0.1 punga, pungha, punghe.
0.2 Da pugna.
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
0.5 Locuz. e fras. fare punga 1.1, 2.1; fare la punga a 1.3.1; mettersi alla punga 1.2; vincere la propria punga 1.4.
0.7 1 [Milit.] Scontro armato fra parti avverse, lo stesso che battaglia. 1.1 Locuz. verb. Fare punga: combattere. 1.2 Fras. Mettersi alla punga: opporsi in combattimento. 1.3 Assalto (volto all'espugnazione di una fortezza), presa (di una città). 1.4 Fig. Fras. Vincere la propria punga: ottenere ciò che si vuole. 1.5 Combattimento (di animali). 2 Fig. Polemica verbale, schermaglia. 2.1 Fras. Fare punga: litigare. 3 Fig. Situazione avversa. 3.1 Estens. Calamità.
0.8 Rossella Mosti 11.01.2012.
1 [Milit.] Scontro armato fra parti avverse, lo stesso che battaglia.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 9.7, vol. 1, pag. 143: «Pur a noi converrà vincer la punga», / cominciò el, «se non ... Tal ne s'offerse.
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 3, pag. 427.1: Orazio vincitore di tutti gli Albani per la battaglia nella condizione de' tre Curiazii, conciofossecosa che tornando a casa di quella chiarissima punga...
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 33, vol. 1, pag. 317.1: E l'altra punga e battaglia era in San Brancazio, ond'erano capo per gli Ghibellini i Lamberti, e Toschi, Amieri, Cipriani, e Megliorelli, e con molto seguito di popolo, contra i Tornaquinci, e Vecchietti, e Pigli...
[4] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 112, vol. 6, pag. 208.27: e tra quegli d'entro e que' di fuori ebbe molti assalti e punghe e badalucchi a cavallo e a piedi...
[5] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 9, pag. 70.23: Laonde Virgilio veggiendo che Dante era inpaurito e sbighotito, sì 'l prese a confortare e dirgli che non temesse che per cierto eglino v'enterrebbono overo vincierebbono la pungha d'entrare dentro a questa città...
[6] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 9, 1-9, pag. 250.32: cominciò a dir Virgilio: converrà vincer la punga; et è qui metatesi, figura di grammatica, per la quale si trasmutano le lettere per la rima, o forse quello che noi diciamo pugna altro linguaggio dice punga; cioè la gara.
1.1 Locuz. verb. Fare punga: combattere.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 13, vol. 3, pag. 54.13: si trovarono con più di IIm buoni cavalieri, i quali per più volte feciono punga per rompere l'oste...
[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 186.76, pag. 202: Vicario da man manca, / va', guarda dove il tuo Signor fu posto, / che tra' cani è nascosto, / e là combatta ognuno e faccia punga!
1.2 Fras. Mettersi alla punga: opporsi in combattimento.
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 32, vol. 2, pag. 332.18: il quale in campo non osò comparire, ma con tutta sua gente si ridusse, secondo loro costume, alle fortezze delle boscaglie, ove non potieno essere impediti, sanza smisurato disavantaggio di chi se ne fosse messo alla punga.
1.3 Assalto (volto all'espugnazione di una fortezza), presa (di una città).
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 6, vol. 1, pag. 415.25: ma eglino per loro grande ardire e virtù pur vinsono la punga a la porta per forza d'arme, e entrarono dentro, e incontanente la loro insegna misono in su le mura.
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 79, vol. 2, pag. 105.11: Vinta la punga di Cesena, i cavalieri del legato baldanzosi per la vittoria di sùbito cavalcarono a Castello...
[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 57, terz. 62, vol. 3, pag. 139: nè mai del detto luogo fer partita, / che del detto Castel vinser la punga, / e trovar la contrada ben fornita...
1.3.1 Locuz. verb. Fare la punga a qsa: assaltare (una città).
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 212, vol. 2, pag. 778.10: si partì di Parma a dì X di marzo con MD cavalieri, e fece la punga a Pavia per lo modo che dicemmo adietro nel capitolo della perdita ch'egli fece...
1.4 Fig. Fras. Vincere la propria punga: ottenere ciò che si vuole.
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 25, vol. 1, pag. 508.6: Messer Giovanni de' Visconti arcivescovo di Milano potentissimo tiranno in Italia, avendo dilatata la fama della sua potenza in grande altezza, e vivuto al mondo lungo tempo in disoluta vita secondo prelato, vedendosi avere vinta sua punga, e soperchiata nel temporale la Chiesa di Roma [[...]] vaneggiante nel colmo della sua gloria, un venerdì sera, a dì III d'ottobre del detto anno MCCCLIIII, li aparve nella fronte sopra il ciglio un piccolo carbonchiello...
1.5 Combattimento (di animali).
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 40, pag. 822.22: Le quali, quando con più discreto occhio mirarono gli uccelli, videro quelli, in sette e sette divisi, co' becchi, co' petti e con gli unghiuti piedi fieramente combattersi sopra loro; 5 e l' aere non altrimenti piena di piume miravano che, allora che la nutrice di Giove tiene Appollo, si vegga fioccare di bianca neve; ma dopo lunga punga vinte videro partire le cicogne.
[1] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [GheFir] madr. 7.3, pag. 65: Sì forte vola la pernice bella, / che 'l mie sparvero, che la vuol pigliare, / la punga perde seco del volare.
2 Fig. Polemica verbale, schermaglia.
[1] Tommaso di Giunta, Rime di corrispondenza, XIV pm. (tosc.), 1b.2, pag. 138: Termine corto et minacciar da llunga: / sempre lor vaga punga / fa vero segno star vie me' che raro; / onde, per fuggir tale 'ndizio varo, / piacciavi esser non caro / di parlar dove bel creder s'aggiunga.
2.1 Fras. Fare punga: litigare.
[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 202, pag. 519.11: avvenne per caso che uno possente di quella città avea per confine una pezza di terra a una sua possessione, la quale era d'uno omiciatto non troppo abbiente; e volendola comperare e più volte fattone punga, e non essendovi mai modo, perché quello omicciuolo il meglio che potea la governava, e mantenevasi la sua vita, e prima averebbe venduto sé che quella...
[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 54.51, pag. 46: Ancor è la mia mente più dogliosa / ché per ben male a me è tribuito / e servo, e diservito / mi trovo e, quanto più dura tal punga, / ogni contraro in me par che s'agiunga.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 69, terz. 75, vol. 3, pag. 272: Nel dett' anno, del mese di Febbraio, / per tutta Italia fu corruzione / di febbre, che per freddo empiè lo staio. / Sentirne quasi tutte le persone, / e molti ne 'nfermar di quella punga; / ma pochi ne morir per tal cagione.
[u.r. 04.04.2012]