GENERANTE agg./s.m.

0.1 generante, generanti.

0.2 V. generare.

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Locuz. e fras. natura generante 1.1.1; padre generante 1.2; primo generante 2; strale generante 1.

0.7 1 Che genera, che dà la vita a qno (in partic. con rif. alla facoltà riproduttiva dell'essere di sesso maschile, in opp. a quello femminile). 1.1 Estens. [Nel lessico scient., rif. alla teoria aristotelico-scolastica della generazione:] che partecipa alla riproduzione degli esseri viventi attraverso il moto dei cieli. 1.2 [Relig.] Estens. Padre generante: prima persona della Trinità in ordine alla sua opera; Dio dal quale procede eternamente Cristo. 2 Sost. Chi genera un altro essere vivente; genitore. 2.1 [Con opp. al genitore di sesso femminile]. 2.2 Estens. Capostipite di una famiglia o di una stirpe; progenitore. 2.3 [Al plur.:] padre e madre rispetto al figlio che hanno generato. 3 Sost. Estens. Organismo vegetale nel suo primo sviluppo; germoglio.

0.8 Diego Dotto 26.01.2012.

1 Che genera, che dà la vita a qno (in partic. con rif. alla facoltà riproduttiva dell'essere di sesso maschile, in opp. a quello femminile).

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, proemio, pag. 196.2: Concore il generante padre alla concepente madre...

- Fras. Strale generante: facoltà riproduttiva.

[2] a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 50.12, pag. 277: Hor prima dell'amore / comprendo suo tenore, / che 'n due modi si pone: / l'uno è dilectione, / l'altro è l'amor charnale / ch'ha il generante strale.

1.1 Estens. [Nel lessico scient., rif. alla teoria aristotelico-scolastica della generazione:] che partecipa alla riproduzione degli esseri viventi attraverso il moto dei cieli.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 317.20: Poi ch' ha mostrato, che lla virtù generante ch'è nel Cielo, sì come strumento della divina potenzia, hae a producere le cose che ssi ingenerano...

1.1.1 Natura generante: la natura in quanto principio della generazione.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 217.22: E nota, ch'egli è natura naturante, cioè Idio creatore della natura; e poi è la natura generante, sì come sono li cieli per loro influenzia; terzo è natura naturata, come è l'animale e l'uomo; ed è ancora sopra queste un'altra natura, che si chiama ubidenzia naturale.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 48, pag. 172.15: L'enfirmitate le quale se fa p(er) deminutio(n)e no(n) è p(er) defectu de natura generante...

1.2 [Relig.] Estens. Padre generante: prima persona della Trinità in ordine alla sua opera; Dio dal quale procede eternamente Cristo.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 90, col. 1.45: Imperciocchè imprima s'intende il Padre generante, poi il Figliuolo generato, e poi lo Spirito Santo il quale procede dall'uno e dall'altro...

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 33, 115-132, pag. 868.34: così lo Padre è cagione de la generazione del Figliuolo, sicchè lo Figliuolo si dice generato, e lo Padre generante...

2 Sost. Chi genera un altro essere vivente; genitore.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 9, pag. 205.10: sì come sorella è detta quella femmina che da uno medesimo generante è generata, così puote l'uomo dire 'sorella' dell'opera che da uno medesimo operante è operata...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 180.33: e in questo vuole l'Autore dimostrare la forza dell'amore dal generante al generato, per lo padre a' suoi sucessori e discendenti, che è il primo e maggiore naturale amore quanto alla carne...

- Primo generante: Adamo.

[3] Gl Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 15, pag. 356.2: e così questo processo d'una condizione è venuto infino dal primo parente: per che tale quale fu lo primo generante, cioè Adamo, conviene essere tutta l'umana generazione...

2.1 [Con opp. al genitore di sesso femminile].

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 209.12: come essere può, che di dolce seme n' esca amaro frutto, di larghi parenti avaro figliuolo, di virtuosi generanti e concepenti nato vizioso e cattivo?

2.1.1 Padre naturale (in opp. a quello acquisito secondo la legge del tempo).

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 126, Natività Maria, vol. 3, pag. 1109.10: Joseph nacque così secondo natura figliuolo di Jacob del discendimento di Salamone, ma secondo la legge fue figliuolo di Eli [che discese di Nathan. Però che il figlio che nasceva] per natura [era del generante, ma secondo la legge del morto.

2.1.2 [In partic.:] l'uomo che, secondo le concezioni del tempo, attraverso il suo seme fornisce le virtù che presiedono alla formazione dell'organismo.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 21, pag. 391.4: E però dico che quando l'umano seme cade nel suo recettaculo, cioè nella matrice, esso porta seco la vertù dell'anima generativa e la vertù del cielo e la vertù delli elementi legati, cioè la complessione; [e] matura e dispone la materia alla vertù formativa, la quale diede l'anima [del] generante...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 25.59, vol. 2, pag. 431: Or si spiega, figliuolo, or si distende / la virtù ch'è dal cor del generante, / dove natura a tutte membra intende.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 31-60, pag. 522, col. 1.41: Qui dixe come dal core del generante sí se spiega e defende la vertù che produxe cotale effecto.

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 31-60, pag. 600.1: Prende; cioè lo sangue perfetto ditto di sopra, dal cuor; cioè dal generante: imperò che al cuore s'appartiene di dare la vertù informativa al sangue...

2.2 Estens. Capostipite di una famiglia o di una stirpe; progenitore.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 14, pag. 353.2: Lo terzo si è che molte volte verrebbe prima lo generato che lo generante: che è del tutto impossibile; e ciò si può così mostrare. Pognamo che Gherardo da Cammino fosse stato nepote del più vile villano che mai bevesse del Sile o del Cagnano, e la oblivione non fosse ancora del suo avolo venuta.

2.3 [Al plur.:] padre e madre rispetto al figlio che hanno generato.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 13, pag. 56.13: Questo mio volgare fu congiungitore delli miei generanti, che con esso parlavano, sì come 'l fuoco è disponitore del ferro al fabro che fa lo coltello...

3 Sost. Estens. Organismo vegetale nel suo primo sviluppo; germoglio.

[1] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 64, vol. 5, pag. 321.2: [11] Inebriante gli suoi rivoli moltiplica la sua generazione; nel suo stillare rallegrerassi il generante. || Cfr. Sal., 64.11: «in stillicidiis eius laetabitur germinans».