

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 135.73, pag. 189: L'anima mia, ch'offesa / anchor non era d'amoroso foco, / appressandosi un poco / a quella fredda, ch'io sempre sospiro, / arse tutta: et martiro / simil già mai né sol vide né stella, / ch'un cor di marmo a pietà mosso avrebbe; / poi che 'nfiammata l'ebbe, / rispensela vertù gelata et bella.