ATRITO s.m.

0.1 f: atriti, atrito.

0.2 Etimo non accertato. || Cfr. Dicc. esp. med. ant. s.v. acrito e atrice.

0.3 F Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N La forma atriti è di dubbia lettura: potrebbe essere atrici (per cui v. atrice).

0.7 1 [Med.] Sorta di piccolo tumore presso l'ano; lo stesso che atrice.

0.8 Elena Artale 14.12.2011.

1 [Med.] Sorta di piccolo tumore presso l'ano; lo stesso che atrice.

[1] F Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.): Alcuna volta [[le morici]] ingrossano et fano antraci o cecchi, et stringhano molto e fan(n)o dolore. Se sarà entro, [[…]] prima faccisi fomento a mitigare il dolore [[…]]; dapoi, se vorrai che gli atriti caggino, p(er) alcuno instrumento simile al clisteri metti dentro succhio di cocomero salvatico, et lassivisi p(er) una hora o due. || Artale-Panichella, p. 288.

[2] F Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.): Dapoi, se al tucto le vuoi curare [[scil. le morici]], ciaschuno atrito si leghi bene co(n) filo di seta, et se-l malato potrà sostenere, si taglino; et se no(n) potrà sostenere, lassisi il filo p(er) insino a tanto che cascheran(n)o; dapoi sopra ciaschuno atrito poni un poco d'ungue(n)to ruptorio in una casella facta di cera; o tu poni ferro caldo. || Artale-Panichella, p. 288.