GETE s.m.

0.1 geti; a: gete. cfr. (0.6 N) gettemar.

0.2 Lat. Getes.

0.3 Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.).

0.6 N Nota la forma gettemar in Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 11, pag. 146.8: «Quello re Giubba menò gran gente da Telope, e Numidieni e Gettemar e Gargamunt...», derivata dalla fusione erronea di due sost.: cfr. Fet des Romains, p. 442: «Numidien et Gete, Mor, Garamant», nel signif. di getulo (cfr. qui 1 [3]).

Non si considera l'occ. di Getes in a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. II [Phars., II, 43-66], pag. 20.22: «da l'una parte ci venga a dosso Dacus, dall'altra Getes, e Hybero ci sia contrario...».

Doc. esaustiva.

0.7 1 Appartenente ad una popolazione della Tracia settentrionale.

0.8 Diego Dotto 13.10.2011.

1 Appartenente ad una popolazione della Tracia settentrionale.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340(sen.), L. 7, pag. 244.3: muovono Marte nelle prime battaglie, quando apparecchiano la potenzia loro di fare lacrimabile guerra, overo a' Geti e alli Archani, e alli Arabi, overo andare all'Indi e perseguire l'Aurora e raddomandare l'insegne da' Parti...

[2] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. III [Phars., III, 71-112], pag. 40.33: «O sedia dell'iddiei, o ànnoti abbandonata li huomini non costretti per alcuna battallia, o per la qual città si combatterà? L'iddiei t'ànno fatto mellio che 'l furore d'Oriente nonn è ora venuto nelle contrade d'Italia, né 'l veloce Sarmata col vinto Pannonio, né Gete mescolato a' Daci...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 19.83, pag. 392: Ecco Getulia, c'ha le sue confine; / seguita poi coi Garamanti, in parte, / e con il lago, ancor, de le saline. / E sì come tu leggi in molte carte, / dai Geti greci, che di qua passaro, / presono il nome...