0.1 ffreno, frê, frem, fren, frena, frene, freni, frenno, freno, frenu, frieno, frin, frini, frino, frinu.
0.2 Lat. frenum (DELI 2 s.v. freno).
0.3 Glossario di Monza, X: 1.
0.4 In testi tosc.: Mattasalà, 1233-43 (sen.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Doc. aret., XIV pm.
In testi sett.: Glossario di Monza, X; Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. abbandonare i freni 1.11 ; a freno abbandonato 1.11.1; a freno stretto 1.3; a freno tirato 1.3.1; allargare i freni 1.10 ; allargare il freno 1.10; allentare il freno 1.10 ; avere al freno 3.6; avere il freno più largo 1.10.2; cavare il freno di bocca 1.17.1; con abbandonato freno 1.11.1; concedere largo freno 1.10.1; condurre il freno 1.13 ; con il freno abbandonato 1.11.1; con il freno sciolto 1.4; dare il freno largo 1.12.1; dare tutto il freno 1.12 ; direggere i freni 1.13; dirizzare il freno 1.13.2; distringere il cavallo con il freno 1.7.1; fare freno 3.12 ; freno a barre 1; freno a mezzo morso 1; freno a capestro 1; imboccare il freno 1.17; imporre freno 3.7; mettere a freno 3.7.1; mettere freno 3.7; mettere i freni 1.6, 3.6; mettere il freno 1.6, 3.7.1.1; mettere il freno in bocca 1.17 ; mollare il freno 1.9; pigliare dal freno del cavallo 1.18.1; pigliare il freno 3.8; pigliare per il freno 1.18 ; porre freno 1.6; porre i freni 1.6; porre il freno 1.6; portare al freno 1.18.1.1; prendere il freno 3.8; prendere il freno con i denti 1.15.1; prendere per il freno 1.18; rallargare il freno 1.10; reggere il freno 1.13.1, 3.9; reggere i freni 1.13.1;restringere freno 3.4; rodersi i freni 1.15; rodersi il freno 1.15; rompere il freno 1.14 ; scuotere i freni 1.8; senza alcun freno 3.2; senza alcuno freno 3.2; senza freni 3.2; senza freno 1.1, 1.2, 3.1, 3.2, 3.3; spezzare i freni 1.14 ; spezzare il freno 1.14; spezzare il freno 1.14 ; stare a freno 3.11; stare in freno 3.11; stringere il freno 1.7; stringere in freno 3.10; stringere mano al freno 1.5; tenere a freno 3.5; tenere dentro dal freno 3.5.3; tenere dentro al freno 3.5.3; tenere freno 3.5.2; tenere i freni 3.5.1; tenere il freno in mano 1.5.1; tenere in freno 3.5; tenere in freno i remi 1.19; tenere mano al freno 1.5; tenere sotto freno 3.5; trarre i freni 1.16; trarre il freno 1.16.
0.6 N Anche s.f. frena (plur. frena e frene).
0.7 1 [Masc.] Apparecchio, gen. metallico, collegato alle briglie e posto nella bocca di un animale (per lo più un cavallo), che consente al cavaliere di reggerlo e guidarlo; morso. Meton. L'insieme dei finimenti (anche in contesto fig.). 1.1 Locuz. agg. Senza freno: privo di finimenti; privo di comando, sfrenato. 1.2 Locuz. avv. Senza freno: senza comando, sfrenatamente (rif. alla cavalcatura); in modo audace, senza governare il cavallo (rif. al cavaliere) (anche in contesto fig.). 1.3 Locuz. avv. A freno stretto: con la briglia tirata, al gran galoppo (in contesto fig.). 1.4 Fras. Col freno sciolto: a briglia sciolta; lasciando la cavalcatura senza controllo (in contesto fig.). 1.5 Fras. Stringere, tenere mano al freno: tenere tirate le briglie. Fig. dominare un impulso, un appetito. 1.6 Fras. Mettere i freni, porre il freno, i freni, porre freno: mettere i finimenti a una cavalcatura per controllarla e direzionarla. 1.7 Fras. Stringere il freno, restringere freno: tirare la briglia per rallentare, fermare o incitare la cavalcatura (anche fig. e in contesto fig.). 1.8 Fras. Scuotere i freni: agitare violentemente le redini per incitare la cavalcatura o per frenarla sino a fermarla. 1.9 Fras. Mollare il freno: lasciare andare, allentare le briglie. 1.10 Fras. Allargare il freno, i freni,rallargare il freno, allentare il freno: esercitare una minore trazione delle briglie, lasciando alla cavalcatura maggiore libertà. 1.11 Fras. Abbandonare i freni: lasciare andare le briglie, lasciare la cavalcatura senza governo (anche fig.). 1.12 Fras. Dare tutto il freno: allentare le briglie quando la cavalcatura ha preso velocità, lasciandole libera corsa. 1.13 Fras. Condurre il freno, direggere i freni: controllare con le briglie una cavalcatura (in contesto fig.). 1.14 Fig. Fras. Fras. Rompere il freno, rompere i freni,spezzare il freno: far cessare ogni controllo della ragione o della morale sugli istinti e sugli appetiti (come un cavallo che spezzi i finimenti per eccessivo ardore). 1.15 Fras. Rodersi i freni, il freno: addentare e masticare il morso in segno di nervosismo o impazienza (rif. a un cavallo). 1.16 Trarre i freni, il freno: togliere i finimenti al cavallo per lasciarlo riposare o per privarlo della possibilità di governo. 1.17 Mettere il freno in bocca, imboccare il freno: porre il morso a una cavalcatura per controllarla (anche in contesto fig.). 1.18 Prendere, pigliare per il freno (un cavallo): afferrare per le redini un cavallo per condurlo da terra. 1.19 [Mar.] Fras. Tenere in freno i remi: tenere legati i remi col frenello, in modo da mantenere l'imbarcazione ferma (in contesto fig.). 2 Catenina di metallo prezioso o benda di tessuto cui è collegato un pendente, come ornamento della fronte o del collo femminili. 3 Fig. Limite religioso, morale o giuridico posto al libero e disordinato dispiegarsi dell'istinto, del desiderio, del sentimento; insieme di norme volte a disciplinare i costumi, i comportamenti. 3.1 Locuz. agg. Senza freno: che non ha misura né disciplina; che segue gli istinti in modo incontrollato. 3.2 Locuz. avv. Senza (alcun) freno: senza ritegno né misura. 3.3 Locuz. avv. Senza freno: in modo rapido e precipitoso. 3.4 Fras. Restringere freno: moderare un impulso sino a inibirlo. 3.5 Locuz. verb. Tenere a, in, sotto freno qsa: tenere a bada, mantenere sotto controllo qno; trattenere, moderare (un impulso, una volontà). 3.6 Fras. Avere al freno qsa: dominare, padroneggiare (una virtù). 3.7 Fras. Mettere, imporre freno a qno, a qsa: porre un limite di legge, per moderare o far cessare un comportamento, una situazione. 3.8 Fras. Pigliare, prendere il freno: esercitare il potere su qno; prendere il sopravvento su qno (anche in contesto fig.). 3.9 Fras. Reggere il freno: esercitare il potere, governare. 3.10 Fras. Stringere in freno qno: sottoporre alla disciplina della legge. 3.11 Locuz. verb. Stare a, in freno: comportarsi in modo disciplinato, rispettoso delle regole. 3.12 Locuz. verb. Fare freno: imporre un limite, dominare (un impulso). 3.13 Criterio al quale attenersi per evitare eccessi o cattivi esiti. 3.14 Qualsiasi forza o evento capace di limitare o bloccare il libero dispiegarsi di un'altra forza o di un altro evento.
0.8 Zeno Verlato 26.07.2011.
1 [Masc.] Apparecchio, gen. metallico, collegato alle briglie e posto nella bocca di un animale (per lo più un cavallo), che consente al cavaliere di reggerlo e guidarlo; morso. Meton. L'insieme dei finimenti (anche in contesto fig.).
[1] Gl Glossario di Monza, X, pag. 43.18: freno: calimamari...
[2] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 41r.4: (e) dierosi li cinque s. in uno freno (e) cinque s. in due paia di speroni...
[3] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 215.16: lo cavallo iacea morto in terra e le correge de lo freno e de la sella da longa iaceano solute in terra.
[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 18: Lo carico (et) lo frenochinano lo collo duro, (et) li co(n)tinui lavori chinano lo servo.
[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 19, pag. 185.7: la vergogna è così alla femmina, come il freno al cavallo; e perciò l'uomo die guardare e difèndare alla femmina, ch'ella non vada attorno, acciò ch'ella non perda il freno della vergogna.
[6] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 14.22, vol. 1, pag. 141: O beata, ke credesti / al messagio ke vedesti, / lo saluto retinesti / colla gratïa fervente. / Fosti l'eska et Cristo l'amo / per cui fo difiso Adamo; / perké Eva prese el camo / del freno ke fo talliente, / si dignò per noi venire / Iesù Cristo, nostro sire...
[7] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 259, pag. 637: li destreri è russi, blanci è li palafrini / [[...]], / e li strevi e le selle, li arçoni et an' li frini / è d'or e de smeraldo, splendenti, clari e fini.
[8] Novellino, XIII u.v. (fior.), 65a, pag. 278.15: Quando venne la mattina, Tristano fe' sembianti di cavalcare: fe' ferrare cavalli e somieri; valletti vegnono di giù e di sù: chi porta freni e chi selle...
[9] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 54, pag. 171.20: E sì lo [[scil. l'elefante]] puote l'uomo cavalcare e menare in qua in là, non con freno, ma con crocchetti di ferro.
[10] Doc. fior., 1291-1300, pag. 637.27: [[Vese]] Menò un cavallo nero che mi chostò co· la sella e con freno e una tascha cimquantadue fior. d'oro.
[11] Stat. sen., 1305, cap. 19, pag. 27.14: stanziamo [[...]] che sia uno de li frati del detto Spedale deputato [[...]] a provedere e a far governare le bestie del Spedale: ciò sono li cavalli e li muli e li somari [[...]]; e faccia [[...]] le dette bestie [[...]] provedere d' annòna, di selle e di basti, di freni e di ferri e di mescalcíe...
[12] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 17, pag. 371.9: Queste sono undici vertudi dal detto Filosofo nomate. La prima si chiama Fortezza, la quale è arme e freno a moderare l'audacia e la timiditade nostra nelle cose che sono corruzione della nostra vita.
[13] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 30.4, pag. 389: Guelfi, per fare scudo de le reni / avete fatti i conigli leoni, / e per ferir sì forte di speroni / tenendo vòlti verso casa i freni.
[14] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 649, pag. 66: Aschoxamente alle stalle viem, / E si messe la sella e 'l frem / Ad un so destrier ysnello, / Ch'ello aveva corente e bello...
[15] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 14, 142-151, pag. 282, col. 1.2: Quel fu il duro camo, çoè, 'l duro frenoche la iustisia de Deo pone alli invidiusi...
[16] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 456.14: Passato lo silenzio della notte, Paris fece vestire Elena di reali vestimenti, li quali egli le mandò, e fecela montare in uno cavallo bellissimo con sella e freno d' oro.
[17] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 4, pag. 14.24: Quando andava de fori, comunemente avia una bestia a ccavalcare, et per frenoavia lo capistro et per sella avia una pelle de beccu...
[18] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 90.23: multu svirgugnatamenti Duriuni muntau a la renghera dicendu quisti paroli: «Segnuri Rumani, freni vi su stati misi in bucca, li quali per nulla maynera non su da sustiniri.
[19] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 183, vol. 2, pag. 76.3: Or chi crederebbe che la capra portasse sella, e anche il freno e le poselle, a modo di cavallo?
[20] Doc. aret., XIV pm., pag. 210.28: Confessate ch'avete avuto e recevuto da Martino [[...]] uno ronçino de co[ta]le peilo cu(n) cotali se(n)gni, cu(n) sella e freno...
[21] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 25, pag. 169.24: Il cavallo che non vuole il freno, affamisi; e dopo vespero, quando gli si dà l' orzo, s'infreni...
[22] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 479.21: el collo del toro fi cargado dal pietto versorio, e li freni fi mastegadi dal dente del cavallo de grande animo.
[23] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 105.35: Paris fece parare Helena de quilli vestimienti riali li quali lo re Priamo suo patre le avea mandate, e poy la fece calvaccare ad uno multo bello e grande cavallo con sella e frieno de auro bene ornati...
[24] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 120.7: Hoc frenum, ni id est lo freno.
[25] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 35, pag. 161.14: Lassace adunq(u)a le forme delle frenano(n) utili et orievele, le quale p(er) sua asp(er)itate et crudelitate offende alla vocca dellu cavallo...
- Freno a barre, a mezzo morso, a capestro.
[26] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la maynera..., pag. 573.42: Esti una forma di frenu ki si dichi a barri; pirzò ki esti a dui barri compostu kistu frenu, e pirò è debili e plui leiu di tuti li altri freni.
[27] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la maynera..., pag. 574.1: Et una altra manera di frenuè dictu a mezu morsu, simiglanti di killu ki è dictu di supra, cun falci corrigi e plani a lu morsu di lu frenu in modu di anellu fabricatu, e kistu è plui forti e plui ritinivili di tutti li altri.
[28] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la maynera..., pag. 574.4: È una altra maynera di frenulu quali è dictu a capistru: àvi lu morsu plui longu di li altri, fini a lu palataru di lu cavallu, e dintru a la bucca spandi in lu morsu multi falci diversi: e kistu è plui aspiru e plui crudili di tuti li altri.
[29] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 35, pag. 162.6: Ene un'altra forma de freno, la quale vulcanam(en)te se chiama a meçço morso...
1.1 Locuz. agg. Senza freno: privo di finimenti; privo di comando, sfrenato.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 33.5, pag. 117: Amor se fa lascivo senza la temperanza; / nave senza nucchiero rompe en tempestanza; / cavallo senza frenocurre en precipitanza...
[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 79.32: Onde i sensi corporali sono come 'l cavallo che corre sanza freno, sicchè fa traboccare suo signore, ma il cuore casto lo ritiene per lo freno della continenza, e della ragione.
1.1.1 [Prov.] Cavallo senza freno tosto viene meno.
[1] f Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 108.9: Cavallo sença freno tosto viene meno. || Corpus OVI.
1.2 Locuz. avv. Senza freno: senza comando, sfrenatamente (rif. alla cavalcatura); in modo audace, senza governare il cavallo (rif. al cavaliere) (anche in contesto fig.).
[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 222, pag. 332: La Superbia, vedendola cum membra desarmate, / sença frin s'è partita: / lu cavallu traportala a le fosse çelate, / tucta la cç'à contrita.
[2] L. da Pisa, XIV pm. (pis.), 13, pag. 440: Guardisi non cavalchi come matto, / senza freno, il cavallo, che suol fare / talor di schiena, a chi lo sprona ratto.
[3] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De li cinque sentime(n)ti, vol. 1, pag. 198.20: li seni corporay som como cavalli chi correm senza frem; ma lo cor puro e casto li tem a frem de la raxom.
1.3 Locuz. avv. A freno stretto: con la briglia tirata, al gran galoppo (in contesto fig.).
[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 4.2, pag. 104: Amor, che lungiamente m'hai menato / a frenostretto senza riposanza, / alarga le toi retene in pietanza, / ché soperchianza - m'ha vinto e stancato...
1.3.1 Locuz. avv. A freno tirato.
[1] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 1.30, pag. 93: A frentirato, sprono e vo seguendo, / donne ed Amor difendo: / blasmo chi lle combatte, / poi bon astor non sbatte / sovra del guanto, quand'è pasturato.
1.4 Fras. Con il freno sciolto: a briglia sciolta; lasciando la cavalcatura senza controllo (in contesto fig.).
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, 1.23, pag. 181: Così fortuna, che col frenosciolto / Discorrer pare ogni cosa nel mondo, / Con freni è retta d' ordine bel molto, / E segue legge, da cui non si parte, / La qual le 'mpone il glorioso volto...
1.5 Fras. Stringere mano, tenere mano al freno: tenere tirate le briglie.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 56, pag. 96.25: E allora si ne viene T. al suo distriere e gittavisi suso sanza mettere piede inn istaffa e cola ispada, e istringie mano al frenoe vassine a grandi salti del distriere.
- Fig. Dominare un impulso, un appetito.
[2] Sacchetti, Solian mangiar, XIV sm. (fior.), 69, pag. 6: Canzon, ben ch'i' non sïa temperato / com'i' dovrei nel mangiare e nel bere, / pur m'è a ddispiacere / chi non tiene, alla mensa, mano al freno.
1.5.1 Fig. Fras. Tenere il freno in mano: temperare, dominare un impulso.
[1] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 24.2, pag. 417: Strengi manu a la gola si vòy viver(e) sano, / troppu no(n) (con)sentirile ma teni lo frenui(n) man(u)...
1.6 Fras. Mettere i freni, porre il freno, i freni, porre freno: mettere i finimenti a una cavalcatura per controllarla e direzionarla.
[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 58.2: Le frettolose iddie fanno i comandamenti, e menano i cavalli che vomicano fuoco, satolli nell'alte mangiatoie dell'erba ambrosia, e mettono loro i risonanti freni.
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 31, pag. 401.3: più veloce che volo d' alcuno uccello un carro da due dragoni tirato gli venne avanti, sopra il quale egli montò, e, recatesi le redine de' posti freni a' due dragoni in mano, suso in aria si tirò.
- Fig. Sottoporre a controllo razionale un'azione, un impulso.
[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 2, pag. 180.5: se tu ài buon senno ponti la mano a la bocca, ad ciò che tu non sia ripreso di parole indisciplinate, e sia confuso. [Sia] posto addunque freno a la bocca tua...
[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 3: Du(n)qua al'amore tuo pone freno, et le suoi ledre così ritiene ch(e) se lo tuo amore nato dali occhi ti scandaliza observa la paraula di Dio...
[5] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 37, pag. 422.3: l'avaro nè sé nè altrui non fa bene se non quando more. Prodico lo su' strugie, poi necessità lo costringie l'altrui occupare. Pone ad anburo lo freno di largessa; ciò è tenere e dare quel che dèi.
[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 73.42, pag. 307: L'ammiranza i mette el freno a l'amor empetuuso: / 'n reverenza fase meno, non presume d'andar suso...
[7] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 109.18: Se tu ami d'essere sobrio e temperato raccogli e ristrigni tuoi desiderj, e metti freno alle tue covotigie...
[8] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 11.2599, pag. 284: Beato è quegli che volta lo muso / E mette alla sua gola il freno e il camo / A ciò che preso non sia da quest'amo.
[9] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 5.50, pag. 34: E' rei con la potenza loro estorta / Calcan de' buoni i colli pazienti / [[...]]. / Ma, come piace, con la testa alzata / Usan lor forza, sanza metter freno / A volontade alcuna scellerata.
[10] A. Pucci, Due rime, p. 1343 (fior.), 1.166, pag. 57: Onde, perchè mi desser molto a pieno / La signoria, i' dove' poner freno / Al mio volere, e prender 'nanzi meno / Che tal soperchio.
[11] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), son. 3.9, pag. 17: Così, s'io mecto a tte mie frenoo briglia, / tu vedrai veramente che io sono / più di poder che 'l tuo creder non piglia...
1.6.1 [Prov.] Non mettere al cavallo il freno dalla coda.
[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 191.31: il predetto ordine è da seguire quasi per natura, aciò che non ci tocchi il proverbio antico: "Guarda di non mettere al cavallo lo freno dalla coda".
1.7 Fras. Stringere il freno, restringere freno: tirare la briglia per rallentare, fermare o incitare la cavalcatura (anche fig. e in contesto fig.).
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 43.5, vol. 2, pag. 139: donna valente pone / amor che deggia monendo pregare / del buon perseverare; / né, lei tentando, stringer troppo il freno, / perché spesso vedeno / caval human divenuto restio, / se forse il tracti a maniera del rio.
[2] Dante, Rime, a. 1321, 7.17, pag. 28: Piacciavi, donna mia, non venir meno / a questo punto al cor che tanto v'ama, / poi sol da voi lo suo soccorso attende; / ché buon signor già non ristringe freno / per soccorrer lo servo quando 'l chiama / ché non pur lui, ma suo onor difende.
[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 184.12, pag. 240: et s'a Morte Pietà non stringe 'l freno, / lasso, ben veggio in che stato son queste / vane speranze, ond'io viver solia.
[4] Antonio piovano, 1381 (fior.), 219a.2, pag. 260: S'al troppo ardito e fervido disire / vergogna un poco non strignesse il freno, / scrivendo io non sarei ma<i> stanco o leno / sol per poter vostre risposte udire...
1.7.1 Fras. Distringere il cavallo con il freno: tirare le briglie per controllare e dirigere il cavallo.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 453, pag. 542: Sav[i]' omo con lo frenodestrençe lo cavalo / e menalo là o' vole, quest' è ver sença falo, / e l' orso com manace l' om fai andar en balo...
1.8 Fras. Scuotere i freni: agitare violentemente le redini per incitare la cavalcatura o per frenarla sino a fermarla.
[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 216.18: L'arrappatore mena i carri; e chiamando i nomi di tutti, punge i cavalli; per gli colli de' quali e per gli crini scuote gli oscuri freni tinti di ruggine...
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 11, pag. 654.2: Conciofossecosa che in uno carro[[Tullia]] portata fosse, e colui che menava li cavalli, scossi li freni, stèsse fermo, domandò la cagione di così subito restare.
1.9 Fras. Mollare il freno: lasciare andare, allentare le briglie.
[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1286, pag. 69: Quel [[scil. un diavolo]] lo de' aver a bailir: / No i' à mostrar né far né dir / Nuia ovra qe sëa de ben; / E mai no i' à molar lo fren, / Enfin q'el no l'avrà destruto, / Entriegamentre l'avrà tuto.
1.10 Fras. Allargare il freno, i freni, rallargare il freno, allentare il freno: esercitare una minore trazione delle briglie, lasciando alla cavalcatura maggiore libertà.
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 34.3: Sifilo, dopo costui, udito ch'ebbe il suono della saetta per l'aria, allargava i freni del cavallo per fuggire...
[2] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 22.3, pag. 60: Punse il destrieri e alentogli il freno / e prese il brando tutto sanguinoso, / faccendo de le vecchie aspro rimeno, / ch'a mille o a piú donò mortal riposo...
- Fig.Lasciare venire meno il controllo sulle emozioni. Allentare a qno la disciplina, concedendogli una maggiore libertà di decisione.
[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 25, pag. 472.9: Repentemente si sciolsero per volontà di Dio, rallargando loro il freno, d' ogne parte le genti in tutto lo imperio di Roma.
[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 108.28: Lo secondo grado è che l'uomo si metta misura nell'appetito, e nel desiderio della volontà, e che l'uomo non allarghi troppo il frenoai desiderj della carne, et alle covotigie di questo mondo...
[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 22.20, vol. 2, pag. 371: Ma dimmi, e come amico mi perdona / se troppa sicurtà m'allarga il freno, / e come amico omai meco ragiona...
[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 29, vol. 1, pag. 258.25: Onde per ira, dice il Salmista, che Dio allarga il freno a molti, e lasciali andare secondo li desideri loro.
1.10.1 Fig. Fras. Concedere largo freno a qno.
[1] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 174.18: atendendo e' savi predetti che per troppo largho frenoconceduto a tutti coloro che vogliono fare alcuna cosa scrivare nel libro de le chiavi de la Mercantia predetta et molte cose possono addivenire, le quali [[...]] possono essare gravi...
1.10.2 Fig. Fras. Avere il freno più largo: essere sottoposto a un regime di vita meno rigoroso e disciplinato.
[1] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 5, 49, pag. 82.1: Finalmente, no possando sofrir in lo dito ordene, se partì et andase a render monago negro per aver lo frenplù largo.
1.11 Fras. Abbandonare i freni: lasciare andare le briglie, lasciare la cavalcatura senza governo (anche fig.). || Tutti i contesti riguardano il mito di Fetonte.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.107, vol. 1, pag. 290: Maggior paura non credo che fosse / quando Fetonte abbandonò li freni, / per che 'l ciel, come pare ancor, si cosse...
[2] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 17, pag. 102.4: [[Fetonte]] essendo mosso, e sotto il segno del celestiale scorpione ritrovandosi, di lui tanta paura comprese, che i freni de' suoi detti cavalli abbandonati dimise...
[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 8.19, pag. 79: Il sol correndo co' destrieri eletti / Produca nel suo tempo il dì rosato, / Col suo carro dell' oro, e non s' affretti / [[...]]. / Costui se' freni del suo reggimento / Abbandonasse, verrebbe a tenzone / Ciò ch' ora di concordia sta attento.
[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 17, pag. 87.27: la terra avampò del caldo, e 'l fumo e 'l caldo ispaurì Feton, e così ispaurito del tutto abbandonò e freni, e' chavagli ruppero e legami...
[5] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 9, 31.4, pag. 551.6: [[Fetonte]] come pervenne in quella parte del cielo dove è il segno dello Scorpione, impaurito di lui, abandonò i frenide' cavalli che tiravano il carro della luce...
1.11.1 Fras. A freno abbandonato, con il freno abbandonato: senza controllare con le redini la cavalcatura.
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 05, pag. 66.1: Ond'io abbandonato, e non sapeva che via tenermi, puosi la mia gamba sopra il collo del mio palafreno, e a lui lasciai prendere il cammino col frenoabbandonato.
[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 10.20, pag. 53: come colui che tristo ancor sospira, / Massinissa seguiva, del suo male, / a frenoabandonato cavalcando, / se stesso avendo poco a capitale.
- Fig. Fras. Con abbandonato freno: senza remora o ritegno morale.
[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 127, pag. 514.5: La rapportatrice fama con più veloce corso rapporta il male e in un momento riempie i vicini popoli dell' avvenuto male: per che con abandonato freno ciascuno corre al disonesto strazio, vaghi di vedere ciò che pietà fa loro poi debitamente spiacere.
1.12 Fras. Dare tutto il freno: allentare le briglie quando la cavalcatura ha preso velocità, lasciandole libera corsa.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 45, pag. 196.23: Né moverai il corrente cavallo con veloce corso lontano al tuo nimico, ma il principio del suo movimento sia a picciolo passo, acciò che quando sarai presso al nimico, spronando forte, elli il suo corso impetuosamente cominci [[...]]. Né ancora gli darai tutto il freno, però che con meno forza dilungando il collo andrebbe.
1.12.1 Fig. Fras. Dare il freno largo: allentare la disciplina; lasciare a qno maggiore libertà d'azione.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 3.20: Ma il padre omnipotente, temendo questo, ascoseli in oscure spelunche ed impose sopra a loro gravezza d'alti monti, e diè lo' re, che con certa legge, essendo a lui comandato, sapesse dare a loro il frenolargo e stregnarli.
1.13 Fras. Condurre il freno, direggere i freni: controllare con le briglie una cavalcatura (in contesto fig.).
[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 1, pag. 5.10: E di' che se' nuovo cavalero nell'amore, e fedito di nuovo di sua saetta, e che non sai aconciamente direggiere li freni di quello cavallo, e non puoi a cciò trovare alcuno rimedio.
- Fig.
[2] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 23, pag. 377: Et poi perché 'l saver non lassa al pecto / ben conducer lo freno, il leon fue, / la superbia ch' afusca ogn' intellecto.
1.13.1 Fras. Reggere il freno, i freni: maneggiare le redini per condurre la cavalcatura.
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 33.18: Una parte de' sette figliuoli d'Amfione salgono quivi in su forti cavalli, e priemono i dossi rossicanti di colore di porpora; e reggeano i freni gravi d'oro.
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 9, ott. 34.2, pag. 552: Cromis ancora, tutto quanto armato, / vi gì, con forte mano i frenreggendo / de' cavai da cui 'l carro era tirato...
- Fig. Esercitare il controllo su un impulso, su un'attività interiore.
[3] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 3.23, pag. 46: fa che quando leggi sempre reggi / sì 'l frende lo 'ntellecto, che 'n su 'l monte / del bel Parnaso agiatamente seggi.
[4] Bambaglioli, Tratt., a. 1343 (tosc.), 484, pag. 38: O temperança, donna dell'onore, / Tu reggi sempre di ragion lo freno, / Tu tien lo meçço bel tra 'l più e 'l meno...
[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 1, pag. 167.24: Ma tu, o santissima pietà, abitante ne' dilicati petti delle morbide giovini, reggi li tuoi freni in quelli con più forte mano che infino a qui non hai fatto...
1.13.2 Fig. Fras. Dirizzare il freno: rivolgere la propria intenzione, il proprio desiderio verso qsa.
[1] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [JacBol] madr. 13.4, pag. 39:O cieco mondo, di lusinghe pieno, / mortal veleno in ciascun tuo diletto, / fallace, pien d'inganni e con sospetto. / Folle è colui ch'a te diriza 'l freno...
1.14 Fig. Fras. Rompere il freno, spezzare il freno, i freni: far cessare ogni controllo della ragione o della morale sugli istinti e sugli appetiti (come un cavallo che spezzi i finimenti per eccessivo ardore).
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 3.48, pag. 148: Ma chi de' sopraddetti vizi è pieno, / Bevuto ha tosco che più troppo noce, / Ch' alla ragion ciascuna rompe 'l freno, / E veston mente di bestia feroce».
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 106, pag. 492.23: Tu spezzi con disusata forza i freni di temperanza, e levi a fortezza le sue potenze.
[3] Esopo ven., XIV, cap. 52, pag. 50.10: cossì el fugiva e spezava lo fren delli comandamenti de suo padre per la vagheza e per la brevità della mente e dela etade.
1.15 Fras. Rodersi i freni, il freno: addentare e masticare il morso in segno di nervosismo o impazienza (rif. a un cavallo).
[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 97.3, pag. 486: Quivi destrier grandissimi vediensi / con selle ricche d' ariento e d' oro, / e ispumanti li lor frenrodiensi, / tenuti da chi guardia avea di loro...
- [Rif. a una persona:] manifestare rabbiosa impazienza.
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 16, terz. 4, vol. 1, pag. 181: Tornossi addietro, e disse tutto appieno / al Capitan quel, che gliene pareva, / onde per ira si rodeva il freno.
1.15.1 Fig. Fras. Prendere il freno con i denti: ribellarsi alla disciplina, recalcitrare.
[1] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 11, pag. 505.2: Quando la femina prende el frenocoi denti, buono e bello le pare el suo talento, perch'ella non vede che si fa.
1.16 Trarre i freni, il freno: togliere i finimenti al cavallo per lasciarlo riposare o per privarlo della possibilità di governo.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 153, pag. 270.22: E quando T. vide che lo romito nonn aveci che dà- lloro neuna cosa, ed egli sì ismontoe incontanente da ccavallo e ttrasserono i freni ali cavagli e lasciarogli pasciere.
[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 9, pag. 28.2: et vedendo loro il cavaliere andare tanto disperato, trasseno il freno al suo cavallo, e tólsergli el suo scudo e lancia et sua spada...
[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 30, vol. 2, pag. 267.2: L. Cominio, tribuno di cavalieri, il quale si sforzò alquante volte di passare le schiere de' nemici, non potendone venire a capo, comandò a' cavalieri, ch'elli traessero li frenia' cavalli.
[4] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 150, pag. 184.19: Feceli trarre il freno et il cavicciule, et levarli la sella, et chomandò a' fanti suoi che l' andasero fuori della stalla che si andasse a prochacciare di sua vita...
[5] Ultime imprese di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 13.5, pag. 29: Isciese della fonte da cavallo: / [[...]] / et appicchò lo scudo sança fallo / al verde pino et appoggiò la lancia; / al destiere trasse il freno, e lascia andallo / pascendo il prato...
[6] A. Pucci, Bruto di Brett., a. 1388 (fior.), ott. 23.5, pag. 206: egli ismonta [[...]], / perché per suo destrier molto gli agrada. / Trassegli il frenoe puosegli all' orino, / perché rodesse, poi d' intorno vada.
1.17 Mettere il freno in bocca, imboccare il freno: porre il morso a una cavalcatura per controllarla (anche in contesto fig.).
[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Gc 3, vol. 10, pag. 415.13: Ma se mettemo freno in bocca de' cavalli acciò che consentano a noi, e tutto il corpo lor volgemo intorno.
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 37, vol. 6, pag. 519.4: Quando tu impazzivi contro a me, la tua superbia ascese nelle mie orecchie; io porrò lo cerchiello nel tuo naso a modo d' uno anello, e metterò lo freno nella tua bocca, e rimenerò te per la via, per la quale tu venisti.
- Fig. Porre qsa o qno sotto il proprio controllo; dominare; tiranneggiare.
[3] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 193.5, pag. 224: Pria ritornerebbe il Pado al seno / di Monte Vesol [[...]], / Che tu lasciassi l'imboccato freno / Preso per gran durezza e per destino...
[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 45, terz. 43, vol. 3, pag. 5: E 'l papa appresso tutti i loro beni / largì ala magion dello Spedale, / mad imboccati già n' erano i freni / da' Signori...
1.17.1 Fig. Fras. Cavare il freno di bocca a qno: liberare qno da un'oppressione, cavare qno da una soggezione.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 58, terz. 79, vol. 3, pag. 152: Andarone a Fucecchio salvi, e sani, / ed eran sì cresciuti, che potieno / assediar Lucca, ed i suo' Terrazzani. / Ma i Nobili, e Grandi non volieno, / se degli ordinamenti di giustizia / non si cavasse lor di bocca il freno.
1.18 Prendere, pigliare per il freno (un cavallo): afferrare per le redini un cavallo per condurlo da terra.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 47, pag. 78.11: Ed allora Gheddin sì prese per lo frenol'uno deli cavagli deli cavalieri, e menavane lo cavaliere.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 385.23: la vergine [[...]] con piedi veloci passa il cavallo nel corso, e facendosi dinanzi prende il cavallo per lo freno, e combattendo prende le pene del sangue de' nemici.
[3] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 61, pag. 179.17: Allora si partìo dalla cappella, et sie ritornò allo suo cavallo, et piglialo pe· llo freno et menollo infino alla croce della via et poi li levò lo freno et la sella et lassollo pascere.
[4] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 8, pag. 116.28: Quegli allegro di ciò tolse tre dadi e diede di mano e gittò XVIII.; allora credendosi essere certano del guadagno, prendendo il cavallo per lo freno, affermoe che fosse suo...
[5] Stat. fior., 1338/70, cap. 15, pag. 280.26: che niuno di questo collegio, o altri per lui, ardisca o presumma partirsi dal suo albergo ad invitare, o pigliare per lo freno, alcuno oste, o pe' panni, presso all'albergo, o in strada...
[6] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 178.12: Il santo padre entrò in Roma [[...]], innanzi a llui andò missere lo inperadore a ppiè et [[...]] lo prese per lo freno et, chosì a piede e a chapo schoperto, l'adestrò dalla porta insino alla chiesa di San Piero di Roma...
1.18.1 Fras. Pigliare dal freno del cavallo qno: condurre da terra qno che sta a cavallo, tenendo l'animale per le redini.
[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 3, pag. 58.42: Et quando lo re Apollo vene a passar con la mugier et con li famegi, alora lo fio delo re Claudex con tuti li soi conpagni sì [li] fo adosso, piando la donna dalo frendel so cavallo.
1.18.1.1 Fras. Portare al freno qno.
[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 80.2: Contra voluntate delli circustanti allo frenoportao lo re nello paviglione dello re de Bellamarina e là restette de furiare.
1.19 [Mar.] Fras. Tenere in freno i remi: tenere legati i remi col frenello, in modo da mantenere l'imbarcazione ferma (in contesto fig.).
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.220, pag. 327: Per che, se ello fosse stao / semper vengente e ben armao [[...]], / odando ben li xivoreli / de le Scriture, e i apeli / de li messi de De' qui criam / [[...]], / e obeir a quela guia / chi ne dà per tener via; / tegnando nostre reme in frem, / aparejai a tuto ben...
2 Catenina di metallo prezioso o benda di tessuto cui è collegato un pendente, come ornamento della fronte o del collo femminili.
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 225.7: La bolla dell'ariento, legata con piccoli freni, si movea sopra alla fronte: perle d'iguale grandezza risplendieno in amendue gli orecchi, d'intorno alle cave tempie.
[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.66, pag. 124: La bella donna, con simplice vesta / e con suo freno in testa, / l'adorna compagnia del suo domino / guidava in pace con salubre insegna.
3 Fig. Limite religioso, morale o giuridico posto al libero e disordinato dispiegarsi dell'istinto, del desiderio, del sentimento; insieme di norme volte a disciplinare i costumi, i comportamenti.
[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 35, pag. 61.7: Castità è virtù per la qual l'uomo costringe lo 'ncendio della lussuria col freno della ragione.
[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 171.9, pag. 233: O fren di scienza e d'onestà sperone, / o verga di giustizia, amica mia, / o cibo il qual Dio di vertù compone, / piò che cos'altra mai pregiar te dia, / ché tutto 'l mondo en me par ben non pone...
[3] Poes. an. urbin., XIII, 25.77, pag. 598: La bocca ò avuta aperta e la lengua talgente, / de li Toi servi, Amore, so' stato mal dicente, / freno nullo ç'ò posto e clausura nigente, / e dat'ò i mai consilli per altrüi ingannare.
[4] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 277, pag. 27: Già di nullo ben terreno / non portò né in sacco né in sen[o], / d'astinentia fece freno / per andar più sigurata.
[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.93, vol. 2, pag. 271: Di picciol bene in pria [[l'anima]] sente sapore; / quivi s'inganna, e dietro ad esso corre, / se guida o fren non torce suo amore.
[6] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 26, pag. 354.4: statuto è che i Consoli di Calimala [[...]] abbiano balìa [[...]] di ponere modo, freno, e ordine a li operai, vice-operai, guardiani, e famigliari delle dette Opere e magioni e nelle spese di quelle, sicchè si facciano utili e oneste.
[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 198.10: que modu se impunirà issa a si medemmi se issa non se revoca con freni di reprehensiuni?
[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 18, pag. 574.13: un giorno, donne di Partenope qui vennero a sollazzarsi, e [[...]] tutte liete si dierono a' cibi: delle quali quattro bellissime, abandonato ogni vergognoso freno, forse oltre al dovere presero de' doni di Bacco...
[9] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 4, pag. 31.17: non è peccato perchè l' uomo si ridolga, ed intenerisca de' suoi danni, o di morte di sua cara cosa, purchè quello dolore si raffreni col freno della ragione.
[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 6, pag. 29.10: Et son a li fiae alcun fantin sì caldi de l'amor del çogho, che quando hi sentan gli altri fantin in piaçça, hi no se pòn tegnir a descho, ma saltan for de caxa e lassan lo mangiar, se 'l fren de la gran tema no gli ten ligai...
[11] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 102.2, pag. 647: Piacciave conservar vostro savere, / tenendo de larghezza el freno in mano. / Vostre ricchezze serien tutte invano, / se cosa folle ve fosse en piacere.
[12] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 97.6, pag. 130: Gli occhi invaghiro allor sì de' lor guai, / che 'l fren de la ragione ivi non vale, / perch'ànno a schifo ogni opera mortale: / lasso, così da prima gli avezzai!
[13] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 14, pag. 373.17: In questa quarta e ultima parte di questo chapitolo tratta l'altore del freno il quale si vole avere a sapere rafrenare questo vizio d'invidia...
3.1 Locuz. agg. Senza freno: che non ha misura né disciplina; che segue gli istinti in modo incontrollato.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 11, pag. 222.3: neuna è più capital pestilenza, che la cupidità e la delettanza del corpo [[...]] è sanza frenoad usare, et di lei nascono tradimenti e travagliamenti de le cose del Cumune tuo, et celati parlamenti co' nemici.
[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 47, pag. 535.2: Ma poscia che con molta esperienzia ebbe provato che i Goti non erano gente che istessero a legge per la crudeltà loro sanza freno [[...]], si elesse a se in sua gloria e onore in ristorare [[...]] lo imperio di Roma colla forza de' Goti...
[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 566.35: Potete adunque [[...]] comprendere quanta poca fede le mondane cose servino agli speranti, e massimamente le femine [[...]]. Esse, schiera sanza freno, secondo che la corrotta volontà le muta, così si muovono...
[4] Jacopo Passavanti, Tratt. umiltà , c. 1355 (fior.), cap. 4, pag. 253.2: Va, o giovane altiero e sanza freno, quando t' allegri co' compagni e vai in brigata sanza temperanza, seguitando i voleri tuoi...
[5] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 65.16: O impietade de luxuria sença fren, o fuogo devorador de raxon, perché consumes-tu lo afeto e lo amor de pietà con flama de luxuria?
3.1.1 [Rif. a una città:] che è senza guida politica, senza governo.
[1] A. Pucci, O lucchesi, 1370 (fior.), st. 2.9, pag. 16: Gli anni del Salvatore / Mille trecento sedici corrieno, / Quand' eran senza freno / I cittadin di Lucca tracurati.
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 77, terz. 2, vol. 4, pag. 23: O vero Iddio guarda la mia Cittade, / che non arrivi, siccome arrivata / Lucca si vide, onde mi vien pietade. / Nel ventinove detto scapestrata / si ritrovò sanza frendi Rettore / guidar, siccome preda guadagnata.
3.2 Locuz. avv. Senza (alcun) freno: senza ritegno né misura.
[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 17, pag. 138.3: l'omo ch'è peccatore et dilungato così da Dio et profondato in dei mali pecca sensa freno in molti vitij.
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 143.276, pag. 609: Or no laxar lo grande mercao / chi t'è cozì aparejao, / no te ingane l'amor terrem, / no vogi viver senza fren.
[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 50, pag. 147.8: E perçò se convene ke siati fermi e ke refrena' tute quelle persone ke parno esser sença freno, açò ke 'l bon stato nostro e pacifico acresca sempre de ben in meglo.
[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Fedra, pag. 32.18: Quelle donne, che altra volta hanno amato, amano più temperatamente; ma chi è di ciò nuova, ama sanza freno.
[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 1, pag. 66.29: o donatore di tutti i beni, ad impetrar quella quanto più posso divoto ricorro, supplicandoti [[...]] che tu sostenghi la mia non forte mano alla presente opera, acciò che ella non trascorra per troppa volontà sanza alcun freno in cosa la quale fosse meno che degna essaltatrice del tuo onore...
[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 12, pag. 187.16: E poi che te e lui delle commesse colpe vergognosi avessi renduti, senza alcuno freno o indugio procederei alla vendetta, e li tuoi capelli con le proprie mani pigliandoli e laniandoli forte [[...]] davanti al perfido amante sazierei le mie ire...
[6] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 4, 46, pag. 77.2: El se leçe che 'l fo un cavaler, lo qual sença algun fren seguiva tute deletançe carnal.
[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 3, pag. 86.6: [[i figli di Tebaldo]] senza alcuno altro governo che del loro medesimo piacere, senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere...
[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 66, Litanie maggiori, vol. 2, pag. 607.18: poscia s'erano dati sanza freno a grandi mangiari e a' trastulli e a la lussuria; laonde il Signore Dio provocato a cruccio, mandò sopra loro una grandissima pestilenzia...
- Fras. Senza freni.
[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 39, terz. 64, vol. 2, pag. 172: Ma come in Francia fur giunti i veleni / delle male novelle, donne, e dame / a piagnere, e stridir fur senza freni...
3.3 Locuz. avv. Senza freno: in modo rapido e precipitoso.
[1] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 211, pag. 46: Et mantenente dentro venne / una donna per grande amore / et gìa derietro dal Signore / ke venne racto sença frena; / ciò fo Marïa Magdalena, / la quale era molto stata / et peccatrice criminata...
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 5.50, pag. 16: Allor li feci in tutto conoscenza / del lungo tempo mio senza fren corso / e senza lume e senza provedenza...
3.4 Fras. Restringere freno: moderare un impulso sino a inibirlo.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2760, pag. 271: Ma colui c' ha divizia / sì cade in avarizia, / ché l' avere non spende / e già l' altrui non rende, / anz' ha paura forte / ch' anzi che vegna a morte / l' aver gli vegna meno, / e pu· ristringe freno.
3.5 Locuz. verb. Tenere a, in, sotto freno qsa: tenere a bada, mantenere sotto controllo qno; trattenere, moderare (un impulso, una volontà).
[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 133.3: Perçò manda De' gli angeli e gli archangeli de la soa corte in questo mixer mondo in nostra guardia e a governar e a recer 'sto mondo e a tegnir in fren lo nostro adversario...
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 82, pag. 57: Se tu 't rez al me' senno teniand le membre in fren, / Grand glorïa n'avró pox questa vita almen, / E tu il di novissimo seré richism'e plen.
[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.8, pag. 152: Sì como sorem le citae, / per mejo viver ordenae, / statuti far, leze e comandi, / da oservà sote gram bandi / d'aver e de persone, / per mantene le usanze bone / e acrese la terra in bem, / tegnando ognomo sote frem...
[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 73, vol. 2, pag. 141.3: De la quale perdita del castello spiacque molto a' Fiorentini, però ch'era molto forte, e in una contrada che tenea molto a freno gli Aretini.
[5] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 10, pag. 17.12: Allora Ilioneo [[...]] così incominciò a dire: «O gloriosa reina [[...]], a cui la giustizia divina ha dato di tenere a frenole genti superbe...
[6] Poes. an. perug., c. 1350, 153, pag. 20: Torno nel primo canto, triste nate: / se quisti aveste più tenuti en freno, / non sirate da lor sì mal menate.
[7] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 50, vol. 2, pag. 355.4: essendo il marchese di Monferrato fatto forte colla compagna, uscì fuori a campo co· molta baldanza, ma di sùbito i signori di Milano co· lloro oste li furono a petto [[...]], e per tenerlo a ffreno i detti signori puosono l'oste a pPavia...
[8] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 266.4, pag. 335: Signor mio caro, ogni pensier mi tira / devoto a veder voi, cui sempre veggio: / la mia fortuna (or che mi pò far peggio?) / mi tene a freno, et mi travolve et gira.
[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 85, terz. 53, vol. 4, pag. 116: altre cose assai / disse, di che la penna tengo a freno.
3.5.1 Tenere i freni di uno stato.
[1] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 74.9: intanto che gli maggiori di Dante per guelfi da' ghibellini furono due volte cacciati di casa loro, e egli similemente, sotto titolo di guelfo, tenne i freni della republica in Firenze.
3.5.2 Fras. Tenere freno in qsa: mantenersi entro il giusto limite.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 6.8, pag. 21: Vòiti savio chiamare? / Tien freno in l'abondanza: / ch'io vedo im magra danza / che avanti era ben rico, / questo intravien, ti dico, / per el mal governarsi.
3.5.3 Fras. Tenere dentro al, dal freno: mantenersi entro il giusto limite.
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 107.2, vol. 2, pag. 210: Ne le tue ovre chiama a te misura, / tien' dentro al fren volere / di quel che senti d'aver lo potere, / né più che força tegna / mai t' adivegna voler abracciare, / se non vuo' tutto per ciò poi lassare.
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 113.3, vol. 2, pag. 218: Tutto che libertà sia sommo bene, / dannosa è se non tene / suo possessor dentro dal frenla voglia...
3.6 Fras. Avere al freno qsa: dominare, padroneggiare (una virtù).
[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 40.107, pag. 103: Poi per lo mondo andrai vittorïoso, / Avendo sempre cortesia al freno, / Che ti trarrà d' ogni luogo dubbioso...
3.7 Fras. Mettere, imporre freno a qno, a qsa: porre un limite di legge, per moderare o far cessare un comportamento, una situazione.
[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 63, par. 7, vol. 2, pag. 105.26: Ma acioché aglie contadine freno convenevele s'empona, ordenamo ke se alcuno contadino [[...]] de Peroscia occiderà [[...]] alcuno de la cità [[...]] de Peroscia [[...]], paghe doppia pena...
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 283, vol. 2, pag. 452.8: raveduti i buoni popolani che guidavano la città che l'opera andava male, vi misono freno, e feciono dicreto che' priori potessono privare dell'uficio, podestà, e capitano, e esecutore, che non si portassono bene...
3.7.1 Locuz. verb. Mettere a freno: ricondurre al rispetto delle leggi con un intervento militare; assoggettare con la forza (rif. a un popolo, una nazione).
[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2663, pag. 119: Et ello con prodomo e saço / Fe tute le forteçe guernir / E de sua çente romagnir, / De tal, como pensar el pote, / Che meio le guardasse tute, / A ço ch'ello avesse ben a plen / Tuta Persia messo a fren.
3.7.1.1 Fras. Mettere il freno a qsa.
[1] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 31.7: Yo ben sapea dolce meo filgio, dice Anchise, che ad me venire devivy [[...]]. Mando solamente averay tu et li toy de Ytalia, ma ad tucto lo mondo mecteray lo freno.
3.8 Fras. Pigliare, prendere il freno: esercitare il potere su qno; prendere il sopravvento su qno (anche in contesto fig.).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 404, pag. 17: Nu vam tug pes a corte e fam k'el è tutt plen, / Nu no 'g pom tant servir k'el voia pur fá ben, / Inanz el ne dexdenia e per nïent ne ten: / Perké nu lo sofremo el á pïao lo fren.
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.10, pag. 350: reprennome, ché faccio gran follia: / ca senno en me non sento, né affare / a far devere granne dicerìa; / ma lo volere esforza el rascionare, / preso ha lo freno e tello en sua bailìa.
3.9 Fras. Reggere il freno: esercitare il potere, governare.
[1] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 36.9, pag. 85: Però quolor che regon oggi el freno / di popoli concesso a lor dal cielo, / debuon pocho pregar poter tereno...
3.10 Fras. Stringere in freno qno: sottoporre alla disciplina della legge.
[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 12.25, pag. 236: Boni tutti potenti esser vorrieno, / mali stringendo in freno / e dando a bon' valor' valore ovrare...
3.11 Locuz. verb. Stare a, in freno: comportarsi in modo disciplinato, rispettoso delle regole.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 346, pag. 42: Inanz k'el te creasse pur De saveva ben / Ke tu fariss pur mal e no stariss in fren...
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 146.351, pag. 654: ma pentio foi in mendor; / perzò che tu ài seno vivo / e tuto ài dito per me' ben, / e' pregote che me perduni, / che pensao ò de star a frê, / per le razon che tu m'esponni.
[3] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 532.33: E questo un libero offitio per fare stare le gente a ffrenoe principalemente li gentili homeni Romani che non soprafacessero agli altri.
[4] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 303, pag. 113.34: questo fu lo scampo della città, che' Ghibellini, sentendo morto lo 'mperadore perderono il vigore; e dove si avrebbono pressato nella città di Firenze molto più male assai, stettono più a freno.
3.12 Locuz. verb. Fare freno: imporre un limite, dominare (un impulso).
[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 28, vol. 6, pag. 278.14: Raccogli l'oro tuo e l' argento tuo, e pesa le parole tue, e fa freni alla bocca tua.
3.13 Criterio al quale attenersi per evitare eccessi o cattivi esiti.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1396, pag. 225: Ma tu sappie 'n certanza / che null' ora che sia / venir non ti poria / la tua ricchezza meno / se ti tieni al mio freno / nel modo ch' io diraggio...
[2] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 855, pag. 156: al polun [[dell'olivo]] vole eser questo freno, / Che s' el cresse li polun di sotto / Le sede non valereven alor nigotto.
3.14 Qualsiasi forza o evento capace di limitare o bloccare il libero dispiegarsi di un'altra forza o di un altro evento.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 1.41, pag. 4: Ché de troppa grassia / guerisce om per se stesso consumare, / e cose molto amare / gueriscon zo che dolze aucidereno: / de troppo bene è freno / male, e de male troppo è benenanza.
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 48, vol. 2, pag. 104.21: Onde lo matrimonio è frenoalla fornicazione, ma la verginità è stato di perfezione, e singolar dono di Dio.
[3] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 67, pag. 5: E questa grande doia ch'io despenso / de quel dolore arquanto serà freno, / che me fa stramortir pur quando 'l penso.
[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [1342] son. 10.10, pag. 135: Tucte l'avevano per parole vacanti: / Tamanto frino è quillo della corte, / Che tucte genti fa stare tremanti!
3.14.1 Fatto, evento che serve come esempio, come monito ad astenersi da un comportamento.
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 256.4: Aglauro, che per invidia diventòe sasso, doverebbe essere uno duro freno a ritenere l' uomo dentro a' suoi termini: ma l' uomo fa come il pesce, che volendo pigliare l'esca, che cuopre l'amo, piglia l' uno e l' altro, ed egli rimane preso.
[u.r. 26.03.2024; doc. parzialm. aggiorn.]