GENERAMENTO s.m.

0.1 generamento.

0.2 Da generare.

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; F Bono Giamboni, Della miseria dell'uomo (ed. Segre), a. 1292 (fior.); Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.); Metaura volg., XIV m. (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Processo alla base della riproduzione di un essere vivente. 1.1 [Rif. all'essere vivente di sesso maschile]. 1.2 [Rif. alla formazione di un essere vivente nell'utero materno o più generic. all'atto sessuale che l'ha provocato:] concepimento. 1.3 [Detto di animali]. 1.4 [Relig.] Estens. Fig. [Rif. al vincolo che lega gli uomini a Dio in quanto suoi figli:] origine. 2 Estens. Processo che origina un det. fenomeno fisico (in partic. atmosferico). 3 Fig. Origine, causa di un sentimento o di un comportamento.

0.8 Diego Dotto 26.01.2012.

1 Processo alla base della riproduzione di un essere vivente.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 7, pag. 137.32: La terza ragione si è, che 'l matrimonio è ordinato per avere figliuoli; e se una femmina avesse molti mariti, il generamento dei figliuoli sarebbe impedito, sì come noi vedemo, che le male femmine fanno meno figliuoli che le altre...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 15, pag. 672.16: dicono che la forma delli uomini è data sì come offera la fortunata sorte del generamento.

1.1 [Rif. all'essere vivente di sesso maschile].

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 3, pag. 160.30: perciò che 'l figliuolo è generato dal padre il qual generamento mostra la sua perfezione...

1.2 [Rif. alla formazione di un essere vivente nell'utero materno o più generic. all'atto sessuale che l'ha provocato:] concepimento.

[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 303, pag. 329.5: Niuna criatura può nasciere inanzi lo suo tornamento un solo punto, in niuna maniera di mondo; e tutto questo è per lo punto dello generamento: che alcuno punto è che se la criatura è generata in lui, si nascie in un altro punto, tosto o tardi, che più inanzi o più adrieto non può nasciere che al suo punto.

[2] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Os 9, vol. 8, pag. 147.10: [11] Ed Efraim volò come un uccello, e la loro gloria apparìo dal ventre, dal parto e dal generamento. || Cfr. Os., 9.11: «avolavit gloria eorum a partu et ab utero et a conceptu».

- [Con rif. al peccato originale].

[3] F Bono Giamboni, Della miseria dell'uomo (ed. Segre), a. 1292 (fior.): Onde viene superbia a te, uomo, che 'l tuo generamento è peccato, il tuo nascere è pena, la tua vita è fatica, e fa pur bisogno che tu muoia? || Segre-Marti, La prosa, p. 229.

[4] F Cassiano volg., XIV (tosc.): però che in Cristo non era simiglianza di seme o di generamento umano, secondo che l'Angiolo annunziò la ragione del suo ingeneramento... || Bini, Cassiano, p. 55.

1.3 [Detto di animali].

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 9, pag. 200.21: e siccome elli appare di colui ch'à diece pecore, per lo generamento d'esse in capo dell' anno n'à venti o più, secondo ch'esse sono fruttevoli...

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 20, cap. 1, par. 7, pag. 329.19: Siccome noi vedemo che gli uccelli per utilità e generamento loro pongono e ordinano loro nidi...

1.4 [Relig.] Estens. Fig. [Rif. al vincolo che lega gli uomini a Dio in quanto suoi figli:] origine.

[1] F Cassiano volg., XIV (tosc.): noi sappiamo che ogni uomo che è nato da Dio non fa peccato [[mortale]], ma il generamento [di Dio] il conserva, e 'l maligno nol tocca. || Bini, Cassiano, p. 142.

2 Estens. Processo che origina un det. fenomeno fisico (in partic. atmosferico).

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 231.26: Testo d'Aristotile del generamento de la gragnuola. La gragnuola s'ingenera ne' nuvoli che ssono dilungi da la terra, e la cagione de la sua generatione è la caldezza del vapore che ssi leva da terra.

3 Fig. Origine, causa di un sentimento o di un comportamento.

[1] F Fiore di virtù (ed. 1856), 1305/23 (tosc.): la lussuria si è distruggimento del corpo, abbreviamento di vita, corruzione di virtù, rompimento di legge, e generamento di rei costumi. || Gelli, Fiore di virtù, p. 97.

[2] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 4, pag. 86.32: L'avarizia della cupidezza è generamento di tutte concupiscenze.