DETTORE s.m.

0.1 dectori, dettore.

0.2 Fr. ant. detteur (DEI s.v. dettore).

0.3 Lett. pist., 1331: 1.

0.4 In testi tosc.: Lett. pist., 1331; Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).

0.5 Locuz. e fras. essere fatto dettore 2.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Econ./comm.] Chi deve restituire una somma di denaro; lo stesso che debitore. 2 Fig. Chi si trova in obbligo di qsa (per una colpa commessa). [In contesto relig.:] essere fatto dettore (della dannazione): essere dannato.

0.8 Rossella Mosti 14.12.2011.

1 [Econ./comm.] Chi deve restituire una somma di denaro; lo stesso che debitore.

[1] Lett. pist., 1331, pag. 251.10: et conviene che noy rabattiamo a tucti li dectori nostri lo quinto di quello che ci debbiono, et no' si de' fare che a uno denaio per livra.

[2] Lett. pist., 1331, pag. 252.7: Noi di qua no' abbiamo denaio, né men'è persona che ci paghy chosa nessuna, sì perchè le genti sono poveri, ch'ànno perduta la choglietta del vino di tucti punti, sì per la difensa ch'è sta' facta. E' dectori nostri sono stati male studiati...

2 Fig. Chi si trova in obbligo di qsa (per una colpa commessa). [In contesto relig.:] essere fatto dettore (della dannazione): essere dannato.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 16, pag. 441.11: E rrapine e arsioni, ladroncini, omicidi, fornichazioni e avolteri e altri quasi di tutte crimine maniere vi chagiono e commettono. Dond'elli appare sanza dotta, non ellino meritare la vita etternale, ma di ciò colpevole e dettore essere fatto della dannazione etternale... || Cfr. Defensor pacis, II, 26, 16: «Unde constat indubie, non ipsos mereri veniam, sed eo pocius reos et debitores fieri dampnacionis eterne».

[u.r. 11.09.2022]