GARA s.f.

0.1 gara, gare, garra, ghara.

0.2 Nocentini s.v. gara (ar. gara).

0.3 Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Stat. pis., a. 1327; Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.); Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.5 Locuz. e fras. a gara 1.1, 1.1.1; di gara 1.1.1; per gara 1.2, 2.1; pigliare, prendere gara 1.3; stare alla gara 1.4; tenere gara 1.5; venire in gara 1.6; vincere la gara 1.7.

0.7 1 Contrasto o rivalità per il raggiungimento di un det. risultato. 1.1 Locuz. avv. A gara. 1.2 Locuz. avv. Per gara. 1.3 Fras. Pigliare, prendere gara: venire in conflitto. 1.4 Fras. Stare alla gara: essere in contrasto, in ostilità. 1.5 Fras. Tenere gara: tener testa; sopportare. 1.6 Fras. Venire in gara: diventare motivo di contesa. 1.7 Fras. Vincere la gara: avere la meglio, prevalere. 2 Scontro armato, combattimento. 2.1 Locuz. avv. Per gara.

0.8 Maria Fortunato 23.12.2011.

1 Contrasto o rivalità per il raggiungimento di un det. risultato.

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 54, pag. 213.30: Sì veramente, che se altro luogo da lavorare avesse in quella fossa, che non impacciasse la dicta gara, che 'l conductore la possa lavorare tucto lo suo termine.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 126.7, pag. 95: Alor gy spirti mëy fanno groppo / atorno 'l core a modo di sbarra / per defendere cusì grande garra, / dolçe ad altruy, amara a mi' oppo.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 40, vol. 2, pag. 350.24: Poi ch'elli furo attestati, per grande gara si combattero colli nemici; e intra 'l dittatore e 'l maestro de' cavalieri, non ch'altro, fu grande gara da quale parte si cominciasse la vittoria.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 36, vol. 2, pag. 636.7: Erano gare e quistioni spiacevoli e gravi intra il conte di Foci e il conte d'Ormignacca...

1.1 Locuz. avv. A gara.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 305.6: amendue furono a comperare il pesce, e tra loro due fu grande contesa, proferendone al venditore continuo l'uno più, che l'altro a gara.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 73, vol. 3, pag. 471.21: Per questo sùbito calare del grano i fornai e chi facea pane a vendere innarravano il grano a gara...

[3] Poes. an. perug., c. 1350, 274, pag. 23: Mira chostor con l'apetito fero / che pur a gara el vero danno stroppo / senpre mostrando el biancho per lo nero.

- Con impegno, con sollecitudine.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 20, vol. 1, pag. 300.14: Per la detta vittoria lo 'mperadore ricoverò la sua signoria, e assediò Brescia con più di VI.m cavalieri, e furonvi i Guelfi e' Ghibellini di Firenze a gara al servigio dello 'mperadore...

[5] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 98, pag. 737.15: Li prigioni furono allogati nelle prigioni del Comune il più abilemente che ssi poté, e dalle buone e piatose donne fiorentine a gara furono abondantemente proveduti di tutto ciò che lor bisognava.

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 24, terz. 65, vol. 2, pag. 8: Firenze avie trecento Cavalieri, / tutti a spron d'oro, ed erano onorati / da' Fiorentini a gara i forestieri...

1.1.1 Locuz. avv. A, di gara: in gran quantità (come cercando di superarsi gli uni gli altri).

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 32.6, pag. 77: Temperanza è una virtù sì bella, / E tanto commendabile e sì cara, / Che procacciar dovrie ciascun d' avella. / Questa non si mostrò giammai avara / In temperar le volontà sfrenate, / Che ci assaliscono ogni dì a gara.

[1] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 92.3, pag. 332: Battuto l'han tutta notte di gara / e non par esso, e par di vita privo.

1.2 Locuz. avv. Per gara.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 20, pag. 147.4: La città, retta con poca giustizia, cadde in nuovo pericolo, perchè i cittadini si cominciorono a dividere per gara d' ufici, abbominando l' uno l' altro.

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 88.1: E non si dee questo operare né fare se non quando fosse molto gran bisognio, o per bene, o per male. Ché queste non son cose che si debbian fare per gara né per pruova, ma segnialatamente per cosa che non si possa fare altro per neuna maniera.

[3] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 388.8: Giuovedì, a dì XVJ del detto mese, ebbe alle canove dette grandissima gente, tanta e sì smisurata che con adirato animo ve n' ebbe assai di quelli che si pilliavano per li capelli e davansi di molte pugna sì che di certe parti del viso uscia loro fusione di sangue; e tutto faceano per ghara ch' avea l' uno dell' altro che ciaschuno volea essere inanzi...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 119.13: Bene ebbe tra lloro al cominciamento, per la 'nvidia della signoria, grandissima scisma, e per gara feciono due calif, e l'uno calif dispuose l'altro, e feciono adizioni e correzzioni alla legge prima dell'Alcaram di Maomet...

[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 60, vol. 1, pag. 445.9: Quando il popolo vide che questi erano lodati e pregiati da' Padri e dalla gente d'arme come buoni cittadini, subitamente ciascuno per gara cominciò a pagare, dispettando l'aiuto de' tribuni...

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 66, terz. 18, vol. 3, pag. 234: Nel predett' anno, di Genna' i Pratesi, / Sangemignano, e Colle, e Sanmeniato / si diero al Duca, con patti distesi; / salvochè in perpetua si diè Prato, / e fu per gara, perchè questo, e quello / volea, che da lui fosse accettato.

1.3 Fras. Pigliare, prendere gara: venire in conflitto.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 18.70, pag. 54: Con gli occhi tristi e con la bocca amara / cacciò i Sabini al malizioso bosco, / i quali contro a lui preso avean gara.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 74, terz. 2, vol. 3, pag. 320: Essendo Padova quasi annullata, / negli anni mille trecentotto e venti, / per la discordia della sua brigata / de' Cittadini, ch'eran malcontenti, / e pigliavan tra loro spesso gara / sì, che d' altrui di stati erano spenti, / più volte avendo già que' da Carrara / cacciati i Guelfi, per esser Signori, / e così eran della Città cara...

1.4 Fras. Stare alla gara: essere in contrasto, in ostilità.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 124, vol. 1, pag. 591.32: i Fiorentini richiesono gli Aretini che scendessono al piano in su l'Arno, o dessono campo a lloro di passare in su il loro piano per venire alla battaglia; ma gli Aretini a cciò non feciono risposta, ma guardavano di prendere loro vantaggio della battaglia al passare dell'Arno; e così stette ciascuna parte alla gara.

1.5 Fras. Tenere gara: tener testa; sopportare.

[1] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 46.11, pag. 144: Prima la sofferenza par più cara / S'al mal, onde se 'n fugge ogne natura, / Costei ci fa costanti a tener gara.

1.6 Fras. Venire in gara: diventare motivo di contesa.

[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 995, pag. 442.23: Piacque a Dio che infra questo armeggiare venne la novella della morte del Re, e quella brigata, li quali si aspettavano colla sua boce nuocere agli altri, di ciò ne furono male contenti; e gli altri, che dubitavano, allegri. E venne questa cosa in tanta gara, che quasi due mesi si disse non essere morto e morto...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 184, pag. 454.9: fu già uno piovano molto piacevole uomo e grande giucatore a scacchi, e spesse volte giucava per spassare tempo alla sua pieve con uno gentiluomo de' Giandonati, e dicendo molte cose su lo scacchiere [[...]] ed essendo venuto la cosa in gara: - Io ti darò scaccomatto. - Non farai. - Sì farò.

1.7 Fras. Vincere la gara: avere la meglio, prevalere.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 23, pag. 390.7: Cupido [[...]] lunga stagione saettandoci, mai ne' nostri cuori alcuno ne poté ficcare. Ma egli ultimamente più infiammato, avendo proposto di vincere la sua puerile gara, aperse il giovane braccio, e con la più cara saetta, nel macerato per li molti colpi avanti ricevuti, ci ferì con sì gran forza, che i ferri passarono dentro...

[2] Esopo tosc., p. 1388, cap. 44, pag. 196.3: E sciendendo il cavaliere del cavallo acciò che più ratto passasse e vinciesse sua gara...

2 Scontro armato, combattimento.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 84, vol. 1, pag. 540.16: Per la qual cosa avendo per più tempo dinanzi avuta gara co· lloro vicini Genovesi per la signoria di Sardigna...

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 289, pag. 62: 'nui fommo sei centonara / Et ipsi forono per cunto ben trenta milliara; / Tucta l'altra hoste ad ella se non ci parara / Che non se lla perdesse, se sse misesse in gara'.

2.1 Locuz. avv. Per gara.

[1] Cronaca sen.(1202-1362), c. 1362, pag. 127.27: quegli di Santo Martino e di Chamolia feceno uno grande giuocho di pugnia chol Terzo di Città per modo che molti per ghara chominc[i]oro a trare a' sasi, e da' sasi si venne poi a' bastoni, e da' bastoni si venne poi a' pavesi e a gli schudi e alle collate, e veneno poi cho' lancie e spade e dardi...