POPULEONE s.m.

0.1 populeon; a: populeone; f: pupuleon.

0.2 Lat. mediev. populeon (DEI s.v. populeone).

0.3 F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.): 1; Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Med.] Unguento medicamentoso a base di gemme di pioppo.

0.8 Elena Artale 23.12.2011.

1 [Med.] Unguento medicamentoso a base di gemme di pioppo.

[1] F Almansore volg. (ed. Piro), XIV in. (fior.), L. 3, cap. 24: Tapsia è erba de' turtanni, imperò ke trita fae emfiare la faccia e 'l corpo come se fosse leproso et è curato con pupuleon e aceto e con sugo di sempreviva. || Piro, Almansore, p. 327.

[2] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 11, pag. 842.2: Il platano è uno arbore le cui radici sempre vogliono stare d'aqua ebre; ivi altresì in simile modo è uno arbore che si chiama il populo, de' cui germugli si fa uno unguento chiamato 'populeon', buono a certe doglie...

[3] F Libro degli adornamenti delle donne, XIV pi.di. (fior.): e se avvenisse che facesse ulcerazione neuna, recipe populeon e olio rosato, e sieno mischiati insieme; e inunta il detto luogo. || Manuzzi, Adornamenti, p. 1.

[4] F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): Et usi triasandali, e diarodon abbate, e sciroppo violato, e sia inunto lo fegato con olio violato e rosato, e pupuleon. || Manuzzi, Cura malattie, p. 39.

[5] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 124, vol. 2, pag. 336.3: e [[la tassia]] si dee cautamente porre: e se perciò avviene enfiamento alcuno, si stropicci con panno lino bagnato d'aceto, ovvero che il luogo enfiato s'unga col populeone, giuntovi aceto.

[6] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 3, cap. 10], pag. 273.15: Il carbonciello che sopraviene alla ferita sogliamo ungiere col populeon, che si fa così: togli occhii di pioppo libr. .j. et mezo; foglie di papavero nero, foglie di mandragora, cime di rovo tenere, foglie di iusquiano, solatro, vermicolare, lactuca, sempreviva, bardano, viole, staco(n)celli, di ciaschuno (oncie) .iiij.

- [In contesto fig.].

[7] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 137, pag. 868.25: Questo è un altro bossolo d'unguento che si chiama 'populeon', ch'è buono alle gotte d'amore.

[u.r. 19.12.2012]