0.1 ghirlandella, ghirlandelle.
0.2 Da ghirlanda.
0.3 Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?): 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Con suff. dimin.-vezzeggiativo:] lo stesso che ghirlanda.
0.8 Rossella Mosti 27.09.2011.
1 [Con suff. dimin.-vezzeggiativo:] lo stesso che ghirlanda. || Att. solo in rima.
[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 9.6, pag. 330: con la candida man talor cogliendo / d'in su la spina la rosa novella, / e poi con quella più fior congiugnendo / al biondo capo fando ghirlandella...
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, conclusione, 16, pag. 633: e com'io so, così l'anima mia / tututta gli apro e ciò che 'l cor disia: / quindi con altri il [[fiore]] metto in ghirlandella / legato co' miei crin biondi e leggieri.
[3] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [GioFir] madr. 15.3, pag. 22: Togliendo l'una a l'altra foglie e fiori, / donne [i'] vidi fra le fronde belle / con dolci canti far lor ghirlandelle.
- [Con rif. all'usanza di ornarla con coccole e cantaridi di metallo].
[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 153.15, pag. 144: E farò 'l mio principio da la cima, / qual'è di tante forme / che ciascuna, per fare usanza prima, / non posa e non dorme, / con coccole con giunchi e canterelle / trovando ognora nuove ghirlandelle.