PENETRALE agg.

0.1 penetrali.

0.2 Lat. penetralis (Nocentini s.v. penetrare).

0.3 F Ser Giovanni, a. 1385 (fior.): 2; Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: F Ser Giovanni, a. 1385 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc esaustiva.

0.7 1 Che può essere attraversato dalla luce. 2 Lo stesso che penetrante.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 11.07.2011.

1 Che può essere attraversato dalla luce.

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 2, 58-63, pag. 52.13: cioè che 'l cielo ottavo non abbia stelle, ma certi fori tutti penetrali o rari, come dice l'autore, per li quali trapassa lo splendore del primo mobile che è di sopra a l'ottavo cielo, e così appaiano a noi quelli splendori coi razzi suoi, e paiano stelle...

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 34.142, pag. 234: Se in penetrali lochi ve fae certo / veduto averlo, no(n) gli date fede, / perché sì come il fulgur essie aperto, / et de orïente apare et sì se vede / fin occidente, cossì quivi in terra / ser(r)àe il venire, et cossì se dé credê / del Figliolo de l'uom che no tol guerra.

2 Lo stesso che penetrante.

[1] F Ser Giovanni, a. 1385 (fior.), VIII, 2: Tant'è la fiamma penetral che m'arde / del lume de' begli occhi di costei... || Esposito, Pecorone, p. 196.

[u.r. 07.05.2012]