PUTIDORE s.m.

0.1 putidori, putidure; a: putiduri; f: putidore.

0.2 Da putido.

0.3 <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>: 1.2.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Barlaam e Josafat (Ricc.), XIV pm. (pis.).

In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.6 N L'es. del Libro della cura delle malattie, cit. a partire da Crusca (3), passato a TB, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Odore acre e ripugnante. 1.1 [Con valenza neutra:] odore (acre). 1.2 Luogo puzzolente. 1.3 [In contesto fig. per indicare corruzione morale].

0.8 Rossella Mosti 11.01.2012.

1 Odore acre e ripugnante.

[1] Barlaam e Josafat (Ricc.), XIV pm. (pis.), pag. 11.6: E allora chomandōe i' re che i due scringni, ch'erano chosė ornati, fossero aperti; e quando s'apersono, del grande putidure che fuori n'uscėo, tutti quelgli baroni che ivi erano, fugirono via.

1.1 [Con valenza neutra:] odore (acre).

[1] f Libro della cura delle malattie: Ottimo suffumigio si č il putidore del castoro, e dell'aglio. || Crusca (3) s.v. putidore.

1.2 Luogo puzzolente.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 25.25: Elli č altresė come l'ape che fa il mele, che fugge i putidori e cerca dei campi fioriti, e dei fiori succia ella la rugiada, ond'ella fa il mele per suo ostello guernire.

[2] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 116, pag. 155.17: Illu est altrusė comu l'apa ki fa lu meli, ki fugi li putiduri et cerca li campi fioriti et di lu fiori suca la rosata, undi illa fa lu meli per suo ostellu guarniri.

1.3 [In contesto fig. per indicare corruzione morale].

[1] F Trattato del ben vivere, XIV pm. (tosc.): Quella gioia [del paradiso] č sė grande che chi n'avesse assaggiato, una sola gocciola.. quello tragrande amore e disiderio, ch'elli avrerebbe di lā venire, il farebbe cento milia cotanti pių ardere d'amore e odiare peccato e amare vertudi, che tutto il putidore di ninferno. || Manuzzi, Trattato del ben vivere, p. 7.