GIORNÈA s.f.

0.1 giornea, giornéa.

0.2 Cella, I gallicismi, p. 434 (fr. journée).

0.3 Tavola ritonda, XIV pm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tavola ritonda, XIV pm. (fior.).

N Att. solo fior.

0.5 Locuz. e fras. cattiva giornea 2.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Lo stesso che giorno. 2 [Come formula di malaugurio sul modello di buongiorno:] cattiva giornea.

0.8 Diego Dotto 13.10.2011.

1 Lo stesso che giorno.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 30, pag. 111.15: lo re Languis è diliberato veramente e d'ogni accusa o misfatto o appello che fatto fosse a lui o di lui per fino alla giornéa d'oggi.

2 [Come formula di malaugurio sul modello di buongiorno:] cattiva giornea. || Uso isolato indotto dal contesto parodistico.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 87, pag. 200.25: per Madonna di Parigi, che non m' avete lasciato mangiar stasera con sì laida maniera di parlare; ma per mie foi non verrete più a questo albergo. - Maestro Dino ridea, e pregavalo tornasse a tavola; e non ci fu mai modo, ché se ne andò tra le camere, dicendo: - Nostro Signore vi doni ciattiva giornea...