FÒMITE s.m.

0.1 fomite.

0.2 Lat. fomes, fomitem (DELI 2 s.v. fomite).

0.3 Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.): 1.

0.4 Att. solo in Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

0.7 1 Lo stesso che favilla (in contesto fig.): ciò che è causa, principio di qsa; stimolo, incentivo.

0.8 Rossella Mosti 11.01.2012.

1 Lo stesso che favilla (in contesto fig.): ciò che è causa, principio di qsa; stimolo, incentivo.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 22, 130-141, pag. 539.8: cioè Adamo et Eva, li quali contra lo comandamento di Dio mangionno lo pomo del legno de la notizia del bene e del male, unde uscitte lo fomite di tutti peccati.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 33, 115-129, pag. 824.6: in de l'omo naturalmente Iddio puose la virtù e suo fomite; ma poi lo peccato spense la fiamma de la virtù, e la sua favilla e lo suo fomite appiattò come s'appiatta la favilla del fuoco sotto la cenere...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 28, 22-33, pag. 672.14: l'anima che vuole venire a stato d'innocenzia conviene dimenticare tutti mali ch'à fatto e che à cognosciuto, per venire a purità e simplicità di mente, e tolliere ogni fomite et incentivo di peccato...