NAVÌCOLA s.f.

0.1 navicola, navicula.

0.2 Lat. navicula (GDLI s.v. navicola).

0.3 F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.): 3; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.7 1 Imbarcazione di piccole dimensioni (anche in contesti fig.). 2 [Tess.] Nel telaio, strumento in legno a forma di piccola nave che contiene la spola. 3 [Anat.] Osso di forma simile a una piccola nave che si articola con l'astragalo (asub) e con i tre cuneiformi (la rascetta), facente parte della sezione dello scheletro del piede detta tarso; scafoide.

0.8 Elena Artale 14.12.2011.

1 Imbarcazione di piccole dimensioni (anche in contesti fig.).

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 1, 1-6, pag. 1, col. 1.14: Alza le vele. Poeticamente parla alegorizzando lo so intelletto essere in termene de navicola ... Canterò. Qui denota la materia del presente trattado, zoé dello Purgatorio.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 5.15: Poeticamente parla, allegorizzando suo intelletto essere in termine di navicula 3. Che lascia dietro a sè ec. Cioè lo Inferno.

[3] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 20 [Fazio?].86, pag. 45: Poi che per mia corriera, canson, misiti, / comandoti che visiti / messer Alberto, nel cortese carcere, / e poi ti credo parcere / ogni spiacer che tu mai facto avessimi, / ma guarti da quei pessimi; / e dilli pianamente ne l'auricola / che tosto avrà buon vento sua navicola.

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 138.12: Questo Caron è il moto diabolico, il quale è sempre stato ab antico temptamento de li sensi umani; il qual ne conduce con le soi temptationi infin a l'extremo e, poi che è separata l'anima dal corpo, ne conduce in questa soa navicola ne l'inferno senza redemptione.

[5] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 31, 112-129, pag. 822.24: e dice Oriafiamma, cioè termino di fiamma, o vero navicula di fiamma, o vero orientale fiamma pura e chiara, come quella dell'oriente, pacifica: però ch'ella fece pace tra Dio e l'omo...

[6] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 49, pag. 53.28: Cap. XLVIIII. Entrò Yhesu in una navicula et vene ne la soa çitade de Capernau la qual fi dita soa imperciò ch'ello vi fe' molti miracoli (Luc. 5, 18).

2 [Tess.] Nel telaio, strumento in legno a forma di piccola nave che contiene la spola.

[1] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 162.1, pag. 224: Fortuna volge in sua trama navicola, / E tal veste di nero e tal di bianco, / Tal lieto, tal giocondo e a chi vien manco / E chi di miles fa villano agricola...

3 [Anat.] Osso di forma simile a una piccola nave che si articola con l'astragalo (asub) e con i tre cuneiformi (la rascetta), facente parte della sezione dello scheletro del piede detta tarso; scafoide.

[1] F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.), L. 1, cap. 2: Dumque tucte contate l'ossa del piede sono .xxviiij., cioè uno de l'ancha e de la gamba due, e ll'osso del calcangno, e ll'osso k'è kiamato assub, e l'osso de la navicula, e le tre ossa de le quali si compone la rascetha... || Piro, Almansore, p. 43.

[u.r. 04.09.2019]