0.1 ideome, idïoma, idioma, idiomate, idiome, idiomi, ydïoma.
0.2 DELI 2 s.v. (lat. tardo idioma).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
0.5 Anche s.f. (ideome).
0.7 1 La lingua tramandata e utilizzata da una comunità per comunicare (in partic. nel parlato). 1.1 [Rif. alla lingua primigenia di Adamo]. 1.2 Plur. I suoni, le parole che compongono una lingua. 2 Il modo e i contenuti del parlare di un individuo o di un gruppo di individui (anche in senso etico); linguaggio. 2.1 Modo particolare di esprimersi (in base alla situazione, all'uditore ecc.; rif. in partic. ai modi con cui gli adulti si rivolgono agli infanti). 2.2 L'insieme delle parole che formano un enunciato, ciò che qno dice. 3 Fig. [Rif. a uno strumento musicale:] sequenza di suoni modulati che compongono un'espressione musicale compiuta; melodia.
0.8 Zeno Verlato 26.07.2011.
1 La lingua tramandata e utilizzata da una comunità per comunicare (in partic. nel parlato).
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 175.19: La tua loquela ec. [[...]] ma qui parla [de]ll'idioma volgar fiorentino...
[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), Proemio, pag. 22.3: in leggier rima e nel mio fiorentino idioma, con stilo assai pietoso, li suoi e li miei dolori parimente compuosi...
[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 11.27: Questi fu quel Dante del quale è il presente sermone [[...]]. Per costui la chiarezza del fiorentino idioma è dimostrata; per costui ogni bellezza di volgar parlare sotto debiti numeri è regolata...
[4] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 16, pag. 143.3: Diverse lingue, cioè diversi idiomi, per la diversità delle nazioni dell' universo, le quali tutte quivi concorrono...
1.1 [Rif. alla lingua primigenia di Adamo].
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 26.114, vol. 3, pag. 438: Tu vuogli udir quant' è che Dio mi puose / ne l'eccelso giardino [[...]], / e l'idïoma ch'usai e che fei.
1.2 Plur. I suoni, le parole che compongono una lingua.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 1.88, pag. 257: Quivi era com Natanabo fuggio / di Egitto a Filippo e così come / Alessandro era tal, che nel disio / più non cercava latte né idiome.
2 Il modo e i contenuti del parlare di un individuo o di un gruppo di individui (anche in senso etico); linguaggio.
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 17, 58-69, pag. 391, col. 2.2: La compagnía malvagia... Çoè lo vitioso vivere e idioma degli altri cortesani, li quai adovrerano contra ti invidiose insidie e pugne...
[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 360.101, pag. 448: di mille / donne electe, excellenti, n'elessi una [[...]]; / et sì dolce ydïoma / le diedi, et un cantar tanto soave, / che penser basso o grave / non poté mai durar dinanzi a lei.
2.1 Modo particolare di esprimersi (in base alla situazione, all'uditore ecc.; rif. in partic. ai modi con cui gli adulti si rivolgono agli infanti).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.122, vol. 3, pag. 252: L'una [[scil. donna]] vegghiava a studio de la culla, / e, consolando, usava l'idïoma / che prima i padri e le madri trastulla...
[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 15, 112-126, pag. 455.26: E consolando; cioè lo fanciullino suo, ghieculandolo, usava l'idioma; cioè lo parlare che si fa da' padri e da le madri ai suoi fanciulli, cioè: Nanna, nanna fante ec.
2.2 L'insieme delle parole che formano un enunciato, ciò che qno dice.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, proemio, pag. 103.20: Dividesi addunque questo capitolo principalmente in IIIJ parti: nella prima parte pone l'ofiziale preposto a questo luogo, e sua contenenza, e idioma...
3 Fig. [Rif. a uno strumento musicale:] sequenza di suoni modulati che compongono un'espressione musicale compiuta; melodia.
[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), III, ott. 49.4, pag. 51: Fatte le schiere e ordinati i segni, / la santa Venus fu data per nome; / e li stormenti di dolcezza pregni / incominciaron le vaghe ideome.