FRUMMIARE v.

0.1 frumiare, frumiata, frumiate; f: frumia, frummia.

0.2 DEI s.v. frummiare (germ. *frummjan).

0.3 F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.): 2; Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.).

0.7 1 Effettuare un lavoro sino al suo compimento, finire di lavorare qsa (?). 2 Darsi d'attorno, brigare; agitarsi.

0.8 Zeno Verlato 26.07.2011.

1 Effettuare un lavoro sino al suo compimento, finire di lavorare qsa (?).

[1] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 145.19: lo nostro chontado tucto di Chollina [[...]] [è stato corso] et ciaschuno à brighato di sghonbrare ongni suo arnesi et bestiame [e] biada quanto ànno potuto, bene che assai se n'era a frumiare.

[2] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 264.9: Le porti si serrarono e' contadini richoveroro quello potevano di loro arnesi et bestiame nella città [e] ne' borghi chome meglio si poteva, benché assai chose [e] biada è rimasa di fuora però che nonn era né insacchata né frumiata la metà della roba.

2 Darsi d'attorno, brigare; agitarsi.

[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.), 54: l'anima dell'uomo, perocch'è maggiore di tutto 'l mondo, tuttavia frummia per altre, non ha sì ampie logge e sale, è istrettissimo a noi questo mondo, non ci capiamo, anzi semo in carcere... || Moreni, vol. II, p. 164.

[2] F Ecclesiaste volg., XIV (tosc.), 4: [8] [[...]] sarà l'uomo solo, e sanza figliuolo e sanza fratello, e tutto die si frumia per guadagnare. || Frediani, Ecclesiaste, p. 48.