0.1 melicrate, melicrato, mellicrato.
0.2 Lat. tardo melicratum (DEI s.v. melicrato).
0.3 Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.).
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.6 N Sarà errore per mellicrato il mellitrito in F Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), p. 266: «Se molto sangue ne venisse, aggiugnevi mellitrito».
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Med.] Preparazione di acqua e miele adoperata per le sue proprietà officinali (per lo più emetiche).
0.8 Elena Artale 23.12.2011.
1 [Med.] Preparazione di acqua e miele adoperata per le sue proprietà officinali (per lo più emetiche).
[1] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 61.20: però, sicome dice Almansore et Avicenna, che la tiriacha de la terra sigillata è provata, però ke se alcuno c'abbia preso veleno ne prenderà in quantità d'una castangna con tre once di melicrate non resterà di rigittare insin a tanto ke non ne sarà venuto tutto il veleno...
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [29.4], pag. 34.2: El pan de formento, quando el se cuse cum el melicrato e conficese sença decocion e mesease cum alguna herba over sugo conveniente e empiastrase, mitiga le posteme calde per la soa mollificacion e infrigidacion.
[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 222, pag. 235.20: E chi dà a bevere a li ydropisi de la somença dóxe grani, la i cura. E chi ne dese maor quantitè de questa somença a bevere, la farave vegnire l'omo insano. E convense remediarlo cum el mellicrato, çoè che 'l ne beva gran quantitè.
[u.r. 07.05.2012]