INCANTAZIONE (1) s.f.

0.1 encantatione, encantazioni, incantaccione, incantaciuni, incantagione, incantagioni, incantatione, incantatiune, incantaxon, incantazion, incantazione, incantazioni, 'ncantagion, 'ncantagione, 'ncantagioni, 'nchantagione; a: incantacion.

0.2 Da incantare 1.

0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. arte delle incantazioni 1; arte di incantazioni diaboliche 1.

0.7 1 Pratica volta a ottenere un det. effetto mediante l'uso di poteri soprannaturali. L'effetto stesso di tale pratica: evento straordinario, apparentemente in contrasto con le leggi naturali e non giustificabile razionalmente, ottenuto partecipando delle forze occulte immanenti alla natura (segnatamente le forze demoniache).

0.8 Elisa Guadagnini 14.12.2011.

1 Pratica volta a ottenere un det. effetto mediante l'uso di poteri soprannaturali. L'effetto stesso di tale pratica: evento straordinario, apparentemente in contrasto con le leggi naturali e non giustificabile razionalmente, ottenuto partecipando delle forze occulte immanenti alla natura (segnatamente le forze demoniache).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 20, pag. 192.3: Poi cominciò a dire sue incantazioni e sue diavolarie, et a costregnere quelli d'inferno, e gorgogliando diceva d'ogni linguaggio.

[2] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaestio 33, pag. 194.19: Antecriste [[...]] serà nudrigado de malefitii e de incantatione in la cità de Coroçaim.

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Isifile, pag. 56.4: Ma io pure avrei ripieno il mio volto del sangue della tua meritrice; imperò che ella colle sue incantagioni da te m' ha divisa. A Medea io sarei un' altra Medea.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 80.11: colla incantagione fo stare fermi gli turbati mari, e quelli che sono fermi fo muovere...

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 627.18: non si dee credere né avere fede in fatture, né in malie, né in incantazioni, né in indovini, né in sortilegii, né in osservanza di dì, né in simili cose...

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 142.21: Illocu vinni unu ki avia nomu Ayder, lu quali era bonu chiraulu et saviu incantaturi di serpenti et sanava li loru punturi; ma non li poctiru valiri li soy incantaciuni contra li armi truyani, ananti lu plansiru mortu.

[7] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 719-776], pag. 117.4: Priegoti che tu non perdoni, dà nomi alle cose, dà luoghi, dà la voce, che parlino meco le morti.» E agiunse incantagione per la quale si fae ogne cosa di che l'ombra èe domandata.

[8] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 10, pag. 80.13: Or questo sia detto del peccato d' avere fede, e speranza nelle incantagioni, e ne' sogni, e ne' maleficj, e ne' falsi rimedj.

[9] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 102, par. 1, vol. 2, pag. 155.11: La podestà e 'l capetanio e glie loro e de ciascuno de loro offitiaglie [[...]] enquiriscano contra tucte e ciascune persone le quale facciono le fature overo venefitie overo encantatione d'emmunde spirite a nuocere.

[10] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 44.2: Quest'è la 'nchantagione a le fedite ed alle perchose: in prima dire tre paternostri e tre avemarie...

[11] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 17, pag. 50.14: Simon in quela volta se messe soura quel corpo e començà a far le suo incantacion per tal che quelli che iera là, vete ch'el morto moveva el cavo...

[12] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Piero, pag. 11.8: Simone [[...]] accostossi al letto dov'era il morto, e cominciò a fare sue incantagioni diavoliche: e 'l morto incominciò a menare il capo, come fosse vivo...

[13] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 56.45, pag. 133: vy deliberarà da penna e da tribulation, / da morte subitana, da rea incantaxon, / da falso testimonio e da rea tentacion.

[14] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 126, pag. 264.21: E' sonno alcuni che tanto sonno dimòni, che, [[...]] faranno con incantagioni di dimonia e col sacramento che v' è dato in cibo di vita, faranno malie per volere compire i loro miserabili e disonesti pensieri e volontá loro mandarle in effetto.

[15] Luigi Marsili, Formula Conf., 1387 (fior.), pag. 560.4: ho ricordato il nome di Dio invano, faccendo incantagioni e giuri...

[16] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 35, pag. 291.1: Circe, innamorata de me, colle soe incantaccione, me decepio per tale modo che per uno anno no me pocti partire da ley.

- Arte delle incantazioni, di incantazioni diaboliche.

[17] Gl Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 7, pag. 458.17: Ma nella principale iscienza ch' ella piue era amaestrata e ch' ella piue sapeva, si era quella arte mantamatica che ssi contiene nell' arte [d'] incantagione diavoliche, la quale negromanzia è chiamata.

[18] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 19, 1-9, pag. 495.12: magia [[...]] è l'arte delle incantazioni...