0.1 gradiva, gradivi, gradivo.
0.2 Prov. gradiu.
0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.).
0.5 Locuz. e fras. non gradivo 1.
0.7 1 Che reca gradimento. 1.1 [Con valore avv.:] traendone piacere, volentieri. 1.2 Pieno di grazia.
0.8 Sara Ravani 14.12.2011.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 160.24: O Signori miei e padri, Signor Pisani, cierto ben miei singniori fine al minore (ché devoto fedele e sservidore gradivo a tutti sono), che faite, che?
[2] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 11.23, pag. 233: Tu sonatore e cantator gradivo, / sentitor bono e parlador piacente, / dittator chiaro e avenente e retto...
- Locuz. agg. Non gradivo: involontario.
[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 19, pag. 244.21: e non amicho già, ove non tutta amoroza è paciensia sovra catuna d'amico offensione e spesial non gradiva, non libertà.
1.1 [Con valore avv.:] traendone piacere, volentieri.
[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 10.66, pag. 69: E non sentiva per su' operare, / ma cagion era in ciò ch'era operato, / unde segondo stato / di natura mi dava isvariamento: / farmi voler che non potea 'cquistare / e perder che gradivo avea 'quistato...
1.2 Pieno di grazia. || (Margueron, Guittone. Lettere, p. 115).
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 9, pag. 120.3: È prode e saggio onni per tenpo esso coltare, e non de noi confidare retto coltando, m' a Esso che l'agradìo, andare devotissimo, e retto chederli grasia de gradiva coltarla in grasia sua.