VOLÙBILE agg./s.m./s.f.

0.1vollubelle, volubel, volubele, volubelle,volubil, volubile, volubili, voluboli.

0.2 Lat. volubilis (DELI 2 s.v. volubile).

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. volubile maggiore 3.1; volubile minore 3.2.

0.7 1 Che gira (velocemente). 1.1 Sost. Ciò che gira (in contesto fig.). 2 Che comporta un mutamento, una trasformazione. 2.1 [Rif. ad una persona o al suo carattere:] mutevole negli affetti e negli atteggiamenti, incostante; che cede facilmente alle passioni, debole. 2.2 [Rif. alle cose terrene:] transitorio, destinato a finire. 2.3 [Detto di un periodo di tempo, anche det.:] che scorre incessantemente. 2.4 [Detto della fortuna, anche con rif. metaf. alla sua ruota:] che muta rapidamente, incostante. 3 [Bot.] S.f. Nome generico di alcune specie di piante erbacee rampicanti, appartenenti alla famiglia delle Convolvulacee (Convolvulus Sepium), i cui rami lunghi e sottili si avviluppano ad un sostegno o alle piante vicine, infestandole. 3.1 [Bot.] Locuz. nom. Volubile maggiore: varietà di volubile, altrimenti detta edera. 3.2 [Bot.] Locuz. nom. Volubile minore: varietà di volubile, chiamata anche athin, avente foglie pelose e più piccole e rotonde rispetto alla maggiore.

0.8 Rossella Mosti 11.01.2012.

1 Che gira (velocemente).

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 60.11: e abitòe [[Diogenes]] in una botte, la quale elli volgeva; la state il chiuso contra il sole, e il verno sì 'l volgea contro il meriggie, e sollazzevolmente diceva ch'avea casa volubile...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 234.26: e la turba puerile ignorante à stupore, e maravigliandosi sopra 'l volubile bosso...

- [Rif. ad una parte del corpo:] che si muove velocemente.

[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 5, pag. 169.15: Ed essendo entrato il demonio in un cammello di smisurata grandezza, pericolava molta gente [[...]] Avea gli occhi quasi pieni di sangue, la bocca spumosa, la lingua volubile e grossa, e gittava un ruggito sì terribile, che ad ogni uomo metteva paura.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 246.8: Santo Isidero dice: volpe è detto, quasi voluboli piedi; mai non va per diritto cammino, ma torce per tortuosi tragetti...

- [In contesto fig.].

[5] Gl Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 11, vol. 2, pag. 233.11: Onde dice, che la ubbidienza dee essere indiscreta, e che il religioso dee star sotto il prelato, come ruota di volubile ubbidienza, cioè, che si volti a modo di ruota, secondo che il prelato lo mena, e manda.

1.1 Sost. Ciò che gira (in contesto fig.).

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 22 [ser Ciano del Borgo a San Sepolcro].18, pag. 48: Colui che, fermo, regge ogni volubile, / piova di sé nel principiante initio / d'amore e di paura sensa vitio...

2 Che comporta un mutamento, una trasformazione.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 292.4: l'uno si è uno verbo molto lasciato dall'uso in gramatica, che significa tanto quanto 'legare parole', cioè 'auieo'. E chi ben guarda lui, nella sua prima voce apertamente vedrà che elli stesso lo dimostra, ché solo di legame di parole è fatto, cioè di sole cinque vocali, che sono anima e legame d'ogni parole, e composto d'esse per modo volubile, a figurare imagine di legame.

2.1 [Rif. ad una persona o al suo carattere:] mutevole negli affetti e negli atteggiamenti, incostante; che cede facilmente alle passioni, debole.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 89, pag. 192.17: costume laudevole è de' maturi e savi uomini non mutar sembiante per cosa che avvegna o prospera o avversa, ma con equale e viso e animo le felicità e le avversità sopravegnenti ricevere: per ciò che chi altrimenti fa mostra sé esser di leggiere animo e di volubile.

[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376/77] lett. 88, pag. 355.2: La vostra indegna e miserabile figliuola Caterina vi si racomanda nel pretioso sangue suo, con disiderio di vedere el cuore vostro fermo, stabile e fortificato in vera e santa patientia, considerando me che 'l cuore debile, volubile e senza patientia non potrebbe venire a fare e' grandi fatti di Dio.

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 60, pag. 27.16: Come fu sempre nelle città che de' dissoluti ed ingiuriosi vi sono e gli uficiali volubili, così nella città di Firenze ancora n'ebbe; e volesse Iddio non ne avesse più oggi che mai in Firenze faccendosi assai malefizj. I consoli non sapeano stare coll'animo forte alla giustizia corporale, ma a preghiera et a misericordia s'arrendevano; di che la giustizia mancava.

2.2 [Rif. alle cose terrene:] transitorio, destinato a finire.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), Prologo 2, pag. 5.22: come a tutte le cose volubili soprastava, come nulle cose se non celestiali pensare soleva...

[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 37.51, pag. 163: Ma poi che del seguirmi se' contento / ed hai veduto le mondane cose, / volubili e caduche più che vento, / appresso viemmi, chè le gloriose / ed etterne vedrai.

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), Prologo, pag. 71.19: como tute cosse li stavam sota li pee e como a tute le cosse volubile sovrastava, como nexunne cosse se non celestiae pansar solea...

2.3 [Detto di un periodo di tempo, anche det.:] che scorre incessantemente.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 2, pag. 8.21: Veramente ell' umana specie non può avere in questo mondo tanto bene che sia contenta: la cagione si è che niuna cosa è perfetta e non è durabile, perchè noi siamo nel tempo mutabile e volubile e non durabile, ma corructibile, crescenti e discrescenti.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 12.23: El fanciullo Ascanio, el quale è ora detto Julo (era chiamato Ilo, quando Ilo regnava), egli compirà nell'impero trenta anni grandi per li mesi volubili...

2.4 [Detto della fortuna, anche con rif. metaf. alla sua ruota:] che muta rapidamente, incostante.

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), D.8.1, pag. 227: Zieca fortuna, volubele e vaga, / che non permani in fermo statto un'ora, / perché ti mostri sí contraria ancora / de me, ch'ò dentro sí mortale piaga...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 212.24: e disse: Ciro, o Ciro, membriti, che lla fortuna è volubile, e che tu se' uomo...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 1, vol. 2, pag. 103.14: 1. [M]ulti exempli avimu ricuntati di la volubili fortuna; di la prospera qui sia constanti multi poki si ndi ponnu cuntari.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 7, pag. 130.29: con ciò sia cosa che la fortuna infino a questo tempo ci abbia con la sua destra tirati nell' auge della sua volubile rota, accrescendo il numero de' nostri vittoriosi triunfi...

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 72.32, pag. 100: Né mai stato gioioso / Amor o la volubile Fortuna / dieder a chi più fur nel mondo amici, / ch'i' nol cangiassi ad una / rivolta d'occhi, ond'ogni mio riposo / vien come ogni arbor vien da sue radici.

3 [Bot.] S.f. Nome generico di alcune specie di piante erbacee rampicanti, appartenenti alla famiglia delle Convolvulacee (Convolvulus Sepium), i cui rami lunghi e sottili si avviluppano ad un sostegno o alle piante vicine, infestandole.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 38 rubr., pag. 51.22: De la volubelle. Capitolo .xxxviij. Dixe Diascoride che de questa volubelle se ne truova più spetie.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 131, vol. 2, pag. 339.5: La Volubile è un'erba, la quale s'involge sopra le piante, le quali son prossimane, ed è poco calda ma molto secca, la qual cosa la sua tortura dimostra.

3.1 [Bot.] Locuz. nom. Volubile maggiore: varietà di volubile, altrimenti detta edera.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 38, pag. 51.24: Una spetia sì è chiamà cussus, çoè elera. E questa sì è la volubelle maore e la salvèga. E questa herba sì è simele a la volubelle menore, ma l'è più dura cha la menore.

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 38, pag. 51.26: E questa volubelemaore ha tre specie.

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 131, vol. 2, pag. 339.14: Anche n'è un'altra spezie, che si chiama volubilemaggiore, e il suo latte rimove i peli e uccide i pidocchi.

3.2 [Bot.] Locuz. nom. Volubile minore: varietà di volubile, chiamata anche athin, avente foglie pelose e più piccole e rotonde rispetto alla maggiore.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 38, pag. 52.5: Ancora se ne truova una altra spetia, che se chiama athin, e questa è la vollubelle menore. E asomeiase in le foie a la volubelle de sovra, nomà che le foie de questa è menore e più reónde.

[2] Gl Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 38, pag. 53.20: La vertù de l'acsim, çoè de la volubelle menore, è resolvativa.