GALLA (1) s.f.

0.1 galla, galle, galli, gallia, gallie, gallo, ghalla, ghalle. cfr. (0.6 N) gallabele.

0.2 Lat. galla (DELI 2 s.v. galla).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 5.2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1301-1303; Poes. an. pis., XIV in. (?) (2); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Stat. pis., 1318-21.

In testi sett.: x Gramm. lat.-it., XIII ex. (ver.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.5 Anche s.m. (gallo).

Locuz. e fras. a galla 5.1; a gallo 5.1; andare a galla 5.2; conciare a galla 1.1; essere a galla 5.5; galla del cipresso 1; galla dentata 1.2; galla muscata 3.1; galla verde 1.3; stare a galla 5.3; venire a galla 5.4.

0.6 N Ineichen, Serapiom, vol. II, pp. 130-31 e Elsheikh, Piero Ubertino, p. 104, distinguono fra galla 'cecidio' e gallia 'confezione aromatica'.

Nota in Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.) la forma gallabele, forse originata dalla corruzione o da un fraintendimento del lat. «galla levi» (cfr. Aurigemma, Mascalcia, p. 344).

0.7 1 [Bot.] Escrescenza tumorale rigida di forma rotondeggiante che si forma sulla superficie delle piante in reazione all'attacco di parassiti, cecidio. [In particolare:] cecidio che si forma sulla superficie della quercia in reazione all'attacco di insetti Cinipidi. La polvere che se ne ottiene, ricca di tannino, usata per la produzione di unguenti e tinture. La tintura che se ne ricava. 1.1 Conciare a galla, utilizzare la galla per trattare la pelle d'animale grezza. 1.2 [Bot.] Locuz. nom. Galla dentata: galla del cipresso. 1.3 [Bot.] Locuz. nom. Galla verde: galla del cipresso. 1.4 Qualsiasi escrescenza animale o vegetale di forma rotondeggiante. 2 [Bot.] Lo stesso che ghianda. 3 Preparazione alimentare o farmaceutica di piccole dimensioni, sorta di pasticca o di confetto. 3.1 Galla muscata: preparazione a base di noce moscata o di muschio. 4 [Vet.] [Masc.] Sorta di vescica, sierosa e molle o rigida e dolente a seconda della fase di sviluppo, che si forma nelle guaine dei tendini flessori del cavallo a causa dell'accumulo di sinovia. 5 Bolla d'aria (in un liquido). 5.1 Locuz. avv. A galla (a gallo): sopra la superficie (di una massa liquida, in particolare dell'acqua). 5.2 Fras. Andare a galla: spostarsi nell'acqua mantenendosi sopra la superficie. 5.3 Fras. Stare a galla, restare sopra la superficie dell'acqua, senza affondare. 5.4 [Di cosa immersa in un liquido:] fras. Venire a galla: salire in superficie. 5.5 Fig. Fras. Essere a galla: trovarsi in condizione di eminenza.

0.8 Francesca Faleri 19.01.2012.

1 [Bot.] Escrescenza tumorale rigida di forma rotondeggiante che si forma sulla superficie delle piante in reazione all'attacco di parassiti, cecidio. [In particolare:] cecidio che si forma sulla superficie della quercia in reazione all'attacco di insetti Cinipidi. La polvere che se ne ottiene, ricca di tannino, usata per la produzione di unguenti e tinture. La tintura che se ne ricava.

[1] Gl Gramm. lat.-it., XIII ex. (ver.), pag. 511: Hec galla, huius galle, la galla.

[2] Stat. sen., 1301-1303, cap. 17, pag. 16.12: La soma de la galla, J soldo kabella; et passagio VJ denari.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 124.29: Ancora alchana, ghalla istenperata in olio d'uliva anera i chapelli.

[4] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 23.16: Per ciascuna soma de galla over de galluçça over pelglie, Quactro s.. || Con galla 'galla di quercia', opposta a galluzza 'galla di cipresso' (cfr. galluzza).

[5] Stat. pis., 1318-21, cap. 56, pag. 1114.23: E del centenaio della galla, per parte den. II.

[6] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 71.14: I(n)prima galla e tute lane sallvo lana de berete, formaio, carne sallada, sonça e lardo e lin de la Marcha...

[7] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 109.30: chanella, masticha, draganti, galla, rame, stagno, plonbo...

[8] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 371.18: Galla, la buona vuol essere grossa e pesante, e che sia in colore verdetto livido e non giallo, però che la gialla si è leggiere e non vale e non è buona...

[9] Ricette bologn., XIV pm., pag. 263.3: Toi altea unçe ij, allume, galle, scorçe de mele granate, ballaustie de çascaduno unça meça...

[10] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 20, pag. 589.38: E tutti kisti plaghi, corrosiuni oi lesiuni, suldari purrannussi di kista pulviri di la murtilla pistata e pulverizzata, oi galla beni pulverizata.

[11] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 221, pag. 233.12: E chi tuole quello che sè dentro da la galla e meterlo in la roxegaùra del dente, el mitiga el dolore de quello.

[12] Gl Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 221, pag. 232.22: De molte mainiere se coge galle, algune fresche che no è maùre, piçole, reónde e gropolose che no è forè...

[13] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 78, pag. 198.20: allora se ce giecte pulve corrosiva, çoè pulve de galla et de vit(r)iolo...

- [Con specificata la pianta su cui si è prodotta la galla:] galla del cipresso.

[14] F Libro delle segrete cose delle donne, XIV pi.di. (fior.): R. scorze di melograno, balaustie, cioè le meluzze che caggiono del detto melo, galluzza, galle d'arcipresso... || Manuzzi, Segrete cose, p. 6.

[15] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 51 rubr., pag. 63.18: De la galla del cipresso, çoè de la noxe.

1.1 Conciare a galla, utilizzare la galla per trattare la pelle d'animale grezza.

[1] Stat. pis., 1334, cap. 36, pag. 1043.3: E che neuno calsulaio, menatore, o vero in nessuno modo conciatore di coiame alcuno, possa conciare a sevo nè a galla...

1.2 [Bot.] Locuz. nom. Galla dentata: galla del cipresso. || (Ineichen).

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 31, pag. 35.17: El tamarischo desmestego, che ven chiamà carmeçit, è simele al salvègo in tuto, fura cha in lo fruto, perché el fruto de questo è simele a le galle dentà .

1.3 [Bot.] Locuz. nom. Galla verde: galla del cipresso. || (Ineichen).

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 31, pag. 35.26: E la scorça someia in stipticità quasi o a le galle verde...

1.4 Qualsiasi escrescenza animale o vegetale di forma rotondeggiante.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 9, pag. 180.12: Cesare sedeva sopra uno forte destriere: [[...]] ne la fronte dinanzi aveva una galla dura, co la quale confondeva li altri cavalli all' urtare.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 192, pag. 299.10: Ancora per lo molto grande caldo che v'è, sì nasce in questi cotali àlbori certe galle di gomme, lo quale si è anche incenso.

2 [Bot.] Lo stesso che ghianda.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.43, vol. 2, pag. 231: Tra brutti porci, più degni di galle / che d'altro cibo fatto in uman uso, / dirizza prima il suo povero calle.

[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di li naturali..., pag. 576.24: La galla esti inflaciuni molli a modu di visica e grandi comu galla oi nuchilla, oi nuchi, quandu plui e quandu minu...

3 Preparazione alimentare o farmaceutica di piccole dimensioni, sorta di pasticca o di confetto. || Cfr. 0.6 N.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 6, pag. 532.30: infino da ora sappiate che chi avuto avrà il porco non potrà mandar giù la galla, anzi gli parrà più amara che veleno...

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 224, pag. 237.11: E quando el se fa la gallia de questo ramich, el se ge mescea algune spetie odorifere e mosco.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 211 rubr., pag. 546.12: Il Gonnella buffone vende alla fiera di Salerno stronzi di cane per galle di grandissima virtù...

- [Con specificato l'ingrediente caratterizzante della preparazione].

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 6, pag. 531.35: «Vorrebbesi fare con belle galle di gengiovo e con bella vernaccia, e invitargli a bere...

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 50, pag. 63.15: E la gallia de[l] ventre se fa, quando se taia questi ventre menudamentre e po se confecta cum le medexine sovra dite.

3.1 Galla muscata: preparazione a base di noce moscata o di muschio. || La confusione fra noce moscata e muschio è già nei ricettari antichi (cfr. Baldini, Zucchero, p. 227).

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 4, pag. 129.6: e per li denti inbianchare e fare buona alena, ciò è buono alito di bocha, prendete galla muschata, pomice marina, sale arostito...

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 50, pag. 62.23: La vertù de la gallia muschata è calda e secha in lo segondo grado...

4 [Vet.] [Masc.] Sorta di vescica, sierosa e molle o rigida e dolente a seconda della fase di sviluppo, che si forma nelle guaine dei tendini flessori del cavallo a causa dell'accumulo di sinovia.

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di li naturali..., pag. 576.23: La galla esti inflaciuni molli a modu di visica e grandi comu galla oi nuchilla, oi nuchi, quandu plui e quandu minu: li quali naxinu appressu li iuncturi di li gambi a latu li unghi.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 109, pag. 229.30: La galla è unu tumor(e) molle ad m(od)o d(e) una vessica grande como nucella voi nuce, et alcuna fiata maiore et alcuna fiata minore, la q(u)ale se g(e)n(er)a a le iuntur(e) ap(re)sso a le ungne...

5 Bolla d'aria (in un liquido).

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1388-89] 1.203: tre zentilesche e lizadrette palle, / che saglion come galle / remprendo il mondo d'amoroso gielo...

5.1 Locuz. avv. A galla (a gallo): sopra la superficie (di una massa liquida, in particolare dell'acqua).

[1] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 20, 1-6, pag. 490, col. 2.7: «Mergo, is» sta per andare a gallo zoè a summo...

[2] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 300.21: Ma puro eo solo scampay, lo quale foy levato da marosa a galla como muorto e gittato in terra...

5.2 Fras. Andare a galla: spostarsi nell'acqua mantenendosi sopra la superficie.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 9, pag. 294.11: e l' assi delle navi, fatte come cera liquide, abbronzò; e cosse i pesci del mare andando a galla sopra l' acqua...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 15, pag. 103.15: l'onde del mare erano vermeglie da ogni parte: le teste delli uomini andavano a gallo per lo mare...

[3] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 18, pag. 48.3: Allora Moise scrisse in una piastra d'oro lo nome di Dio tetragrammaton, e gittolla in su l'acqua; e questa andò a galla su per l'acqua infin dov' era lo sepulcro di Iosefo...

5.3 Fras. Stare a galla, restare sopra la superficie dell'acqua, senza affondare.

[1] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 334, pag. 84: Metiallo dentro a quella navicella, / che mi p[a]re atta di star pogho a gallo, / e lla fortuna 'l guidi po' duv'ella / gli à destinato d'esser lo suo stallo».

- Fig.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, conclusione, pag. 720.21: affermo che io non son grave, anzi son io sì lieve, che io sto a galla nell'acqua...

5.4 [Di cosa immersa in un liquido:] fras. Venire a galla: salire in superficie.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 26, pag. 60.4: E subito fece un peto nell' acqua del bagno, il quale immantenente gorgogliando, venne a galla e fece una vescica.

5.5 Fig. Fras. Essere a galla: trovarsi in condizione di eminenza.

[1] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 245.7: Tennono consiglio a la Parte, nel quale ebbe di molti Guelfi, che sono a galla negli uficî, e non vorrebbono avere nè pari nè compagnone...

[u.r. 08.11.2018]