PIZICAROLO s.m.

0.1 f: pizicaiuoli, pizicaroli.

0.2 Prob. dalla base *pints-, *pits- (FEW VIII, 541b), per cui cfr. pizzicare e su cui anche il lat. mediev. picicarioli.

0.3 f Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.5 La forma pizicaiuoli è prob. analogica rispetto ai denominali con suff. -aiuolo, tipico dei nomi di mestiere (per cui v. Rohlfs, § 1074).

0.6 N Si mantiene in entrata la grafia con la scempia in quanto la polimorfia delle forme mediolat. att. (picecar-, picicar-, piscicar-, pizicar-) non consente di stabilire con esattezza il valore debole o forte del grafema -z-.

Cfr. Artale-Zamuner, Strumenti chirurgici, pp. 84-94.

0.7 1 [Med.] Pinza di piccole dimensioni usata per operazioni chirurgiche.

0.8 Elena Artale 11.06.2020.

1 [Med.] Pinza di piccole dimensioni usata per operazioni chirurgiche.

[1] f Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 28], pag. 248.4: Se nele palpebre saran(n)o peli co(n)tro natura, [[…]] isfregha le palpebre di sotto colle foglie della vetriuola, et qua(n)do il sangue ne sarà uscito, et molti peli saran(n)o appariti nela carne, ritorcierello co' pizicaroli, e ' peli si isveglino p(er) insino alle radici. || Corpus OVI. Cfr. Ruggero Frugardo, I, 28, p. 171: «con picicariolis retortis».

[2] f Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 55], pag. 257.27: Et ucciso quello, trànnelo co(n) sottilissimi pizicaiuoli, o tu vi poni cuffa che alcuno vermo vivo a sé tiri. || Corpus OVI. Cfr. Ruggero Frugardo, I, 55, p. 186: «con subtilibus picicariolis».

[u.r. 11.06.2020]