GRANCHIO s.m.

0.1 granchi, granchio, granchu, granci, granciu, grancus.

0.2 Lat. cancer, cancrum (DELI 2 s.v. granchio).

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 4.1.

0.4 In testi tosc.: Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.6 A Doc. prat., 1296-1305: Gianni del Gra(n)chio; Doc. prat., 1293-1306: Gianni del Granchio.

0.7 1 [Zool.] Crostaceo marino o di acqua dolce (dell'infraordine Brachyura) decapode dotato di un carapace di forma tondeggiante, del quale esistono numerose specie commestibili. 2 Tipo di conchiglia o altro animale marino (non meglio identificata). 3 Contrazione muscolare improvvisa e dolorosa, crampo. 4 [Med.] Tumore maligno. 4.1 [Med.] Ulcera alle fauci. 5 Fig. Persona avara. 6 Fig. Persona sciocca. 6.1 [Per indicare un 'tipo' particolare].

0.8 Elisabetta Tonello 24.01.2012.

1 [Zool.] Crostaceo marino o di acqua dolce (dell'infraordine Brachyura) decapode dotato di un carapace di forma tondeggiante, del quale esistono numerose specie commestibili.

[1] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 18.3, pag. 188: li Bianchi / e vanno seguitando la natura / delli animali che si noman granchi, / che pur di notte prendon lor pastura. / Di giorno stanno ascosi, non son franchi...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 96.5: E sì come 'l granchio suole sotterrare ampiamente lo male da non medicare, e aggiungere le parti sane alle inferme, così lo mortale freddo a poco a poco le piglia il petto, e chiuse le vie che danno la vita, e quelle del fiato.

[3] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 2, pag. 112.31: un marescho che è nel mare, il quale si chiama granchio, che è come tondo di fattezze e ae sei piedi. Li tre tiene da l' una parte e li altri tre da l' altra. E tiene dinanzi in so[m]mo del capo due a modo di braccia che sono più grossi che li altri piedi. E in sommo di ciascun di questi tiene due a modo di due dita con l' unghia, con che pigliano quello che voglion mangiare e mettollosi incontanente in boccha.

[4] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 41r, pag. 69.31: Cancer cri... quidam piscis, qui dicitur granciu.

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 37, pag. 43.11: granchi di fiume, o di mare, che li chiamano i Greci paguri.

[6] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 18, pag. 282.13: Delo granchio del fiume et dello marino. [1] Li granchi del fiume sono come tondi ed ànno gambe. [2] Et sono buoni al'enfrascritte cose, ciò ène contra lo morso delo cane rabioso. Lo granchio marino ène più utile.

[7] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 18, pag. 282.24: Lo granchio del fiume overo marino pestato molto bene et mescolato con latte d'asina, molto vale.

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 17, 94-114, pag. 462.10: E con le branche l'aere a sé raccolse; come fa il granchio o altro animale acquatico ch' abbia branche, quando ruota per acqua.

[9] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] cacc., 4, pag. 226: Amor mi guida / per la verde rivera passo passo, / senti': - Leva quel sasso! - / - Ve' 'l granchio, ve'. - Ve' 'l pesce, piglia piglia. - / - Quest'è gran maraviglia.

2 [Zool.] Tipo di conchiglia o altro animale marino (non meglio identificata).

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 13, pag. 279.18: Ancora ène un'altra coquilla in mare la quale ène chiamata granchio, imperciò che ella àne gambe ed ène tutta ritonda sì come lo granchio.

3 [Med.] Contrazione muscolare improvvisa e dolorosa, crampo.

[1] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 33v, pag. 70.3: Brancus ci... guctur, et est morbus stringens pedes, qui vulgariter dicitur grancus.

4 [Med.] Tumore maligno. || Cfr. cancro s.m.

[1] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 41r, pag. 70.5: Cancer ceris vel Cancer cri... idest quidam morbus, qui vulgo dicitur charcus vel grancus.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 138, Ss. Cosma e Damiano, vol. 3, pag. 1209.10: uno uomo al quale era già consumata tutta la gamba per lomale del granchio.

4.1 [Med.] Ulcera alle fauci. || Cfr. grancia 2.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.21, pag. 136: A me vegna le fistelle / con migliaia de carvoncigli, / e li granchi siano quilli / che tutto repien ne sia.

5 Fig. Persona avara.

[1] Arrighetto (ed. Bonaventura), XIV (tosc.), pag. 190.1: colui che promette e non dà è assomigliato al granchio, lo quale lo suo disinore lo fae diventare granchio.

6 Fig. Persona sciocca.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 210, pag. 545.4: Dice l' uno: - Dic' elli che noi godiamo? se noi fossomo ranocchi, anguille o granchi, potremmolo fare. - Dice l' altro: - Noi fummo ben granchi a venirci, che morti siàn noi a ghiado, che ci venimmo.

6.1 [Per indicare un 'tipo' particolare].

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 451-60, pag. 123.8: Vedesti mai così nuovo granchio? Per certo questi la cavalca. Egli è di vero uscito del seminato e vuole essere tenuto savio.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 27.91, pag. 415: E come mostran li Tedeschi e i Galli / comunalmente de la carne bianchi, / così costor come oro sono gialli: / per ch'io non vidi mai sì novi granchi. || Certamente indotto dalla rima.