GIGANTE s.m./s.f./agg.

0.1 cigante, çigante, ciganti, çiganti, çiganto, çighante, gegante, geganti, ghighante, gigant, gigant', gigante, giganti, giganto, gighante, gighanti, giogante, gioganti, giòganti, gioghante, giugante, giuganti, giughante, giughanti, iaganti, zaganti, zigante, ziganto.

0.2 DELI 2 s.v. gigante (lat. gigantem).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Cronica fior., XIII ex.; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Palamedés pis., c. 1300; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. chiamare il nano gigante 1.4.1; isola dei giganti 1.2; isola del gigante 1.2; la Bella Gigante 2.1; lontane isole dei giganti 1.2.

0.7 1 Creatura leggendaria o fantastica, caratterizzata da una statura elevata e da una forza smisurata, vissuta in epoche remote. [In partic. nella mitologia classica:] ciascuno dei figli della Terra che sfidarono Giove e gli altri dèi dell'Olimpo. 1.1 [Nella tradizione biblica:] uomini di statura elevata che vissero in età remote, da cui discesero alcune delle tribù che abitavano la Palestina al tempo della conquista israelitica. 1.2 [Nelle leggende alla base del ciclo bretone]. 1.3 [Nella Commedia, rif. a una figura fantastica che partecipa alla processione cui Dante assiste nel Paradiso terrestre]. 1.4 Estens. Uomo dotato di statura elevata. 2 S.f. Creatura di sesso femminile appartenente alla razza dei giganti. 2.1 La Bella Gigante: denominazione della madre di Galeotto, appartenente alla razza dei giganti. 3 Agg. Dotato di statura elevata superiore alla media.

0.8 Diego Dotto 13.10.2011.

1 Creatura leggendaria o fantastica, caratterizzata da una statura elevata e da una forza smisurata, vissuta in epoche remote. [In partic. nella mitologia classica:] ciascuno dei figli della Terra che sfidarono Giove e gli altri dèi dell'Olimpo.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 10.26: In quello tempo uno gigante, ke abe nome Ysyon, lo quale primo occise .c. cavalieri ke fece Cecrobs...

[2] Jacomo Tolomei, Le favole, a. 1290 (sen.>trevis.), 1.3, pag. 299: Le favole, compar, ch'om dice tante, / son ver per cert' e nessun le contenda: / ch'anticamente fûr orchi e gigante / e streghe...

[3] Cronica fior., XIII ex., pag. 83.24: Nel decto tempo ad Roma fu trovato in una sepultura socterra uno corpo d'uno giogante morto e non punto calterito...

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 10 rubr., pag. 144.5: venne a quelle rocce che gli antichi chiamavano i regni di Anteo, dove gli fu narrata la storia di questo gigante.

[5] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 228.17: el corpo de un ziganto fo trovado a Roma non corroto...

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 4, pag. 65.2: Se tu fussi pur uno homo et avessi adiutorio di cento o di mille homini, tu vinceresti uno gigante per li molti aiuti!

[7] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 303.20: Ma il più crudele inferno dentro tiene luoghi dove sta la crudele generazione de' giganti, li quali si levarono contra a Dio, e assalendo il cielo, vollero aprire: i quali, cacciati colle folgori, nel fondo di sotto son vôlti.

[8] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 31, 1-6, pag. 725, col. 1.2: intende de tochare alcuna cosa de qui' Giganti c'al so tempo aveno tanta superbia cum audacia, ch'elli se miseno a voler contrastare ai Dei...

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 11.13: E acciò che l'alto fermamento non fosse più sicuro che le terre, dicesi che' giganti disiderarono lo regno del cielo...

[10] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 541.21: e dice, che s'elli fosse stato alla guerra che fece Fialtes e gli altri giganti contra li Dii, che pare che si creda che [i] figliuoli della terra, cioè gli giganti, avrebbono vinti li Dii...

[11] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 59.21: Et multi dichinu ki in la muntagna di Mungibellu sia unu giganti, lu quali continuamenti teni lu latu mezu arsu, et quandu ipsu si voli girari da l' autru latu fa trimari tuctu Mungibellu, et lu so fumu munta in chelu.

[12] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 14, pag. 76.2: Questo Jove fecie una grande battaglia chon figliuoli de la terra, ciò furo i gighanti, e la battaglia fu in uno luogho che si chiama Flega...

[13] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 288.11: hic gigas, gantis, el giogante.

[14] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 7, pag. 22.7: Eccu chi in Rigiu erachi unu grandi giganti et fachiasi gabbu di li Normandi et vilipendiali.

[15] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 52.8: E quisto èy chillo Hercules de lo quale multe cose incredibile per diverse parte de lo mundo se contano, lo quale per la sua robusta potentia infiniti gigante in tiempo suo accise.

- [In contesto iron.].

[16] Jacomo Tolomei, Le favole, a. 1290 (sen.>trevis.), 1.13, pag. 299: Ser Lici è orco e mangia li garzone, / e 'l Muscia strega, ch'è fatto, d'om, gatta, / e va di notte e poppa le persone. / Guglielmo de Bediera è per ragione / gigante, che n'è nata la sua schiatta...

[17] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 12.5, pag. 130: Se 'l cor di Becchina fosse diamante / e tutta l'altra persona d'acciaio, / e fosse fredda com'è di gennaio / in quella part' u' non può 'l sol levante, / ed ancor fosse nata d'un giogante, / sì com'ell'è d'un agevol coiaio...

- [In comparazioni e sim. per evidenziare di volta in volta le dimensioni, la forza fisica o il valore militare dell'oggetto del paragone].

[18] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 20, pag. 274.4: Lo prophete David si dis e·l psalme deseoiten de Christ, aisì disent: Exultavit ut gigas ad currendam viam, a summo celo egressio eius. El s'esbaldì si cum fai lo gigant en corrant per la via. Car lo gigant si à grant forqueura e à longue gambe e si fai gran pas.

[19] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 54, pag. 277.25: Tutta la potenzia de' dimonî è come il fanciullo contro al giugante, e come infermi contra a' forti; così i demonî contra tte...

[20] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 187, pag. 289.15: La gente è grande e grossa, ma dovrebbero essere più lunghi, a la grossezza che elli ànno, ché sono sì grossi e sì vembruti che paiono gioganti, e sono sì forti che porta l'uno carico per IIIJ uomini...

[21] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 8.295, pag. 738: Ma ben è ver che da primer / fo de li nostri morti alquanti: / ma tuti como zaganti / fon combateó sobrer.

[22] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 240, pag. 277.13: Contra lui venne Upos, ch'era re de Larise: egli era quasi grande come uno gigante e forte oltre misura.

[23] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 9, vol. 1, pag. 121.16: Dopo Alberigo regnò re de' Longobardi Eliprando, il quale fu grande come gigante...

[24] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 25.79, pag. 327: Come un gigante fu del corpo e in vista / grande e fiero e d'animo sì forte...

[25] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 18, pag. 177.13: contra lo quale insio lo re Hupon fortissimo, grande commo a gigante, re de lo riamme de Larissa...

1.1 [Nella tradizione biblica:] uomini di statura elevata che vissero in età remote, da cui discesero alcune delle tribù che abitavano la Palestina al tempo della conquista israelitica.

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 6, vol. 1, pag. 44.16: [4] Ed in questi dì già i giganti erano sopra la terra.

[2] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 1, vol. 2, pag. 200.11: Le cittadi sono grandissime; e di mura e di fortezze armate e acconcie insino al cielo; e come aveano veduti i figliuoli della schiatta de' giganti.

[3] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gs 11, vol. 2, pag. 447.6: [22] E non lasciò niuno della schiatta di Enacim de' giganti nella terra de' figliuoli d' Israel, fuori che le cittadi di Gaza e di Get e di Azoto, le quali sole furono lasciate a coloro di quella schiatta.

1.1.1 [In partic. rif. ai discendenti della stirpe del secondo figlio di Noè, Cam].

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 20, pag. 193.15: e di questo seghuitò che d'esso Cam naquono figliuoli per li quali fu la fine del mondo, e naquorne gioganti cananei, pessima generatione.

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 30, pag. 146.34: [19] Et al prumar mondo viveva un homo pù de mille agni et eran le personne de gran stantura e forte, mò 'l mondo è chomo un vegio lo qual trema tuto e 'l chò e le menbre. Et in cinquanta agni una citae serà tuta corsa e no se troverà de le cento persone l'unna, e l'omo è çà vegio e deven canuo in quaranti agni e nasse in 'sto tempo tamagni çiganti che de quî a pocho gli homi haran brega de poer-se deffende' da grue e da cegogne.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), Prologo, par. 3, vol. 1, pag. 110.12: i figliuoli di Dio, cioè il seme giusto di Set, veggendo le figliuomini, cioè le discendenti del dannato seme di Cain, le quali erano bellissime, con loro matrimonio contrassero, del quale nacquero i giganti.

[4] Lucidario ver., XIV, III, pag. 169.16: Una gente che se clamano li Giganti començò a far una tore maraveiosamente grossa, e devea-la levaro tanto alta ch'i poesso montaro suso in celo e vedero como sta le stelle del firmamento, e volso savero dele conse celestiale.

[5] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 122.2: In questa generatione nacquero li giganti...

- [Rif. a Nimrod].

[6] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 6, pag. 80.5: Perchè Bambillonia in prima da Nembrot giogante edificata...

[7] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 28, pag. 35.14: Non è laudado algun sento homo de çò, ma Nemroth çiganto et Exau dan[a]do e semejenti.

[8] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 31, pag. 159.1: Nembrotto fu uno de' discendenti di Noè e fu gighante, e per sua força e superbia a ogni gente si faceva ubbidire, e fu el primo, che signoreggiasse huomini.

[9] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 128.27: Et appresso alla ditta citade de Babilonia el prefato Neroth gigante hedificò la grandissima torre de Babel.

1.1.2 Estens. [Rif. a Golia].

[1] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 167.15: Quine colse David v pietre di che elli uccise Gholia lo grande gigante delli Filistei che molto era forte e fellone a quello t(en)po contra lo populo di Dio.

[2] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 62.11: Domine, libera i servi tuoi, sì come liberrasti David dela mano di Golia gigante.

[3] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 5, pag. 139.2: sì como occixe David Golia, lo gigante perfido...

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 2, vol. 2, pag. 70.29: Unde legimus ki David l' armi di lu giganti scunfictu prisi in so signu et in so defensamentu...

[5] San Brendano ven., XIV, pag. 120.13: sì como vui scanpase Anoè da lo diluvio de l'aqua e Davit de le man de Golias giganto...

1.2 [Nelle leggende alla base del ciclo bretone].

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 381.26: Quae dinanzi si è lo gigante che noi adimandiamo; e perciò che io venni qua prima di voi, io vi prego che voi mi lassiate inprima mente isprovare co- llui...

[2] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 95, pag. 163.29: allora videno scendere de la montagna due giganti, che indela montagna abitavano tuttavia e indella montagna aviano fatto una fortessa de l'antico tempo...

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 74, pag. 269.10: ed erane signore lo più folle gigante del mondo, lo quale era appellato Lucano lo Grande, fratello d'Urgano lo Velluto e delli due giganti che messer Tristano e messer Lancialotto trassero a fine nella Pericolosa Valle...

[4] A. Pucci, Bruto di Brett., a. 1388 (fior.), ott. 19.1, pag. 205: E quel giogante gli chiese mercede, / ed egli perdonò per cortesia...

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 206, pag. 183.25: Dele qual ysole era signor uno çigante, lo qual avea nomen Dialites, lo qual avea .XII. fioli boni conbatedori et forti, et tuti era çiganti.

- Isola, (lontane) isole dei giganti, del gigante.

[6] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 57, pag. 100.27: «In male luogo: noi sì siemo arivati all'isola deli Gioganti, che qualunqua cavaliere o straniero alcuno ci ariva sì ee senpre mai pregione».

[7] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 61, pag. 108.16: chè T. di Cornovaglia sì è venuto nele Lontane Isole de' Gioganti e àe morto Blanoro suo padre...

[8] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 38, pag. 135.4: Le novelle sono queste di vero e certo, che messer Tristano di Cornovaglia passò nella isola degli Giganti...

[9] Tristano Veneto, XIV, cap. 206, pag. 183.21: Et a lor adevene sì ben qu'elli convertì tute le isole le qual era là e tornà quelli ala fe' christiana, açeto quella ysola solamentre la qual li homini l'apelava la Isola delo Çigante, inperçiò che in quella ysola non habitava altri se no çiganti, li qual a quel tempo era sì maraveiosa çente qu'elli non mançiava altro forssi carne cruda.

1.3 [Nella Commedia, rif. a una figura fantastica che partecipa alla processione cui Dante assiste nel Paradiso terrestre].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 32.152, vol. 2, pag. 566: e come perché non li fosse tolta, / vidi di costa a lei dritto un gigante; / e basciavansi insieme alcuna volta.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 109-123, pag. 704, col. 2.28: Po' dixe che vide su la ditta bestia una putana e un gigante che stavano abraçadi insemme e andavansi baçando.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 32, proemio, pag. 560.11: Nella V descrive un'aquila percotente il carro, e la trasformazione del dificio della Chiesa; ed ultimamente una meretrice, ed uno gigante sopra la detta trasformazione.

1.4 Estens. Uomo dotato di statura elevata.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 9, vol. 2, pag. 183.1: Lu infanti in quali statura resussitirà? Similiter lu giganti, similiter lu nanu, similiter lu gimburutu et lu travoltu et li mostruusi homini?

1.4.1 Fras. Chiamare il nano gigante: prendere una cosa per un'altra.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 29, pag. 451.9: «Che fanno queste onoranze che rimagnono dalli antichi, se per colui che di quelle si vuole amantare male si vive? se per colui che delli suoi antichi ragiona e mostra le grandi e mirabili opere, s'intende a misere e vili operazioni? Avegna [che ... Chi dicerà»], dice esso poeta satiro «nobile per la buona generazione quelli che della buona generazione degno non è? Questo non è altro che chiamare lo nano gigante».

1.4.2 Estens. Fig. Persona che per le proprie qualità eccelle rispetto agli altri.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 9, pag. 41.26: Onde non ci ha cosa migliore che 'l fuggire la gente: non si fa se non ai fortissimi, ai grandi campioni, ai perfetti, lo stallo de la città, acciò che ammaestrino gli altri; che sse n'è in fatica il grande campione, il gigante, e ch'è armato, che dee essere degli altri?

1.4.2.1 [Relig.] [Rif. a Dio o a Cristo].

[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.), 59: Di questo avemo nobile esemplo in Cristo, il quale perchè fu gigante forte, però stette al mondo tra le genti, allato alle femine e co' peccatori, perocchè non ne curava. || Moreni, vol. II, p. 217.

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 1, pag. 13.6: Or così de' fare quelli che escie dei peccati però che ssi de' accostare al gigante, cioè a dDio, che ogna cosa può portare acciò ch'Elli l'aiuti...

[3] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 34, pag. 465.9: Ancora Cristo [è] fortissimo giogante; così il chiama il salmo e dice:Exultavit ut gigans a[d] currenda[m] via[m], cioè: «Cristo si rallegrò come giogante quando corse la via del mondo».

2 S.f. Creatura di sesso femminile appartenente alla razza dei giganti.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 74, pag. 269.15: che furono quattro giganti, creati d'una gigante e d'uno lione.

- [Come termine di paragone implicito per evidenziare l'altezza di una donna].

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9.29, pag. 92: Or vide che fai, femmena, co' te sai contrafare, / la persona tua picciola co' la sai demostrare: / li suvarati mittite, c' una gegante pare, / puoi co lo strascinare copre le suvarate.

2.1 La Bella Gigante: denominazione della madre di Galeotto, appartenente alla razza dei giganti.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 21, pag. 149.4: Brunor, aportando per fortuna al porto de' castello de Plor, e, come era quella malvagia usanza, combatette ed ucise el signor de l' Isola, e prese a mollie la bella Giugante, launde nacque Galeocto, del quale alcuna cosa brevemente se dirà qui.

[2] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 50, pag. 55.26: Metti in iscritto che dello sangue della Bella Giogante uscirà uno orso, il quale s'acompagnerà con molte bestie e arà il capo d'argento...

3 Agg. Dotato di statura elevata superiore alla media.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 136, pag. 197.7: Questi due re erano di smisurata grandezza, ch'elli erano più giganti che altri huomini; forti erano assai più che gli altri, valenti e arditi e combattenti erano oltre misura.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 5, (frammento).4803, pag. 408: Perché sì prodi, perché sì giganti / Erano al tempo?

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 5, vol. 1, pag. 20.27: Et intelligendum ki li homini potinu essiri facti oy per generacioni oy per putrefactioni oy per miraculu, et sciendum ki li homini potinu pinsari tanta diversitati di homini nigri, di homini blanki, di homini nani, di homini giganti: da undi avvini?

[u.r. 13.12.2017]