0.1 inarida, inaridendo, inaridė, inaridir, inaridisca, inaridiscano, inaridisce, inaridita, inaridivansi, inarridire; f: inaridire, inariditte.
0.2 Da arido.
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).
0.7 1 Rendere arido, secco, sterile. 1.1 Divenire arido, secco (anche pron.). 1.2 Pron. [Di parte del corpo:] divenire priva di vita; paralizzarsi. 2 Far venire meno, rendere privo (di sentimenti). 2.1 Deperire, consumare.
0.8 Giulio Vaccaro 24.01.2012.
1 Rendere arido, secco, sterile.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 19, pag. 339.4: sappi, che ad buono mantenimento de lo studio non dovemo solamente leggere nč solomente scrivere; perō che l'uomo constringie e inarida le forze, e l'altro le dissolve e le sguaglia.
[2] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 3, pag. 462.27: Questo tempo č frigido e secco, e perō fae la terra sterile, e fae inarridire le folgle degli ālbori e diseccandole le fa cadere.
1.1 Divenire arido, secco (anche pron.).
[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 267.2: la rosa tolta dalla spina si inaridisce...
[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 223.7: Allora Sirio ardea li sterili campi, inaridivansi l'erbe, e la inferma biada non ci nutricava.
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 90.1: i magliuoli non inaridiscano per sole, nč per vento.
1.2 [Di parte del corpo:] divenire priva di vita; paralizzarsi (anche pron.).
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 168.1: La terza infermitā si č, che fa inaridir la mano, che non pare, che il misero avaro la possa estendere al povero, nč pur alla bocca sua istessa.
[2] F Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), a. 1342 (tosc.occ.), p. II, cap. 26, S. Elpidio: lla mano diritta, la quale avea levata col coltello per ferillo, si lli inariditte e seccoe...... || Delcorno, Cavalca. Vite, p. 1423.
2 Far venire meno, rendere privo (di sentimenti).
[1] F Abate Isaac volg., XIV (tosc.), coll. 4, cap. 2: non solamente sentissimo inaridire questi cotali sentimenti, che (ma) eziamdio la cella ci fosse in orrore e la lezione in tedio... || Sorio, Isaac, p. 44.
[1] F Preghiere s. Anselmo volg., XIV ex. (tosc.), 2: per sė dolce fervore del nostro amore s'accenda l'anima mia e inaridisca la carne mia... || Sorio, Isaac, p. 44.
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 14, vol. 6, pag. 217.10: [9] L' occhio dello avaro sė č insaziabile in parte d' iniquitade; non si sazierae infino ch' elli consumi la ingiustizia inaridendo l' anima sua.