GIT s.m.

0.1 giddi, git, gith.

0.2 DEI s.v. git (lat. git).

0.3 Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.): 1.

0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

0.6 N Nel volgarizzamento fior. dell'Antidotarium Nicolai si registrano 4 occ. della forma in contesto lat.: cfr. a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 42, pag. 20.8; ibidem 51, pag. 23.2; ibidem 68, pag. 29.32; ibidem 172, pag. 59.9.

0.7 1 [Bot.] Pianta della famiglia delle Cariofillacee (Agrostemma githago), comune nei campi di cereali, il cui seme, di colore nero, ridotto in polvere, viene adoperato in medicina nella preparazione di rimedi medicamentosi. Anche il seme della pianta stessa.

0.8 Rossella Mosti 07.09.2011.

1 [Bot.] Pianta della famiglia delle Cariofillacee (Agrostemma githago), comune nei campi di cereali, il cui seme, di colore nero, ridotto in polvere, viene adoperato in medicina nella preparazione di rimedi medicamentosi. Anche il seme della pianta stessa.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 56.27: Capitol del gith.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 13, pag. 242.20: Il giddi ben si semina di questo mese ne' luoghi temperati... || Cfr. Palladio, Op. Agr., X, 13, 3: «Giddi hoc mense ultimo bene seritur».

[3] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 3, cap. 11, vol. 1, pag. 268.9: Del Git. Git è un seme nero e quasi triangolo: la cui erba nasce tra il grano e tra la spelda e tra segale, e in volgare si chiama gitterone, e fa i fiori rossi a guisa di campanelle, ed è caldo, e secco in secondo grado, ed ha virtù di dissolvere e di consumare contra l'oppilazion della milza e delle reni, e alla passione iliaca, cioè fianco, e dolor di stomaco.