GIULLERÌA s.f.

0.1 giollaria, giulleria, giullerìe, iullaria, zuiaria.

0.2 Fr. ant. joglerie.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.).

0.5 Locuz. e fras. vivere di giulleria 1.1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Spettacolo proprio del giullare. 1.1 Fras. Vivere di giulleria: sostentarsi facendo il giullare. 1.2 Estens. Festa. 1.3 Estens. Commedia, farsa; buffonata. 1.4 [Come Personificazione del vizio].

0.8 Rossella Mosti 11.01.2012.

1 Spettacolo proprio del giullare.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 238, pag. 159: Illó no manca al iusto aver ni segnoria, / Donzei adorni e presti e zoie e zuiaria: / Zuié, ke stan dnanz, fan la festa sí compia...

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 72.23: come fanno quelli che donano a' ribaldi, a' buffoni, a' travagliatori, a' giullari per loro giullerìe, et altrementi non darebbe loro neente, che ciò è molto grande peccato, siccome dicono i Santi.

1.1 Fras. Vivere di giulleria: sostentarsi facendo il giullare.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 9, pag. 43.7: secondo che sogliono alcuni che vivono di giulleria andare per li conviti, subitamente inante alla porta di Fortunato venne uno giullare con una sua scimia, e incominciò a suonare suoi cimbali.

1.2 Estens. Festa.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 5.42, pag. 76: Acque, fiumi, lachi e mare, / pescetelli en lor notare, / aere, venti, occei volare, / tutti me fo giollaria.

1.3 Estens. Commedia, farsa; buffonata.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 80, pag. 212.6: Spesse volte mi conviene usare questo essempro, perocché l'uomo non può con altro essempro più espressamente significare questa giulleria dell'umana vita, il quale ci mostra in che noi falliamo. || Cfr. Sen., Ep., IX, 80, 7: «nec enim ullo efficacius exprimitur hic humanae vitae mimus, qui nobis partes quas male agamus adsignat».

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 29, S. Paola, vol. 1, pag. 272.10: Al quale ella rispuose: "Noi siamo fatti giulleria al mondo e a l'angeli e a li uomini; noi stolti per Cristo, ma la stoltizia di Dio è più savia de li uomini".

1.4 [Come Personificazione del vizio].

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 151, pag. 329: Loco stay la Luxuria, ke quasi on'homo adlacça / et de bructura inpada; / Iullaria e Blasfemia co· le Mençongne cacça / tucte inn una strada.