MOLSA s.f.

0.1 milsa, molsa, molse, mulsa.

0.2 Lat. tardo mulsa [aqua], da mulsus 'mielato' (DEI s.v. molsa).

0.3 a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.): 1.1; Libro pietre preziose, XIV in. (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Libro pietre preziose, XIV in. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Locuz. e fras. acqua molsa 1.1.1; fare molsa 2; molsa di miele 1.1.

0.7 1 Mescolanza non omogenea di un solido in un liquido o di due liquidi. 1.1 [Med.] [Specif.:] acqua portata ad ebollizione in cui viene sciolto il miele, idromele. Molsa di miele. 2 [Pell.] Sostanza conciante in cui si immergono le pelli. Estens. Fras. Fare molsa: conciare (una pelle).

0.8 Rossella Mosti 07.09.2011.

1 Mescolanza non omogenea di un solido in un liquido o di due liquidi.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 1, cap. 9], pag. 92.21: sì debono dinazi mangiare prendere una molsa di pane in vino di mele grane o in vergius o in agresto, per lo pericolo che lloro puote avenire ischifare [...] perciò che lle vene atraghono le vivande crude per lo sangue che nn'è uscito.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 16, pag. 69.19: Le mandorle da seminare si vogliono scegliere nuove e grandi; le quali, prima che si pognano, per due dì si macerino nella molsa d'acqua e di terra mischiata, acciocchè la mordacità del molto umore non spenga il germoglio.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 24, pag. 166.14: E poi fa una molsa in brodo grasso, e vino, e con un corno gli li [[scil. ai buoi]] metti giù per le fauci della gola in corpo: e questo gli torrà ogn'ira e ogni ferocitade in fra tre dì.

1.1 [Med.] [Specif.:] acqua portata ad ebollizione in cui viene sciolto il miele, idromele. Molsa di miele.

[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 122, pag. 44.3: Sotira magna, cioè a dire 'salvatrici'; se lla si bee colla molsa tolle il dolore antico del capo...

[2] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 319.16: Et anche mette questa pietra amore tra mollie et marito, presta grazia, e confortamento, et ornamento di bene favellare, et abondanza di disputare. Chiunque la bevesse co la molsa, sì cura la idropisia...

[3] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 14, pag. 24.4: [2] Item la nuchille dilissata e pisata e data ' biviri cum molsa di meli, leva antica tussi.

[4] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 89, vol. 3, pag. 145.3: La mulsa è acqua melata, nella quale qualunque granella immollate saranno e date loro, non si partono, e ancora gli altri vi menano...

1.1.1 [Med.] Locuz. nom. Acqua molsa: idromele.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 28, pag. 171.21: Ancora rosmarino cotto in acqua molsa, raffreddato; e isprazzato vi si pone il suo sugo.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 98, vol. 3, pag. 155.4: Altri fanno acqua mulsa, e pongonla ne' vaselli ivi presso: la qual mulsa si fa così. Si toglie parti nove d'acqua e parti dieci di mele e cuocesi un poco, nella quale aggiungono lana pura, la quale succiano alcun tempo, acciocchè di troppo bere non si empiano, ovvero caggiano nell'acqua...

2 [Pell.] Sostanza conciante in cui si immergono le pelli. Estens. Fras. Fare molsa: conciare (una pelle).

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 1, par. 9, vol. 2, pag. 334.22: E niuno huomo possa overo degga d'essa fonte trare acqua per cagione d'entridere calcina overo muraglie fare overo per cagione de calcinaia, de cuoia, overo de carte, overo de molse, overo per cagione de vendengna...

[2] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 55, par. 5, vol. 2, pag. 403.4: Atantok'a nullo sia licito fare molsa, né tenere guato en la cità overo en glie borghe de Peroscia entra glie mura, so' la pena de cento libre de denare, la quale a luie de facto contrafecente se tolla.

[u.r. 08.03.2021]