GERMANO (1) agg./s.m.

0.1 german, germana, germani, giermani, zermani.

0.2 DELI 2 s.v. germano 2 (lat. Germanum).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

0.6 N Nonostante gli autori e i volgarizzatori non distinguessero tra popoli antichi e moderni (cfr. alemanno e tedesco), germano si riferisce di preferenza al popolo antico (cfr. in partic. 2 [5]).

Nota la paraetimologia da germinare dichiarata da Fazio degli Uberti, 2 [7].

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Originario della Germania o relativo alla Germania, la regione delimitata approssimativamente a ovest e a sud dai corsi del Reno e del Danubio. 1.1 [Detto di vittoria o trionfo militare:] ottenuto contro tribù germaniche. 2 Sost. [In gen. al plur.:] chi appartiene al popolo che abita la Germania o ne è originario (di preferenza in rif. all'età antica e tardo-antica).

0.8 Diego Dotto 13.10.2011.

1 Originario della Germania o relativo alla Germania, la regione delimitata approssimativamente a ovest e a sud dai corsi del Reno e del Danubio. || Cfr. 2 [14].

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 10, pag. 377.18: alla fine i Romani, per la grande vertude de' Germani cavalieri, i quali per addietro s' aviano fatti amici, e ora gli aviano in loro aiuto, vinsero. || Cfr. Orosio, Hist., VI, 11, 9: «Germanorum equitum».

[2] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 67.120, pag. 335: Natura face in lui sperïentia, / per che prudente il fa natura e uso; / e questo è difuso / fra la germana e la gente latina...

1.1 [Detto di vittoria o trionfo militare:] ottenuto contro tribù germaniche. || Att. solo nei volgarizzamenti di Val. Max., II, 2, 3: «Numidicis et Germanicis inlustrem tropaeis».

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 21, pag. 13.11: acciò che Roma fosse più lucente e più adorna di victorie numidie (gl. a) e germane (gl. b). || Cfr. Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 21, gl. b, pag. 13.20: «Cioè Tedesche».

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 119.14: la tua vecchiezza, coronata di due corone di lauro, chiara delle vittorie de' Numidi trionfi e de' Germani... || Scil. «de' Germani trionfi».

2 Sost. [In gen. al plur.:] chi appartiene al popolo che abita la Germania o ne è originario (di preferenza in rif. all'età antica e tardo-antica).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 24, pag. 344.2: E poscia in prima che andasse contra Ispartaco, il quale era coll' oste a capo del fiume di Silaro, i Galli e' Germani vinse... || Cfr. Orosio, Hist., V, 24, 6: «Gallos auxiliatores eius Germanosque».

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 12 rubr., pag. 58.17: Usanze dei Germani.

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 179.11: Questo vense per batalgie quelli de Dacia e molto gran zente di Germani el sconfisse... || Cfr. Mart. Pol., Chron., p. 444: «Germanorum ingentes copias».

[4] Gl Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 35, vol. 2, pag. 48.15: Un'altra compagnia di Germani, ciò sono Tedeschi, per condotto d'Elitovio che fu loro capitano, e per consentimento di Belloveso per quella medesima via passò gli Alpi... || Cfr. Liv., V, 35, 1: «Alia subinde manus Cenomanorum» (lezione congetturale, i mss. recano germanorum).

[5] Gl Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 7, vol. 1, pag. 73.15: infino al tempo di Tarquino Prisco re de' Romani, che la gente de' Galli, detti oggi Franceschi, e quella de' Germani, detti oggi Tedeschi, di prima passaro in Italia per guida e condotto d'uno Italiano della città di Chiusi...

[6] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 3, par. 14, pag. 142.8: Il vescovo de' romani si dicie essere di ciò pari in questa maniera, però ch'elli trasportò questa principazione de' grechi a' giermani o alamanni... || Cfr. Defensor pacis, II, 3, 14: «a Grecis in Germanos».

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 13.67, pag. 291: German son detti per la molta gente / che germina il paese...

[8] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 82-96, pag. 204.12: poi fece la battaglia de' Reti, de' Vindelici e dei Pannoni e de' Germani che sono inverso settentrione...

- [In partic.:] denominazione complessiva delle tribù che provengono dalla Germania.

[9] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 6, pag. 366.6: e' Menapii nove migliaia; e' Caleti dieci migliaia; e' Velocassi e' Veromandui dieci migliaia igualemente; e gli Aduatici diciotto migliaia; e' Condrusi, e gli Eburoni, e' Ceresi, e' Cemani, che per uno nome tutti s' appellano Germani, quaranta migliaia. || Cfr. Orosio, Hist., VI, 7, 14: «qui uno nomine Germani vocantur».

[10] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 147.11: Ambiani e Morini, XXV.M; Caleti, X.M; Velocassi e Veromandui, X.M igualmente; Aduatici, XVIIJ.M; Condrusii, Eburoni, Ceresi, e Cemani, che per uno nome tutti s' appellano Germani, XL.M...

- Sinedd. Il popolo tedesco.

[11] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 13.39, pag. 290: Qui ritornai a quel, che non mi nega / cosa che possa e dissi: «Li Buemmi / sono per loro o col German si lega?» / «Come 'l rubino e 'l zaffir son due gemmi / per sé ciascuna, questi son divisi»...

- [In contesti che non si riferiscono all'età antica o tardo-antica].

[12] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 220.19: e conzò fosse cossa che li Germani e Franceschi vedesse chossì dali Normani e dali Pagani esser oppremudi, elli domandà l'alturio de Carlo imperador... || Cfr. Mart. Pol., Chron., p. 463: «Galli et Germani».

[13] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [1335] 5.79, pag. 33: perché 'l santo uccello / [[...]] / da questo Carlo quarto / imperador non togli e da le mani / de gli altri lurchi moderni Germani, / che d'aquila un allocco n'hanno fatto, / e rendil sì disfatto / ancora a' miei Latini o a' Romani?

[14] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 13.36, pag. 290: Dove 'l Danubio il suo corso comincia, / e dove il Ren ne l'ocean s'annega, / German son detti in lungo e per ischincia.