GRADALETTO s.m.

0.1 gradaletti, gradaletto.

0.2 Da gradale.

0.3 Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): 1 [4].

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.); Doc. pis., 1361.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Piccolo gradale, recipiente di legno o terracotta simile ad una scodella, atto a contenere cibo o liquidi.

0.8 Sara Ravani 14.12.2011.

1 Piccolo recipiente di legno o terracotta simile ad una scodella, atto a contenere cibo o liquidi.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 75, pag. 273.24: E la donzella fae assentare Dinadano in capo di tavola, e appresso fae aportare le vivande dinanzi; e tutte le scodelle e gli gradaletti di Dinadam erano nuove e belle, e ancora gli misse davanti pił grossi capponi.

[2] Doc. pis., 1361, pag. 190.23: Schudelle di legnio vintisei - xxvj. Gradaletti di legni trentasette - xxxvij.

[3] Doc. tosc., a. 1362-65, pag. 256.8: LII XXIIII schodelle, mar. XLVII, onc. VI. XXIIII gradaletti, mar. XXIIII, onc. II.

- [In partic. usato nei sacrifici]. || Se con gradaletto, come pare, si itera sinonimicamente scodella; meno prob. traduce il lat. salinum.

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 292.27: Io non posso fare ch' io non confessi, che in casa di Cajo Fabricio e di Quinto Emilio Pappo, principi del suo tempo, non avesse argento: che ciascuno ebbe la scodella e il gradaletto de li dii... || Cfr. Val. Max., IV, 4, 3: «In C. vero Fabricii et Q. Aemilii Papi principum saeculi sui domibus argentum fuisse confitear oportet: uterque enim patellam deorum et salinum habuit».