0.1 svedoada, svedovata.
0.2 V. svedovare.
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.).
In testi sett.: Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Ridotto in stato di desolazione.
0.8 Pietro G. Beltrami 27.09.2011.
[2] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 54.19, pag. 122: Fiolo «meo sença reo, / perché me te tene lo povolo çudeo? / Orfana e svedovata, aymà, de ti sunto eo! / Aidare più no te posso, doloroso lo coro meo!».
2 Ridotto in stato di desolazione.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 47.5: E quando lo trovamo delongato da noi, trovamo e sentimo lo fredo; e pare che la terra sia svedovata, e li monti atristati e tosorati, e le plante la magiore parte denudate...
[2] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 8, pag. 49.22: Oi Bologna, cum' tu èi ancoi asbasada e svedoada più che altra citade che sia.