FUSO (2) agg.

0.1 fusa, fusi, fuso.

0.2 V. fondere.

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

0.7 1 Fabbricato mediante la fusione (di un metallo). 2 Che presenta fenditure, crepato.

0.8 Sara Ravani 27.09.2011.

1 Fabbricato mediante la fusione (di un metallo).

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 17, vol. 1, pag. 124.30: Maledetto sia quell' uomo, lo quale fa scultile, o conflatile, cioè idolo sculto, o fuso a fuoco, e ponelo in secreto, e adoralo.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 72, vol. 1, pag. 410.23: E per fare questo per certa vanagloria al loro tempo, lasciarono di farli scolpiti, e fusi di rame e dorati, che costavano poco più che quelli del macigno, ed erano belli e duranti per lunghi secoli...

2 Che presenta fenditure, crepato. || Per errata interpretazione della forma fr. fondu, alternante nei mss. con fendu.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 48.1: E se 'l vasello suda dentro, e tu vi trovi gocce d'acqua, non dottare, che quivi avrai buon pozzo. Ed anche se tu metti su quella cotal fossa una pentola di terra secca e cruda, se v'avrà vena d' acqua, ella sarà fusa la mattina. || Cfr. B. Latini, Tresor, I, 127, 3: «Encores se tu mez dedenz la fosse un pot de terre seche, non mie cuit, se il i a voine d'eue il sera fondu au mautin».