DOLCORE s.m.

0.1 dolcore, dulcore.

0.2 DEI s.v. dolcore (lat. tardo dulcor).

0.3 Poes. an. pis., XIII ex. (4): 1.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. pis., XIII ex. (4).

0.6 N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Sensazione di profondo diletto spirituale; qualità di ciò che arreca tale sensazione.

0.8 Elena Artale 23.12.2011.

1 Sensazione di profondo diletto spirituale; qualità di ciò che arreca tale sensazione.

[1] Poes. an. pis., XIII ex. (4), 2.87, pag. 32: Tutto dolcore con dolcesa, / tu suave conpiagensa, / tu potente per fortesa, / come Signor poderoso»!

[2] Poes. an. tosc.-ven., XIV s.-t.d. (4), 83a.9, pag. 158: Li ragi bei, ch'è plen d'ogni dolcore, / sotto cui forza mi poggio et assetto, / che mi dimostra dentro il suo sugetto, / mi fa sì bel parer quel ch'io aspetto...

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 30, 28-45, pag. 789.9: Letizia che trascende; cioè trapassa, ogni dulcore; cioè ogni dolcezza: ogni dolcezza, che imaginare si può, è avanzata da questa, che è ine la detta luce... || Testo dell'ed. nel corpus, Dante, Commedia, a. 1321, Par. 30.42, vol. 3, pag. 497: ogne dolzore.

[4] F Meditaz. sopra l'Albero della Croce (ed. Sorio), XIV sm. (tosc.): In verità ti dico; oggi sarai meco in Paradiso. O parola piena di dolcore, e di grazia; Padre perdona loro! || Sorio, Meditazione, p. 128.