DIGIUNO (3) s.m.

0.1 f: dezuno, jeiuno.

0.2 Lat. jejunum [intestinum] (DEI s.v. digiuno 3).

0.3 F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.7 1 [Anat.] La seconda porzione di intestino tenue (tra il duodeno e il crasso), così detta perché, a causa del rapido passaggio del cibo al suo interno, risulta sempre vuota.

0.8 Elena Artale 14.12.2011.

1 [Anat.] La seconda porzione di intestino tenue (tra il duodeno e il crasso), così detta perché, a causa del rapido passaggio del cibo al suo interno, risulta sempre vuota.

[1] F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.), L. 1, cap. 17: Et questo chanale si parte in molte parti, le quali ancora si dividono in molte parti, le quali molte divisioni vanno a la parte de lo stomaco di sotto e molte di queste al duodeno ' al jeiuno vanno. || Piro, Almansore, p. 80.

[2] f Guglielmo da Piacenza volg. (ms. Landiano), XIV pm. (it. sett.): el segondo [intestino] vien dito dezuno... || Altieri Biagi, p. 73.

[u.r. 19.12.2012]