0.1 penetrante, penetranti.
0.2 V. penetrare.
0.4 In testi tosc.: x Mino Diet., Chiose, XIV m. (aret.); Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
0.6 N L'es. del Libro della cura delle malattie, cit. a partire da Crusca (4) e passato al TB, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Capace di passare attraverso un corpo o di insinuarsi in strati profondi. 1.1 [Rif alla capacità irradiante di un astro]. 2 [Rif. ad un sapore:] che pervade intensamente (il gusto).
0.8 Mariafrancesca Giuliani 11.07.2011.
1 Capace di passare attraverso un corpo o di insinuarsi in strati profondi.
[1] x Mino Diet., Chiose, XIV m. (aret.), pag. 462: Più vede a dentro in oltra Dio guardando con più sublime et penetrante vista...
[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 38.3, pag. 125: O mar tranquillo, o fiume, o rivo, o stagno, / O specchio di Narciso, odio et affanno, / O arco penetrante quale umano / Pensasse a passeggiar vostro rigagno...
[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 2, 73-84, pag. 56.22: cioè che lo lume dei raggi solari passi per lo corpo lunare, dunqua seguita che sia falso l'antecedente, cioè che il corpo della Luna abbia rarità penetranti da l'una superficie a l'altra...
1.1 [Rif alla capacità irradiante di un astro].
[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 49.7, pag. 15: qual è quel lume, che l' ottava spera / mova sí chiaro ne' dolci viaggi, / tal move questa penetrante stella, / per suo virtú chiamata Lissa-bella.
2 [Rif. ad un sapore:] che pervade intensamente (il gusto).
[1] f Libro della cura delle malattie: Come sono que' purganti di sapore acutissimo, e penetrante. || Crusca (4) s.v. penetrante.