GENERAZIONE s.f.

0.1 çenerationi, cienerazioni, genaratione, generaciom, generacïon, generacion, generaçion, generacione, generaçione, generacioni, generaçioni, generacionj, generacium, generaciun, generaciuni, generantium, generasione, generassione, generatiom, generatïon, generation, generatïone, generatione, generationi, generationj, generatium, generatiuni, generazion, generazïone, generazione, generazioni, genneraçion, gennerasion, gennerasione, gennerassione, genneration, genneratione, gennerationi, gennerazion, gieneraçioni, gieneratione, gienerationi, gienerazione, gienerazioni, ienerazioni, jeneratïom, jenerazione, zenerazione; a: çeneracion.

0.2 Lat. mediev. generatio. || Solo la larga diffusione di generatio nel lat. bibl. e nel lat. scient., in partic. nel lat. scolastico, giustifica la gamma di signif. assunti nelle varietà volgari, un'estensione d'uso sconosciuta al lat. classico perché i diversi signif. erano ricoperti di preferenza dal lat. genus (infatti frequentemente tradotto dai volgarizzatori con generazione).

0.3 a Omelia padov., XIII s.q.: 9 [14]; Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 8.2.1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: a Omelia padov., XIII s.q.; Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); a Stat. bellun., 1385; Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Stat. tod., 1305 (?); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Preci assis., XIV pm.; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Doc. ancon., 1372; a Stat. viterb., 1384; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Per nemico dell'umana generazione > nemico.

Locuz. e fras. da generazione in generazione 8.1.3; dalla generazione alla generazione 8.1.4; dalla generazione nella generazione 8.1.3; di generazione 1.2, 8.2.1, 10; di generazione in generazione 8.1.5; generazione carnale 1.1; generazione dell'uomo 9.1; generazione di Abramo 8.2; generazione di Adamo 8.2; generazione di gente 8.1.2.1, 10, 10.1; generazione e schiatta 8, 8.2; generazione naturale 1.1; generazione seminale 1.1; generazione sostanziale 1.2.1; generazione spirituale 1.1.1.2; in generazione e generazione 8.1.7; libro di generazione e corruzione 1.2; moltiplicare l'umana generazione 9; nella generazione delle generazioni 8.1.8; nella generazione e generazione 8.1.7; nella generazione e per la generazione 8.1.6; per generazione 8.2.1, 10; redimere l'umana generazione 9; ricomperare l'umana generazione 9; umana generazione 9.

0.7 1 Processo naturale che consiste nel dare la vita a un essere vivente; riproduzione degli organismi animali o vegetali. 1.1 [Detto degli esseri umani:] atto di procreare, dare la vita a un figlio (con rif. alla fecondazione o per estens. al coito). 1.2 [Filos.] [In ambito scient., con rif. alla teoria di matrice aristotelico-scolastica:] processo naturale che corrisponde al momento iniziale della trasformazione sostanziale o accidentale di un essere a causa di una diversa organizzazione della materia (i quattro elementi) e dell'influenza delle sfere concentriche intorno alla Terra, con l'eduzione di una nuova forma dalla materia. 2 Estens. Creazione, origine. 3 [Relig.] Estens. [Con rif. al dogma della Trinità:] processione eterna del Figlio da Dio Padre. 4 Origine, formazione di un elemento o di un fenomeno naturale. 4.1 [Detto di un metallo]. 4.2 [Detto di un fenomeno atmosferico]. 5 Azione che origina, produce in maniera artificiale qsa (rif. ad una creazione poetica). 6 Fig. Origine, formazione di un sentimento o di un valore morale. 7 Fig. Causa, origine di un det. effetto. 8 [Come effetto della riproduzione sessuale degli uomini:] insieme dei figli di un genitore (gen. del padre), discendenza prossima; prole. Estens. Possibilità, condizione di mettere al mondo figli. 8.1 Estens. Ciascun insieme dei nuovi nati che si pongono alla stessa distanza da un capostipite comune secondo una linea di discendenza diretta. Estens. Durata approssimativa di tempo che separa un insieme di nuovi nati da quello successivo. 8.2 Estens. Insieme delle persone che discendono da un capostipite comune (gen. remoto); discendenza, stirpe. [In partic.:] albero genealogico. 8.3 Estens. Serie degli antenati di una famiglia (anche con rif. al progenitore prossimo). 8.4 Estens. Insieme di persone legate da un vincolo di consanguineità; famiglia. 8.5 Estens. Esistenza umana, arco della vita dell'uomo. 9 Umana generazione: insieme degli esseri umani; genere umano; umanità. Estens. Conservazione e moltiplicazione della specie umana. 9.1 Generazione dell'uomo. 9.2 [Con uso assol.:] l'umanità nel suo insieme. 10 Collettività umana legata gen. a un det. territorio e caratterizzata da una tradizione storico-culturale, religiosa e linguistica e da un folclore percepiti come comuni; popolo, nazione. 10.1 [In partic. con rif. all'identità religiosa]. 11 Insieme di uomini accomunati da det. caratteristiche o qualità; tipo, categoria. 11.1 Insieme dei caratteri che distinguono un maschio da una femmina; genere, sesso. 11.2 Categoria di persone determinata dalla condizione sociale o più propriamente dalla posizione occupata nella società (gen. legata alla nascita). 11.3 [In partic.:] corpo militare con det. caratteristiche. 11.4 [In partic.:] setta (di eretici). 11.5 [Relig.] Ciascuno dei gruppi di sacerdoti cui era affidate a turno ogni sette giorni la custodia e la gestione del tempio di Gerusalemme. 11.6 Estens. Gruppo, schiera (gen. di modeste dimensioni). 12 Categoria sovraordinata sotto la quale si classificano esseri viventi (animali o vegetali) con caratteristiche comuni, a prescindere dalle determinazioni individuali o particolari; genere, tipo, varietà. 12.1 [In partic.:] unità di classificazione superiore alla specie. 13 Categoria sotto la quale si raggruppano entità (concrete o astratte) che hanno in comune det. proprietà che ne definiscono l'essenza generale e si differenziano per altre proprietà che ne definiscono invece l'essenza particolare. 13.1 [Ret.] Una delle tre categorie sotto le quali rientrano i diversi tipi di discorso secondo la retorica classica; genus dicendi. 13.2 Estens. Qualità specifica, modo d'essere di qsa. 13.3 Estens. Modo di fare qsa.

0.8 Diego Dotto 26.01.2012.

1 Processo naturale che consiste nel dare la vita a un essere vivente; riproduzione degli organismi animali o vegetali.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 30.28: e questa forza fo a cascione de la generazione de le plante e de li animali ch'abetano sopra la terra.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 107.6: adornasi la terra di gienerazione, ingienerano tutte le cose, li animali s'aparechiano, li paschi, ciò sono le pasture, tutti rilevano la loro virtude...

[3] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 45.12: Anche dice Costantino ke 'l creatore, vogliendo che la generatione delgli animali fosse ferma et stabile per quella operatione, et disponendo che si rinovasse per generatione, mise nel congiungnimento del maschio cola femina mirabile vertude et amabile delectatione...

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 11, 97-111, pag. 313.17: imperò che le cose non animate non possono multiplicare per generazione, come le cose animate...

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Proemio, pag. 134.13: Et addunqua, p(er) no(n) esser sinça arte, volci emparare la natura de sì nobele animale da diversi marescalchi venuti ad Roma de diverse parti del mundo, cioè la generatione, nutricame(n)ti, sanità, et dive(r)se cure p(er) le quali guarisce lu cavallo enfirmo.

1.1 [Detto degli esseri umani:] atto di procreare, dare la vita a un figlio (con rif. alla fecondazione o per estens. al coito).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 5, pag. 56.32: e deali èssare lo maschio e la femena a cascione de la generazione...

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 116.16: E ancora allegava ke sse ll'uomo e lla femina nonn avesse peccato, cioè c'avesse peccato pur l'uno e non l'altro, le genti non sarebbono perdute; e dicea che sarebbe stata generatione, e secondo che mo[l]tiplicano li angeli, sarebbero gl'uomini mo[l]tiplicati...

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 17, pag. 138.31: Ma della questione della generazione, si dubita se ciascuno arebbe ingenerato e arebbe avuto figliuolo, e se fusseno nati come figliuoli.

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 2, pag. 16.2: ogni disordinaria corruzione, e mutazione in matrimonio, per la quale s' impedisca la generazione, è molto peggior soddomia, che non sarebbe con maschio, o con altra femmina non moglie.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 28.21: Principaliter, eu dimandu perkì l' actu di la nostra generatiuni esti virgugnusu...

- [Con rif. al peccato originale].

[6] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 39, pag. 159.8: Lo padre e la madre in lavadi del delicto carnale quando illi se conzonzeno a inzenerare fioli per la vertude del matrimonio, ma li fioly reytano lo peccado de la primera prevaricatione per la no-iustixia la quale fi trasfuxa da lo padre in lo fiolo in la generatione...

- Generazione carnale.

[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 715.2: Ha ora poste due radice della umana generazione: Adam per la generazionecarnale, e santo Pietro per la generazione della fede di Cristo.

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 13, vol. 2, pag. 247.15: La terza ragione si è, perchè essi intendono a spirituale generazione, la quale è monda, e santa, cioè di generare figliuoli a Dio in Fede, predicando, e battezzando, e però non denno intendere alla generazione immonda carnale...

- Generazione naturale.

[9] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 9d, pag. 23.3: a l'omo se confà due generationi, l'una naturale, per la quale riceve la essentia de la natura, e l'altra baptisimale, per la quale receve dono e la essentia di gratia...

- Generazione seminale.

[10] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 164.12: Per uno uomo, cioè per Adamo, che fu principio dell' umana natura, la quale da lui per seminale generazione discende, il peccato (cioè originale) entrò nel mondo.

1.1.1 [In partic. rif. al ruolo di agente dell'essere di sesso maschile nella riproduzione sessuale].

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 9d, pag. 23.9: inperò ke la generatione dal padre al figliolo ène naturale, non spirituale.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 21, pag. 110.18: L'altro bene si sono i figliuoli, li uomini, che sono necessarii per la generazione.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 24, cap. 3, par. 3, pag. 385.3: Sempre alla satollanza è congiunta vanezza di laidura; lo ventre e le membra di generazione sono prossimani, e per ordine delle membra è l' ordine delle peccata. || Cfr. Trad. De doc. antiq., 24, 3, 3:«genitalia».

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 7, pag. 89.20: Zo vene ke la generatione è più principalmen da lo padre ka da la madre.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 469.34: Ed avegnachè 'l principio principale della sua generazione sia il cuore, impertanto il principium ultimato e che compie ne l' uomo, s[o]no li vaselli seminarj e i testicoli, ec..

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 332.22: In prima si fanno sogni disonesti e rei; imperò che, riscaldandosi le reni e' lombi, e premendoli le interiora che si rivoltano sopr' essi, l' omore seminale si muove, e discende verso il luogo e a' membri della generazione...

1.1.1.1 Estens. Liquido seminale maschile; sperma. || Att. solo in Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.).

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 238.29: Diceno li phylosofi che la generatione si fa della superfluità del cibo.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 238.35: Et che la genneratione si faccia dei cibi appare, però che veggiamo ke lo cibo non soperchia nel garçone, però che v'è bisogno in del crescere, et però non puote generare.

1.1.1.2 [Relig.] Fig. Generazione spirituale: conversione alla fede in Cristo (da parte dei sacerdoti).

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 13, vol. 2, pag. 247.12: perchè essi [scil. i sacerdoti] intendono a spirituale generazione, la quale è monda, e santa, cioè di generare figliuoli a Dio in Fede, predicando, e battezzando...

1.1.2 [In partic. rif. all'essere di sesso femminile:] concepimento.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 29, pag. 193.35: et perciò ànno elle molte pene oltre li homini, et più sono inferme per la genneratione et per concepti, le quali pene lo padre non àe.

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 33, pag. 219.8: Per la quale Antropòs, secondo la considerazione d'i pagani, la generale morte s'intende; i quali al corso dell'umana vita tre iddee cosí produceano: la prima nel compilare della generazione infino al nascimento, chiamandola Cloto...

1.1.2.1 [Relig.] Concepimento di Cristo da parte della vergine Maria.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 71, pag. 348.22: E a volere vedere la nobilità de la Vergine Maria per la dignità ch'ebbe, questa sta in quattro grandi cose: l'una si è in electione, in angelica anunziatione, in premostratione, in filii generazione. Cioè a dire: per la elezione mirabile di lei; perché fu anunziata da l'angelo; perché anzi che nascesse fu eletta, e fu figurata e premostrata molto tempo dinanzi; e ne la generazione del Figliuolo.

1.1.2.2 Estens. Parto (con rif. al travaglio).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 14: honora lo tuo padre (et) non dime(n)ticare la generatione dela tua madre; rico(r)diti che se no(n) fusseno elli tu no· seresti stato, et meritali come elli ti feno. || Cfr. Albertano, De amore, II, 14: «genitus»; ma cfr. Sir., 7.29-30: «honora patrem tuum et gemitus matris tuae ne obliviscaris».

1.1.3 Estens. Sviluppo del feto nell'utero materno.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 4, proemio, pag. 47.12: che lo f[e]to, nel principio della sua generazione, sia animale vegetativo, e asomiglialo al pentangolo...

1.1.4 Estens. Nascita.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 109, vol. 3, pag. 535.4: (avegna che per generazione Ruberto, e per unzione re Ruberto fosse nomato, per la smisurata e non udita sapienza, per una regenerazione dovrebbe esere apellato novello Salamone)...

1.1.5 Estens. [Come vincolo che lega gli uomini alla Madonna:] natura umana.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De peccatore cum Virgine, 111, pag. 52: Nu sem conteg insema per generatïon / D'una medhesma massa de sangu' e 'd carnason.

1.2 [Filos.] [In ambito scient., con rif. alla teoria di matrice aristotelico-scolastica:] processo naturale che corrisponde al momento iniziale della trasformazione sostanziale o accidentale di un essere a causa di una diversa organizzazione della materia (i quattro elementi) e dell'influenza delle sfere concentriche intorno alla Terra, con l'eduzione di una nuova forma dalla materia.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 3, cap. 2 rubr., pag. 101.16: De la cascione de li quatro elementi e e·ll'ordene e e·lla quantità e e·lla generazione d'essi.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 2, pag. 162.4: Adonqua questa generazione trovamo fatta e composta de cinque cose, come de li quattro elementi e da la virtude del cielo la quale è en essi, la quale fo chiamata da li savi quinta essenzia...

[3] Gl <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 50, vol. 1, pag. 382.9: Generazione è quella opera di natura per cui tutte cose sono ingenerate, secondo che ella fa d'uno uovo un uccello, che non lo farebbero tutte le genti del mondo, se per forza di natura non si facesse. E così dico degli uomini, e dell'altre cose.

[4] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 15-17, pag. 169.27: Il filosofo nel primo libro della Metaura dimostra come l'uno elimento ae a ingenerare da l'altro, e dice che li elimenti ànno insieme generazione l'uno da l'altro, imperciò che lla materia si è comune, e quando la materia è comune de l'uno si puote straere l'altro...

[5] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 4, ch., pag. 163.4: Dimostra qui Aristotile come l'uno elimento hae a ingenerare da l'altro, e dice che li elementi hanno insieme generatione l'uno da l'altro; e lla cagione si è che l'uno è in potenza dell'altro, imperciò che la materia si è comune.

- (Libro) di generazione (e corruzione): titolo di un'opera di Aristotele, conosciuta in lat. come De generatione.

[6] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 10, pag. 212.10: sì come per la sentenza del Filosofo in quello Di Generazione si può comprendere...

[7] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 3, pag. 114.12: Questo cerchio è detto da Aristotile nel libro di generazione e corruzione circulo torto...

- [Con opp. alla corruzione].

[8] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 8 rubr., pag. 127.1: De la cascione e de lo modo de la generazione de li monti e de la loro corruzione.

[9] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 3, pag. 114.14: secondamente che 'l sole s'apressa verso di noi o ssi dilunga inverso di noi, in esso cerchio si fanno la generazione e corruzione in queste cose inferiori.

[10] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 97-108, pag. 220, col. 2.12: çoè li celi, torna quelo de çoso, çoè move a generatione e a corrutione gli elementi e li lementati.

[11] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 1, ch., pag. 158.13: ha detto delle stelle, le quali per lo suo movimento ordinano lo mondo, imperciò che muovono li elimenti a generatione e corruptione...

[12] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 3, vol. 1, pag. 108.12: Li mutacioni naturali sunu generacioni, et corrupcioni, et alteracioni ad presens.

[13] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 21, vol. 1, pag. 189.28: Conciossiacosachè nel basso cerchio sia la generazione e corruzion delle cose che vivono: e non perciò in tutte le parti è cagione di generazione...

- [Con opp. alla creazione, in partic. di Adamo].

[14] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 24, pag. 192.33: Anco vedete li angeli, che avegna che non si facciano per generatione, sì ssi fanno per creatione et ànno bene di natura.

[15] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 45, vol. 2, pag. 84.12: La seconda si è autorità, e dignità di principio, cioè, che come Dio è principio di ogni cosa per creazione, così Adamo fu ed è per generazione degli uomini.

1.2.1 [In partic. rif. al ruolo dei cieli che esercitano la loro influenza sugli esseri viventi].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 3, cap. 1, pag. 101.12: là o' elli [[scil. il cielo]] adopari e facia la sua operazione, e semini e demostri la sua virtude e la sua significazione ch'elli ha en sé per fare la generazione...

[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 29 parr. 1-4, pag. 124.11: questo numero fue amico di lei per dare ad intendere che ne la sua generazione tutti e nove li mobili cieli perfettissimamente s'aveano insieme.

- Generazione sostanziale.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 13, pag. 121.10: Della quale induzione, quanto alla prima perfezione, cioè della generazionesustanziale, tutti li filosofi concordano che li cieli siano cagione...

2 Estens. Creazione, origine.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 67, pag. 192.3: Qui finisce la prima parte di questi libri, che divisa brevemente la generazione del mondo e l'incominciamento de' re, e lo stabilimento dell'una legge e dell'altra, e la natura delle cose del cielo e della terra...

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 160.20: La generazione di tutte le cose, e tutto il processo delle mutabili nature, e qualunque cosa in alcun modo si muove, prende cagioni, ordine e forme dalla stabilità della mente divina.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 522.16: Scrisse li V libri della Bibbia, il Genesi, della generazione del mondo, e dell'essordio della umana generazione...

3 [Relig.] Estens. [Con rif. al dogma della Trinità:] processione eterna del Figlio da Dio Padre.

[1] Gl Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 21, vol. 2, pag. 339.30: Or di questa generazione divina, cioè, come lo Figliuolo proceda dal Padre, e sia suo Verbo, e vero Dio, parlar non si puote, perciocchè è incomprensibile.

[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 1, pag. 39, col. 1.29: pensare delle cose celestiali cioè delle eterne ragioni, ovvero della eterna generazione del Figliuolo di Dio, ovvero come lo Spirito Santo lega e unisce il Padre col Figliuolo, e simili cose a queste.

[3] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 9, pag. 67.22: 'Lodiamo e benediciamo te, Signore Padre, e te, Signore Figliuolo unigenito, quanto a la generassione etterna'; e "Signore Agnello" s'intenda del Figliuolo quanto a la generassione temporale.

4 Origine, formazione di un elemento o di un fenomeno naturale.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 3, pag. 117.3: E da che li monti deano èssare, s'elli hano da l'uno lato la coruzione che li corrompia e guasti, è mestieri per forza de rascione ch'elli abbiano da l'altro lato la generazione che l'ingeneri e facia...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 467.28: adunque abisogna, che questa imagine si refranga, acciò che per novella generazione si faccia ritornamento indietro de l' imagine nella prossima parte dello spazio...

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 20, 61-81, pag. 529.2: dimostra la generazione del detto lago, mostrando che si generi dell'acque e de' rii e fiumane che caggiono di tre montagne...

4.1 [Detto di un metallo].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 4, pag. 117.28: Adonqua li animali non pono èssare senza le plante, né li animali né le plante non pono èssare senza l'acqua, e anco l'altra generazione, come so' le minere...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4 rubr., pag. 158.26: De la generazione de le minerie e de la diversità de le petre.

4.2 [Detto di un fenomeno atmosferico].

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 3, cap. 2c, pag. 71.10: Saputo de le generatione de le fulmina, o aere o pietra overo fuoco ke sia, con ciò sia cosa ke sia [sì piccholino, come puote dare così gran perchossa che fende li alberi e speza edifici e niuna cosa è che non passi e stroni?

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 33, 100-108, pag. 781, col. 1.20: sí come nello secondo della Metaura tratta lo Fylosofo della Generazione de' vènti, ch'è vapor apreso a certa regione d'aere e líe per calore o per moto se converte e genera vento ...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 389.3: secondo Aristotile, la generazione della neve si fa di vapore ch' è di sotto dalla nuvola, e non si genera la frigida sustanzia della neve nella nuvola...

[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 2, ch., pag. 212.11: Chiosa di san Tomaso sopra 'l detto testo d'Aristotile la quale ditermina della generatione de la rugiada e lla diferentia della rugiada e de la brina.

5 Azione che origina, produce in maniera artificiale qsa (rif. ad una creazione poetica).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 9, pag. 205.12: ché, sì come sorella è detta quella femmina che da uno medesimo generante è generata, così puote l'uomo dire 'sorella' dell'opera che da uno medesimo operante è operata: ché la nostra operazione in alcuno modo è generazione.

6 Fig. Origine, formazione di un sentimento o di un valore morale.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 199.13: Generazione di riverenza è non volere sapere le cose che son da tacere.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 14, pag. 349.11: E ciò rompe la loro sentenza medesima, quando dicono che tempo si richiede a nobilitade, ponendo questo vocabulo 'antico': però ch'è impossibile per processo di tempo venire alla generazione di nobilitade per questa loro ragione che detta è...

[3] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 197.15: Ov'è da sapere che la generatione dell' amore à molti exempli nelle cose naturali, ma spetialmente è molto simile a la generatione del fuoco quando si genera dal sole e da lo specchio, ne la quale generatione sono quattro cose.

7 Fig. Causa, origine di un det. effetto.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 25, pag. 93.11: che una generazion di male è a [dire] una cosa palesemente e un' altra privatamente.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 181.7: Onesta e gran generazione di vendetta è il perdonare.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 22: generasione è di lesione altro ascosame(n)te dire (et) altro mostrare di volere.

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 8, par. 9, pag. 238.22: Sono state le predette noie amorose; ma, oltre a queste, lagrime non meno triste mi si parano davanti, mosse da miserabili e inoppinati assalti della fortuna, se quello è vero, che egli sia generazione di sommo infortunio l' essere stato felice.

8 [Come effetto della riproduzione sessuale degli uomini:] insieme dei figli di un genitore (gen. del padre), discendenza prossima; prole. Estens. Possibilità, condizione di mettere al mondo figli.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 10, cap. 2, par. 4, pag. 195.5: la generazione del dottore è diradicata, quando il figliuolo, che per le sue parole gli nasce, per lo suo essempro è ucciso. || Cfr. Trad. De doc. antiq., 10, 2, 4: «progenies».

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 28.23: e acciò che tu non sia sicura nel tempo che dè venire, quella medesima legge della pena sia data alla tua generazione e a' tuoi tardi nipoti. || Cfr. Ov., Met., VI, 138: «tuo generi serisque nepotibus».

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 538.25: Noè ebbe tre figliuoli, Cam, Sem, e Iaffet: di ciascuno di questi discesero molte generazioni; Nembrot delli discendenti di Cam, e maggiore della sua schiatta...

[4] Comm. Arte Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 25, pag. 949.25: Ordinò Romolo con quella sua gente a ccui elli volea dare [ge]nerazione delle femmine, che quivi erano...

- Sinedd.

[5] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 16, vol. 1, pag. 340.5: empi lo gomor di quello, e sia reservato alla generazione la quale dee venire dietro, acciò ch' ella conosca lo pane del quale io notricai voi nella solitudine, quando ne foste menati della terra d' Egitto. || Cfr. Es., 16.32: «et custodiatur in futuras retro generationes».

- Generazione e schiatta.

[6] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 29, vol. 2, pag. 354.21: [22] E dirà la generazione e la schiatta che verrà poi, e i figliuoli che nasceranno dopo loro, e' peregrini che saranno venuti da lungo paese, veggendo le piaghe di quella terra e della terra di colui e le infirmitadi che Iddio Signore le avrà mandate adosso... || Cfr. Dt., 29.22: «sequens generatio et filii qui nascentur deinceps».

- [Prob. da testo corrotto].

[7] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Isifile, pag. 56.8: Ma se alcuna potenzia è nell' alto cielo, o Giove, sommo Iddio, intendi le mie desiderose orazioni giustamente; e fa che Medea, imbolatrice del mio maritaggio, meriti la generazione di Isifile, e senta le sue leggi; che siccome io moglie e madre di due figliuoli sono abbandonata, così sia ella vedova d' altrettanti, e sia cacciata dal marito... || Cfr. Ov., Her., VI, 155-156: «quod gemit Hypsipyle, lecti quoque subnuba nostri / maereat et leges sentiat ipsa suas» (da una lettura genuit prob. indotta dalla sostituzione di maereat con mereat?).

8.1 Estens. Ciascun insieme dei nuovi nati che si pongono alla stessa distanza da un capostipite comune secondo una linea di discendenza diretta. Estens. Durata approssimativa di tempo che separa un insieme di nuovi nati da quello successivo.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 8, pag. 164.14: sieno li figliuoli [[dell'usuraio]] condotti a morte e in giuna gieneratione il suo nome vituperoso s'aspenga, i· memoria torni il pecchato suo a Dio e 'l pecchato della sua madre non s'aspenga...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 235.13: E sappiate che tutte generazioni da Abram insino a Cristo furo quarantadue.

[3] a Lucidario pis., XIII ex., pag. 50.31: Tucto similliantemente come hora trapassa l'una generatione a presso l'altra per la morte et una generatione rimane in terra per la vita...

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 78, pag. 107.8: Al tempo de mo' la gen[er]atione de la zente passa per morte e vene per vita in tale maynera ke l'una generatione dona logo a l'altra...

[5] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 815, pag. 52: Eva dal serpe el veneno sostene, / ma poi per molte zenerazione / per ti de fin a mi, mare, devene.

[6] a Vang. venez., XIV pm., Marc., cap. 13, pag. 173.24: [30] che questa generacione no traspasarà miga denançi ço che tute queste cose che io v'è dito serano avegnude.

8.1.1 [Specif. da un numerale ordinale].

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 33d, pag. 153.18: e zo è ke dixe la Scritura ke Deo punisse lo peccado «tro in terza e in quarta generatione».

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 56, pag. 132.21: E egli visse dopo il flagello CXL anni e vide li figliuoli de' figliuoli fino in quarta generazione e poi morì vecchio e pieno di giorni.

[3] Stat. pis., XIV pm., pag. 33.4: Secondo l' ordinamento di sancta ecclesia, nullo fedele christiano puote piglare mogle che lli apartenesse a parentado di fino in quarta generatione; ma se passa di quarta in quinta puosi piglare.

[4] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 117.39: E furono fatti ribelli per infino in quinta generazione, prima tutti e' nobili e' quai s'erano inpaciati di tale tradimento, e poi e' notari e ancho e' charnaiuoli.

[5] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 15, vol. 1, pag. 80.10: [15] Ma tu anderai a' padri tuoi in pace, sepolto in buona vecchiezza. [16] Ma nella quarta generazione ritorneranno qua; nè ancora in verità compiute sono le iniquitadi degli Amorrei insino a questo tempo.

[6] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 7, vol. 2, pag. 238.7: [9] E conoscerai e saprai che Iddio è tuo Signore; egli è Iddio forte e fedele, il quale serva il patto e la promessa, e fa misericordia a coloro che l' amano, e a coloro i quali servano e guardano i suoi comandamenti, insino in mille generazioni. || Cfr. Dt., 7.9: «in mille generationes».

[7] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 23, vol. 2, pag. 316.18: [2] Non entrerà, nella gesia di Dio, bastardo il quale sia nato di femina peccatrice, insino alla decima generazione. || Cfr. Dt., 23.2: «usque ad decimam generationem».

[8] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Nm 14, vol. 2, pag. 79.17: [18] Iddio è paziente e pieno di molte misericordie, levando via ogni iniquità, lo quale visiti i peccati de' padri in li figliuoli, nella terza e quarta generazione.

[9] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 1 Par 16, vol. 4, pag. 88.4: [15] Ricordatevi in sempiterno del patto suo, e della parola la quale comandò in mille generazioni...

8.1.2 Estens. Insieme dei nati approssimativamente nello stesso periodo e nello stesso luogo.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 284.23: Ancora lo predecto Claudio fece destrugere una generatione de iudei, k'erano tenuti boni homini...

[2] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 84.38: come <tu>tta la generatio(n)e deli Ebrei et deli straini fusse guardate segretam(en)te i(n) del monasterio di (santo) Marcho, lo re Erode le fé tutte ardere, p(er)ché li parea esse(re) pió nobile, (et) p(er)ch'elli potesse dire che -l suo lingnagio fusse distrecto di pare(n)tessa di quelli d'Israel.

8.1.2.1 Estens. [Con focalizzazione sulla successione nel tempo].

[1] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 4, pag. 112.22: «Tutte le generatione mi dirano beneaventur[ata] p(er)ché che quelli che est potente m'à facta grandissima i(n) del suo nome, e -l suo nome è (santo)».

[2] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1155, pag. 74: Vedete chomo la mia vita è fata, / che tropo meio me seria morire, / cha romagnir sì trista e desolata. / Quando io disi, beata me de dire / tute quante le zenerazione, / a questo ponto io non chredea vegnire.

[3] Gl a Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 1, pag. 192.11: [48] En quel tempo lo nostro Segnor «inperçò revardà a la umilitade de la soa ancilla. E de ço me dirano benedeto tute generacione (ço è a dir tute mainiere de çente).

- Generazione di gente.

[4] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 7, pag. 235.16: Quia respexit humilitatem ancillae suae, ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes: Imperò che Iddio ragguardò l' umilità dell' ancilla sua, tutte le generazionidelle genti mi chiameranno beata.

8.1.2.1.1 Estens. Ciascuno dei sei periodi di tempo in cui era divisa la storia del mondo; età, epoca.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 61.18: E allora fu la fine della prima generazione del secolo, che durò MCCLXII anni secondo che la Scrittura testimonia. || Cfr. B. Latini, Tresor, I, 20, 7: «le premier aage dou siecle».

[2] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 8, pag. 269.26: [10] In quella genneratione fu nato Abbraam, che fu buono h(om)o e giusto, ed ebbe buono celabro e buono intendimento, e considerosi che quelli che avea facto lo cielo e la terra e l'altre cose era vero Dio.

[3] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 122.2: In questa generatione nacquero li giganti et in questa etate Iubalcaim trovao l'arte de la musica, la quale fo la prima arte de tucte l'altre arti.

8.1.3 Da / dalla generazione in / nella generazione: di padre in figlio. Estens. Per sempre, per l'eternità.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 34, pag. 166.13: e la gran bailia e la poestaria e la segnoria de questo Segnor dura e sta ferma da generacion in generacion e no gh'è alcun termin.

[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 17, vol. 1, pag. 343.17: [16] Perciò che la mano del Signore e la battaglia di Dio sarà contra Amalec dalla generazione nella generazione. || Cfr. Es., 17.16: «a generatione in generationem».

[3] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 32, vol. 5, pag. 229.9: [11] Ma il consiglio del Signore sta in eterno; i pensieri del suo cuore sono dalla generazione in la generazione... || Cfr. Sal., 32.11: «in generatione et generationem».

8.1.4 Dalla generazione alla generazione: per sempre.

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Dan 4, vol. 8, pag. 48.21: però che la sua potenza è potenza sempiterna, e lo suo regno dalla generazione alla generazione. || Cfr. Dan., 4.31: «in generationem et generationem».

8.1.5 Di generazione in generazione: di padre in figlio. Estens. Per sempre, per l'eternità.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 29, vol. 1, pag. 259.35: E la Donna nostra nel cantico del Magnificat dice: E la misericordia sua si diffonde in quelli, che lo temono, di generazione in generazione.

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), Prologo, pag. 2.18: uno degli figliuoli di Noe ch'ebe nome Giafet, di gieneratione in gieneratione, che di lui naquero, mantennero la fede di Dio, siccome Noe loro padre facea.

8.1.6 Nella generazione e per la generazione: per sempre.

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 3, vol. 1, pag. 273.12: è questo lo memoriale mio nella generazione e per la generazione. || Cfr. Es., 3.15: «in generationem et generatione».

8.1.7 In / nella generazione e generazione: per sempre, in ogni tempo.

[1] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 44, vol. 5, pag. 269.2: [18] Si arricorderanno del tuo nome Signore in ogni generazionee generazione. Però li popoli a te confesseranno in eterno... || Cfr. Sal., 44.18: «in omni generatione et generatione».

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 71, vol. 5, pag. 344.12: [5] E dimorerà col sole e avanti la luna, nella generazione e generazione. || Cfr. Sal., 71.5: «generationes generationum».

[3] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 78, vol. 5, pag. 374.8: [13] Ma noi, tuo popolo e pecore della tua pastura, ti confesseremo in secula. In la generazione e generazione annunziaremo la laude tua. || Cfr. Sal., 78.13: «in generationem et generationem».

8.1.8 Nella generazione delle generazioni: per sempre.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 51, vol. 6, pag. 576.20: ma la mia salute sarà in sempiterno, e la mia giustizia starà insino nella generazione delle generazioni. || Cfr. Is., 51.8: «in generationes generationum».

8.2 Estens. Insieme delle persone che discendono da un capostipite comune (gen. remoto); discendenza, stirpe. [In partic.:] albero genealogico.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 9, pag. 40.6: Con ciò sia cosa che il popolo di Dio, cioè la generazione di Joseph, per la cui bontade quelli d' Egitto erano della grande fame liberati... || Cfr. Orosio, Hist., I, 10, 8: «genus Ioseph».

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 67.10: Ma in ciò si tace ora il conto di parlare delli figliuoli di Noè e della lor generazione...

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 213.34: e imperzò che chi a luogo caze la ystoria de Pipin, e sia sapiù chi sia stado questo Pipin, la generacion per ordene nu desgraeremo.

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaestio 33, pag. 194.18: Antecriste nascerà in la grande Babilonia de una femina meritrix de la generatione de Dan...

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 239.2: O Tirii, asaggiate con guerra ogni futura generazione di colui... || Cfr. Aen., IV, 622: «stirpem et genus omne futurum».

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 8, pag. 22.8: Sanctu Gregorij respundi pir unu tali exemplu: «Deu dixe ad Abraam ki la sua generationj serrà mentuata per Ysaac soy figlu; et eciamdeu disse Dio ad Abraam ky illu divia essere patri de multa genti...

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 133.2: Anco voi, Cartaginesi, abbiate in odio la schiatta ed ogni sua futura generazione...

[8] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 20, 43-60, pag. 470.36: Io fui radice de la mala pianta; cioè principio de la generazione dei regi di Francia, poi che la stirpe di Carlo Magno venne meno...

- Generazione e schiatta.

[9] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Nm 1, vol. 2, pag. 4.1: [24] De' figliuoli di Gad, per tutte le sue generazionie schiatte e case e famiglie, da XX anni in su, che andare potessero a battaglia e che maschi fossero (e numerò loro) furono [25] XLV migliaia e DCL. || Cfr. Nm., 1.24: «per generationes et familias ac domos cognationum suarum».

[10] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), At 17, vol. 9, pag. 703.12: [28] Per ciò che in lui e per lui viviamo e siamo, come eziandio mostrano certi vostri antichi poeti, dicendo che noi siamo sua generazione e schiatta, e a sua similitudine. || Cfr. At., 17.28: «ipsius enim et genus sumus».

- Generazione di Abramo: popolo di Israele.

[11] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 17, pag. 99.8: Fratelli e figliuoli miei della generazione d' Abraam, e voi altri tutti che temete Iddio, a voi è mandato questo Verbo, cioè lo Vangelio di salute...

- Generazione di Adamo: genere umano.

[12] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 116, pag. 115.21: Se Deo avesse creado uno altro homo de novo e possa lo avesse metudo in logo de Adam, redemptione no pertignierave a la generation de Adam...

[13] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 41, pag. 81.19: Due sono i secoli e due mondi: l'uno si è la grazia e la gloria di Dio, là ove sono gli angioli e gli arcangioli, e là ove la buona generazioned'Adamo monterà.

8.2.1 Estens. [Con rif. all'appartenenza a un det. ceto sociale per nascita:] lignaggio, schiatta.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 31.27: El fi dito et eu lo confesso ben k'ela è nada de plui çentil generacione de mi, e per queste cause eu temo de dir a lei la mea volontade. || Cfr. Pamphilus, 47: «me nobilioribus orta».

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 311.21: E tucti per uno voce gridavano li cavaleri soi, dicendo ka la carne e lo sangue de questa pessima generatione non è da regnare.

[3] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 21, pag. 25.19: Ancora dise Aristotele che no basta ad esser magnificho aver richeçe asè e spender com' è dito, se l'omo no è de nobel generacion e de grande fama.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 19, vol. 1, pag. 389.13: Aulo Cornelio Cosso, uomo di grande beltà di corpo, forte e ardito a maraviglia; ed era nato d'alta generazione, la quale per lui poi fu assai più innalzata. || Liv., IV, 19, 1: «memorque generis».

[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 387.9: Da lunga stea che uomo di tanta nobiltà di generazione fatto bello e adorno di tante prodezze, possa volere, maculato di corrompimento di carne e fornicato, mischiarsi con femmina e se medesimo villanamente bruttare! || Cfr. De amore, III: «tanta nobiltate generis decoratum».

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 39, pag. 159.30: Era preposto alla armata e alla vittovaglia D. Quinzio d' oscura generazione nato, ma in molte forti opere nato chiaro di gloria militare.

- Di generazione: di nascita, d'origine (definita da un aggettivo).

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 1, pag. 404.18: Virginio, uomo di generazione popolaresco, ma d' animo uomo patrizio... || Cfr. Val. Max., VI, 1, 2: «plebei generis».

[8] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 29.18: A nobiltà di costumi maggiormente conviene di prendere amante di nobiltà di costumi, che cercare amante di generazione alto e di costumi disadorno. || Cfr. De amore, I, 6 A: «quam altum sibi et incultum quaerere genus».

[9] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 100-111, pag. 48.32: due giovanetti nobili di generazione...

[10] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 30, S. Giuliano, vol. 1, pag. 277.15: Fu anche un altro Giuliano d'Alvernia, nobile di generazione, ma più nobile di fede...

- Per generazione: di nascita, d'origine (definita da un aggettivo).

[11] Legg. S. Elisab. d'Ungheria, XIV m. (tosc.), cap. 1, pag. 7.4: Santa Elisabet fue figliuola del gentilissimo Re d' Ungaria: per generatione fue nobile; e per fede e religione fue nobilissima.

[12] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 51, Passione G. Cristo, vol. 2, pag. 456.24: Ma il figliuolo madornale del re, com'egli era più nobile per generazione, così era trovato essere più valentre che Pilato in tutte cose...

8.3 Estens. Serie degli antenati di una famiglia (anche con rif. al progenitore prossimo).

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 53.31: Et è usada causa qe de dolce arbore dibia caçer dolçe fruito. E la generacione la qual è stada denanti desmostra sovençe fiade signi de bontade o de malvisitade, e sovence fiade sol lo fiiolo essere semeiantre alo padre».

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 104.1: Contra chi disse che Cesar non fosse de alto lignaggio, per madre nato fo de schiatta dei re e per padre descese da li dei, ché da Anco Martio descesi sono li Martii re, per padre descese da Vennare. Adonqua in la generatione sua sanctità dei re, li quali intra le genti resplendono molto, et sacrifitio dei Dei in la cui podestà sono li re.

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 178.3: Questo de generacion roman nassudo de pare che ave nome Ottavian senador, e la generacion de la mare descendi da Enea...

[4] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 58, pag. 113.20: Fauno fu figliuolo di Pico, e Pico fu figliuolo di Saturno, sicchè Saturno viene a me bisavolo, ed a mio padre viene avolo; e tu, se io ho bene a mente la tua generazione, tu e tuo padre siete nati di Saturno; chè Saturno fu bisavolo del re Erittonio...

- Fig.

[5] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 2, pag. 56.26: Ma odi me, inperadore, il quale sono de la generatione [e] del par[enta]do di [quelli] martiri e di quelli santi li quali sono stati martiriççati da li tuoi fedeli ne la città di Ro[ma]...

8.3.1 Genealogia.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 234.2: Noi troviamo nello Evangelio di santo Matteo lo cominciamento della generazione di Gesù Cristo, cioè d'Abram...

[2] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 84.9: ché ho(mo) dice che lo costume dela Scriptura sì era che ho(mo) dicea la ge(n)nerassio(n)e delli ho(min)i se no(n) quella dele fe(n)mi(n)e.

[3] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Tt 3, vol. 10, pag. 346.4: [9] Schifa le male e stolte questioni di sapere le generazioni, e le contenzioni, e le battaglie della legge; imperò che son inutili e vane. || Cfr. Tt., 3.9: «genealogias».

8.4 Estens. Insieme di persone legate da un vincolo di consanguineità; famiglia.

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 31, vol. 1, pag. 158.9: [3] e massimamente dicendo a lui il Signore: ritorna nella terra del padre tuo e alla generazione tua; ed io sarò teco.

8.4.1 Estens. Origine familiare.

[1] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 9, pag. 53.3: ma nella seconda volta Giuseppo, ch' era quivi signore, si fece cognoscere a' fratelli. E per questo modo fu manifestata la generazione di Giuseppo a Faraone...

8.5 Estens. Esistenza umana, arco della vita dell'uomo.

[1] Gl Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 9 rubr., pag. 87.26: Della brevitá di questa vita, cioè generazione.

9 Umana generazione: insieme degli esseri umani; genere umano; umanità. Estens. Conservazione e moltiplicazione della specie umana.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 294.28: Ma questo male e alcuno k'avessi facto convertio in melgio e poi ke recipeo la sinioria abe immortale gloria, k'era dicto de tucto popolo ricceçe e amore de humana generatione.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 23.17: larga e libera licenzia di mal fare ritornava in lor grave destruzione et in periglio de l' umana generazione...

[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 9f, pag. 26.14: ke non si confà a la divina bontà inpedimentire la generatione humana, quanto vole no si possa fare ke l'a(n)i(m)a non si metta nel corpo maculato.

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 6, pag. 20.3: Per la semente de lo inimico de la humana generacione lo homo de questo mundo spese fiata convene sustinere briga...

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.386, pag. 194: lo conito n[e] fo senza mesura, / cantando com devotion / l'overa de De' compia / de l'umana generaciom, / chi per tâ morte era franchia.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 16.19: ma pure tutti si dogliono del danno dell'umana generazione, e domandano che forma sarà alla terra accecata delli uomini, e chi farà i sagrifici alli diei, o s'egli s'apparecchia di dare le terre a disertare alle fiere salvatiche.

[7] Preci assis., XIV pm., 14, pag. 142.4: Anchi per tucti gli fructi della terra che esso benegno Redemptore dingne, per sua pietà e misericordia e per le merita del suo sancto sangue, ke per l'umana generatione sparse en terra...

[8] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Incipit, pag. 569.52: intra tuti li animali creati da lu altissimu maistru, criaturi di tutti li cosi li quali sunu sutamisi a la humana generaciuni...

[9] a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 524, pag. 16: ch'El è venuo per vixitar / la humana generacïon / chi era tuta a perdicïon / de lo inimigo Sattanaxe...

[10] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 12, 94-108, pag. 290.25: O gente umana; cioè o generazioneumana...

[11] Lucidario ver., XIV, I, pag. 33.2: Perçò che lo guardamento de Deo non potea falire, che aveva guardato de restaurar-lo de l'humana generation.

- [In dittologia con natura].

[12] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), At 17, vol. 9, pag. 703.5: [26] E produsse d' uno uomo tutta la umana natura e generazione, e divise e sparse gli uomini per diversi luoghi e diverse abitazioni... || Cfr. At., 17.26: «ex uno omne genus hominum».

- Fras. Moltiplicare l'umana generazione: aumentare il numero degli individui umani attraverso la riproduzione della specie.

[13] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 2, pag. 131.4: Donde il filosafo dice, che 'l primo assemblamento si è quello dell'uomo e della femmina, per matrimonio per ingenerare e per moltiplicare la generazione umana...

[14] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 45.3: L'usare di giacere colle donne si fa per tre cagioni: cioè, per conservare et multiplicare l'umana generatione, et questo dice Aristotile nel libro dell'anima...

- [Relig.] Fras. Redimere, ricomperare l'umana generazione: liberare, riscattare l'umanità dalla condizione di peccato (con rif. alla Passione di Cristo).

[15] a Omelia padov., XIII s.q., pag. 4.2: lo qual per la soa misericordia redemé la humana generacione de seruitudene del diabolo...

[16] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 36: [21] acciò che tu ti ricordassi di (Christ)o che fu ferito di cinq(ue) piaghe in del suo corpo aciò che tu, (et) la tua [figliuola], et tucta l'umana ge(n)nerasione da tali nimici ricomprasse, salvasse (et) sanasse".

[17] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 5, pag. 163.16: e nacque di Lei per ricomperare l'umana generazione, la quale era perduta per lo peccato d'Adamo nostro primo padre.

[18] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 14, pag. 264.18: Iesu Christ, qui en la sancta cros sofrì passiun per reemer l'umana generacium.

[19] Stat. tod., 1305 (?), pag. 281.1: Ancho per l' ora del vespero ciaschuno dega dicere VIJ p. emperciò che en questa hora volçe la magesta divina, la quale recomparò la humana generatione, essere posato de- ligno della vera croce.

9.1 Generazione dell'uomo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 14, pag. 52.7: Di che vergogna è a dire alla generazione dell' uomo, che femmine di loro paiese cacciate, abbiano Europa ed Asia segnoreggiato, che sono le maiori e le più forti parti del mondo... || Orosio, Hist., I, 16, 1: «Pro dolor, pudet erroris humani».

9.2 [Con uso assol.:] l'umanità nel suo insieme.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 29.8: della disubbidenza del primaio uomo, e condennagione della generazione, e perdimento di tutte le genti, basti avere detto. || Cfr. Orosio, Hist., I, 3, 5: «de praevaricatione primi hominis et condemnatione generationis vitaeque eius ac deinde de perditione totius generis humani».

[2] Gl Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 21, pag. 166.12: Indel quarto modo la morte del peccato è morte di tutta la generassione, cioè di tutta la natura umana.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 5.16: Iddio mandò il diluvio sopra la terra: e riservando per la sua misericordia l'umana carne inn otto anime, di Noè, e di tre suoi figliuoli e delle loro mogli nell'arca, tutta l'altra generazione nel diluvio sommerse.

10 Collettività umana legata gen. a un det. territorio e caratterizzata da una tradizione storico-culturale, religiosa e linguistica e da un folclore percepiti come comuni; popolo, nazione.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 41, pag. 514.14: i quali, com' è usata de' barbari di cotale gente, tutto il sangue della generazione di Roma a' loro Dei aviano botato. || Cfr. Orosio, Hist., VII, 37, 5: «omnem Romani generis sanguinem».

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 196.4: IV generacion, zoè Gotti, Ypogothi, Gipidi e Vandali, una lengua abiando, per nome sola mente divisi, insiembre mente in compagnia el Danubio passà. || Cfr. Mart. Pol., Chron., p. 453: «4 gentes Scitices».

[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 66, pag. 310.37: raxonevelmente e reverentemente ugni generatiom se inchinne e debia obedire çaschauna natiom a lee...

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 220.9: Et plachini ki li Truyani habitinu miscati cum li Latini et iungirò insembla loru custumi et rayuni. Eciamdeu dixindirà la generacioni latina miscata cum lu sangui truyanu, et livirassi supra di li autri homini et vidiraila avanzari per pietati di li dey».

[5] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 177, vol. 2, pag. 65.2: Turchi, Indiani, Tartari, Ebrei, Samaritani, Saracini, Arabi, Barbari; e tutte queste generazioni sì sono divise, cioè svariate l' una generazione dall' altra, come in lingua, e in lettera e in vestire...

[6] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 5, pag. 16.15: Nota hic ki li Lombardi, li quali foru ditti Longubardi per la longa barba chi havianu, foru Puglisi et di la Pugla issiru generacioni perfidi.

[7] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 68, pag. 74.15: E misier sen Polo che no iera homo çentil frutificà tanto che in men de trenta anni el messe soto el çovo dela veritade li Romani, quelli de Persia, queli de India e li Saraxini, et al pestuto ogni çeneracion de homeni.

[8] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), At 2, vol. 9, pag. 599.5: [5] E in quello tempo erano abitanti in Ierusalem Giudei, uomini religiosi di diverse lingue e d' ogni generazione ch' è sotto il cielo (cioè ch'erano nati per diverse contrade). || Cfr. At., 2.5: «ex omni natione quae sub caelo sunt».

- Generazione di gente.

[9] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 1, pag. 3.2: Signori imperadori, re e duci e ttutte altre genti che volete sapere le diverse generazioni delle genti e lle diversità delle regioni del mondo, leggete questo libro...

[10] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 457, pag. 475.27: che non rimase terra né ysola né mare né porto né fiume né nullo popolo né nulla generatione di gente che' non facesse mettere in iscripto.

[11] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 7, pag. 131.20: e siamo posti in tanta latitudine di potenzia, quale gienerazione di giente s'oserebbe levare contro alla vostra potenzia, se non gli stolti Arabi.»

[12] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 505.14: In queste parole l'Autore riprende due generazioni di genti, di vanitade, e di vanagloria, ciò sono Sanesi e Francieschi.

[13] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 7, pag. 567.17: e Mitridate imparando li linguaggi di vintidue generazionidi genti, ch' erano sotto la sua signoria...

- Di generazione: di nascita, d'origine (definita da un agg. o da un sintagma prep.).

[14] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 178.2: Questo de generacion roman nassudo de pare che ave nome Ottavian senador... || Mart. Pol., Chron., p. 443: «Romanus genere».

[15] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 41.4: Santo Blandano, filliuolo di Finloca, nipote d'Altho, dela generatione et contrada di Eoginistagnile, in Venezia nato fu.

[16] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 40, pag. 83.32: e un terzo nuovo da Annibale in luogo d' Ippocrate mandato, di generazione Libifenicio Ipponiate, il quale i popolari chiamavano Mutine...

[17] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 23, vol. 1, pag. 568.2: [42] E abiterete nelli umbraculi per sette dì. E ogni uomo, che sarà della generazione d' Israel, si istarà nelli loro tabernacoli sette dì... || Cfr. Lv., 23.42: «de genere est Israhel».

- Per generazione: di nascita, d'origine (definita da un agg. o da un sintagma prep.).

[18] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 2, pag. 274.10: Al tempo de' detti consoli, Viriato in Ispagna, per generazione Lusitano, uomo pasturale e ladrone... || Cfr. Orosio, Hist., V, 4, 1: «genere Lusitanus».

[19] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 184.40: Soto Adrian fo passionada la beada verzene Seraphia de Anthiochia per generacion... || Cfr. Mart. Pol., Chron., p. 446: «Antiochena genere».

[20] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 86, pag. 262.17: E venne a lui una femina cananea pagana, e sirofenissa per generazione... || Cfr. Mc., 7.26: «Syrophoenissa genere».

[21] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 198.20: Nel cui primo anno del sou regemento l'anni Domini comensaro ad correre CC. Severo imperatore imperao anni XVII, et era per generatione affricano.

10.1 [In partic. con rif. all'identità religiosa].

[1] a Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 84.38: Qui dice (santo) Io(hann)i Damasceno. Sì come ho(mo) dice in dele Storie del'Ecclesia, et (santo) Beda l'afferma in dele suoi Croniche, come <tu>tta la generatio(n)e deli Ebrei et deli straini fusse guardate segretam(en)te i(n) del monasterio di (santo) Marcho...

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 7, pag. 11.1: mandava dicendo al papa che gli mandasse C uomini savi e che sapessero tutte le VIJ arti, e che sapessero bene mostrare a l'idoli e a tutte altre generazione di là che la loro legge era tutta altramenti e come ella era tutta opera di diavolo, e che sapessero mostrare per ragione come la cristia[n]a legge era migliore.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 10, 121-129, pag. 188, col. 2.3: Qui exclama contra la superbia, e dixe in particulari cristiani, imperçò che d'altra lege non va im Purg., cumçosiacosach'altra generazione no se pò salvare ...

[4] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 176.4: perciocché ridottano più i Cristiani di qua, e quali chiamano Franchi, che non fanno gli altri cristiani di qualunque altra generazione, come che noi siamo minor numero...

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 70.7: Perziani, Arabi, Saracini neri, Parti, Dulciani. Queste fuoro le ienerazioni commosse a questa adunanza per lo passo fare de cà da mare.

- Generazione di gente.

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 2, pag. 184.18: Or le pene che Cristo sostenne, funno imposte dalla generalità delle genti, cioè e dai pagani e dai giuderi. Non erano più generazionidi genti allora.

[7] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 34, vol. 1, pag. 100.2: Presso a sesta, il venerdì santo, si ragunano tutte le generazione de' Cristiani sopra detti, alla santa capella del santo Sipolcro; e i patriarci, vescovi, preti, e frati, colle chiocce, e croce in mano, tutti parati alle loro usanze, ciascuna generazione di gente, e tutte le nazioni per sè, atorniando d' intorno alla santa capella, e ad alta boce cantando, ciascuna generazione di gente in sua lingua...

11 Insieme di uomini accomunati da det. caratteristiche o qualità; tipo, categoria.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, inc.: [8] et tre generasione d[i] ho(min)i hodia l'anima mia: povero sop(er)chio, riccho bugiadro, vecchio dise(n)nato (et) macto. || Cfr. Albertano, De amore, II, inc.: «species».

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 18, pag. 39.8: Et sì potemo entendere per la talpa, la quale vive pur de terra e non vede lume de l'occhi, una generatione de homini e di femine che sse notricano solamente in de le terene dilectatione e non curano di prendere notricamento delle celestiale...

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 3, pag. 10.21: E' sono molte generazioni di matti: e' sono matti, cioè fanciulli, come detto è, e sono matti che mmai non ebbero senno né conoscimento per loro diffettuosa natura.

[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 1, pag. 9.9: Molte sono le generationi dei nimici, li quali voi appellate nimici: imperciò ch'elli è correptore, elli è difensore, elli è ricoveratore, elli è çelatore.

[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 18, pag. 93.19: Questo Alesso Interminegli è de la generatione de' ruffiani sopradetti, chè esso teneva ormento di puttane in bordello e di ciò si reggeva e conducieva.

[6] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 11, pag. 420.14: Tre sono in Egitto le generazioni, e spezie de' monaci, l' una si chiama Cenobiti, li quali in nostra lingua propriamente sono detti monaci, che vivono a comune. I secondi si chiamano Anacoriti, li quali abitano soli per li deserti...

11.1 Insieme dei caratteri che distinguono un maschio da una femmina; genere, sesso.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 46.26: disfidiamo et sbandimo [[...]] tutti li eretici de l'una et de l'altra generatione, cioè maschi et femene per qualunque nome sieno chiamati...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 38, pag. 272.7: Non puote essere amore se non è in contrarie generazioni e diverse, cioè che non può essere amore tra due maschi né tra due femmine, però che non vi si puote adempiere dirittamente il comandamento d'amore...

[3] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 5.10: Amore è una passione dentro nata per pensiero sanza modo di cosa veduta, procedente da forma di generazione diversa dalla persona che pensa... || Cfr. De amore, I, 1: «formae alterius sexus».

[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 13, vol. 1, pag. 322.17: E perciò sacrifico allo Signore ogni cosa ch' apre la vulva della generazione mascolina... || Cfr. Es., 13.15: «omne quod aperit vulvam masculini sexus».

- [Con rif. al genere femminile, gen. in contesti misogini].

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 111.24: in prestare a usura, e comperare innanzi, e in questo peccato caggiono li giovani, e maggiormente li vecchi, e li uomini, e grandemente le femine, la quale generazione delle femine è massimamente avara.

[6] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 2, pag. 18.23: però che temeano quella carnale pazzia della vergognosa generazione.

[7] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 231-40, pag. 78.3: E oltre a ciò, è questa impia generazione avarissima...

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 187.35: Adunqua signuri, commo se parlerrà della constantia delle femene? ché la generatione loro èy naturalemente desposta a mutare loro proponimienti...

11.1.1 [Gramm.] Categoria grammaticale che distingue il maschile dal femminile; genere.

[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 204.12: E così la figliuola al padre e a la madre, mutando lo nome in generatione come si conviene.

11.2 Categoria di persone determinata dalla condizione sociale o più propriamente dalla posizione occupata nella società (gen. legata alla nascita).

[1] Stat. fior., 1297, pag. 668.13: ed in che modo si debbia fare la limosina del decto tesoro nel tempo del loro capitanato sì a religiosi et a spedali come a qualunque altra generaçione di poveri generalmente e particularmente.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 19, pag. 199.2: Perciò, dunque, ch'avemo trattato di sopra di tre generazione d'uomini, cioè di plebei, di gentili, di gentilissimi...

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), Proemio, cap. 6.103, pag. 21: Quintadecima, como / Si dee portare ongni gieneratione / Di femina di comune stato, / E di più basso e povero, e tutte...

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 1, pag. 123.6: Ordiniamo, che li habitatori di Villa di Chiesa et dell' argintiera de la nostra Villa che sono e che serano per inansi, di qualunqua generacione et condictione fusseno, debbiano stare a rragione in de la decta Villa et argentiera...

[5] Stat. fior., 1335, cap. 38, pag. 40.4: Et che niuno altro officiale, di qualunque generatione o condizione sia, nella città, contado o distretto di Firenze, stante, o vero che per lo tempo fosse, o vero altra persona, possa et sia licito...

11.2.1 Estens. [Con rif. alla disposizione naturale di ciascun uomo].

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 7, par. 1, pag. 38.15: E diremo che lla propria matera di diversi ufici, secondo ciò che ufici nomano abiti o qualità dell'anima, sono uomini inchinati di loro gienerazione e natività a diverse arti e dissciprine. || Cfr. Defensor pacis, I, 7, 1: «ex ipsorum generacione seu nativitate».

11.3 [In partic.:] corpo militare con det. caratteristiche.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 19, pag. 251.25: Ma i cavalieri di Roma, appellati veliti, la quale generazione da' Romani fue nuovamente trovata... || Cfr. Orosio, Hist., IV, 18, 11: «genus militiae».

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 39.20: È una generazione di cavalieri che s' appellano legionarj... || Cfr. Veg., Mil., II, 1: «genus equitum».

11.4 [In partic.:] setta (di eretici).

[1] Legge di Maometto, XIV m. (tosc.), pag. 8.20: Alquanti dicono, che questo Sergio che l' ammaestrò, fu Iacobita, d' una generazione d' eretici, i quali dicono, che Cristo non fu Iddio, ma uomo santo e iusto, e dello Spirito Santo e della Vergene affermano essere nato...

[2] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 8, pag. 137.14: Furono alcune generazioni d'eretici, che diceano che non doveano fare alcuna penitenza...

11.5 [Relig.] Ciascuno dei gruppi di sacerdoti cui era affidate a turno ogni sette giorni la custodia e la gestione del tempio di Gerusalemme. || Non si può escludere una banalizzazione.

[1] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Lc 1, vol. 9, pag. 286.5: [5] Nel tempo di Erode, re di Iudea, fu uno uomo sacerdote, che avea nome Zaccaria, della generazione di Abia; e la mogliere fu delle figliuole di Aaron, e il nome suo fu Elisabet. || Cfr. Lc., 1.5: «de vice Abia».

11.6 Estens. Gruppo, schiera (gen. di modeste dimensioni).

[1] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 3, 46-60, pag. 64.28: una gente D'anime; cioè una generazione d'anime...

[2] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 18, pag. 97.4: Andando, errando nelle solitudini, ne' monti e nelle spelonche e nelle caverne della terra; in pericoli de' ladroni, pericoli di generazioni, pericoli di fiumi, pericoli di genti, pericoli in falsi frategli; in fatica, in miseria, in molte vigilie, in fame e sete, in freddo e in stare igniudo, in molte angustie.

12 Categoria sovraordinata sotto la quale si classificano esseri viventi (animali o vegetali) con caratteristiche comuni, a prescindere dalle determinazioni individuali o particolari; genere, tipo, varietà.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 8, pag. 15.9: potaremmo dire secondo rascione che vultur volans avesse a significare tutte le generazioni de li avoltoi de questo mondo...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 153.12: E non solamente i porci, ma ogni altra generazione d' animale, il quale si puote rinchiuso servare, debbono dentro recare, che con aiuto della carne basti la vivanda.

[3] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 42.3: Altro non vi si mangiava che pome, noce et radice et genneratione d'erbe.

[4] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 381, pag. 50: Et sì ve dico certamente / k'eo non berròe più de niente / de questa generatione de vite, / de fin' al die ke voi sirete / a lo rengno del Padre meo / et con voi ìne beraggio eo».

[5] Doc. ancon., 1372, pag. 242.10: Ancora che de vino, sale, olio, biadi, de ciascheuna generatione de somente, de lino, de fichi, de nuce, ac pome...

[6] a Stat. viterb., 1384, cap. 73ter, pag. 199.18: né macellare né fare macellare, alcuna generatione di bestie...

[7] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 58, vol. 3, pag. 100.23: E se l'asino avrà in abbominazion la cavalla poichè l'avrà veduta, gli si mostri prima l'asina, infino che s'accenda in lussuria, poi gli si tolga dinanzi l'asina, e allora incitato da lussuria, non ischiferà la cavalla, e preso per diletto della sua schiatta, consentirà di congiugnersi con altre generazioni.

12.1 [In partic.:] unità di classificazione superiore alla specie.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 20, pag. 230.5: Cum ciò sia cosa che tutte le specie e le generazioni de li animali, come so' tutte le specie e le generazioni de li pesci e de li ucelli e de li altri animali ch'abetano sopra la terra, siano determinate e definite en numero ' en grandezza ' en vita...

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 53.10: E della generaçione delgl' uccelli primieri che vi furono messe per nette fue la gallina in fra loro...

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 7, vol. 1, pag. 146.23: e continuasi con essa in maniera, che per tutto diventano d'un medesimo legno e nudrimento: benchè d'una medesima spezie o forse generazione non sieno, quando s'innestano...

[4] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 14, vol. 2, pag. 275.6: [14] e di tutta quella generazione di corvo come sono la cornacchia, la mulacchia, la gazza, la ghiandaia e di tutte cose somiglianti... || Cfr. Dt., 14.14: «et omne corvini generis».

13 Categoria sotto la quale si raggruppano entità (concrete o astratte) che hanno in comune det. proprietà che ne definiscono l'essenza generale e si differenziano per altre proprietà che ne definiscono invece l'essenza particolare.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 104.15: Ancora lo predecto Tarquinio trovao a li romani assai generationi de tormenta, enprima trovao caçamenta, presonie e ferie in pedi.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 4.6: Di fuori s' insegna dimostrando che è rettorica e di che generazione, e quale sua materia e llo suo officio e le sue parti...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: [42] Disse Tulio che due sono le generasione dele no(n) iustitie: l'una è quella che si fa da uno a un altro, l'altra si è se da coloro che puono no(n) sono co(n)trariate...

[4] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 11, pag. 52.20: portansi mangani, o bolcioni, o balestra, o torni, o qualunque generazione da saettare...

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 140, vol. 1, pag. 451.6: o vero vendita d'alcuna moneta di qualunque generatione sia, o vero d'oro, o vero d'ariento...

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.318, pag. 164: che de fornicatiom / è cinque jeneratïom; / e cascauna te vor noxer, / se a lui te lassi coxer, / ni abraxar de van amor / chi te tornase in amaror.

[7] Stat. pis., 1321, cap. 121, pag. 300.29: Ancho statuiamo et ordiniamo, che nullo testore u nulla testrice facendo in de la cità di Pisa, borghi et soborghi, barachani u paliocti, u barachani da vele, u barachani vergati, u di qualunque generasione barachani, per vendere...

[8] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 456.27: ove grandissima moltitudine di popolo era venuto celebrando grande allegrezza e grandi giuochi con ogni generazione di stormenti...

[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 2, pag. 610.23: troverremo che continovamente cademo ne' peccati: nel cuore in ogni generazione de' mali pensieri. Ancora cotidianamente cademo con la lingua in ogni generazione de' mali parlari...

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 31.26: quilli api, non passuti a lu munti Ymenu qui oli tuttu di fluri di thimu, ma per instinctu divinu passuti di ogni generaciuni di doctrina di tutti li sciencij...

[11] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 119, par. 22, vol. 2, pag. 483.21: guastare, né de guastar fare en modo alcuno overo engenio egl tuore, bacaia overo rete, né alcuna generatione atta a pescare e gl pessce prendere...

[12] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 31.12: Intra tutte le generaçioni de le cose da bere, il vino èe a voi molto più convenevole...

[13] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 193.15: con sùbiti e sproveduti asalti li sproveduti popoli assaliscono, le città e lle terre, confidandosi nella loro quiete, per furti, per tradimenti e per inganni rapiscono, sforzandosi con ogni generazione d'inganni quelle soggiogare...

[14] Doc. ancon., 1372, pag. 244.1: che per merciarie se intendano como de socta se contene, cioè ogne et ciascheuna generatione d' arme, item ciascheuno lavorero de ferro, de stagno, et de ramo...

[15] a Stat. lucch., 1376, L. I, cap. 5, pag. 21.16: Et tutte et ciaschedune altre scripture di qual generatione et forma siano, publiche o no...

[16] a Stat. bellun., 1385, pag. 47.12: Item. Che çascadun citadino e non, contadin e destretual de la cità de Bellun, ii quai avexe ai soditi dì sì dii bien mobelle, o denari, o bestiame, o altre colse de çascaduna generacion, de alguni citadini, contadini over destretualli de la cità de Verona o de Vicença, o dii soi destreti, over de alguna comunità, citadino nobelle, over privada persona de la patria de Friulle...

[17] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 158.10: Tarquino superbo deli ri romani per numero VII.o, fo lo primo homo ad trovare tucte le generatiuni de tormenti, zoè carcere, catene et ferri alli pedi, exilii et multi altri tormenti.

13.1 [Ret.] Una delle tre categorie sotto le quali rientrano i diversi tipi di discorso secondo la retorica classica; genus dicendi.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 54.2: Ma Aristotile, il quale diede a questa arte molti aiuti et adornamenti, extimò che ll' officio del parlatore sia sopra tre generazioni di cose, ciò sono dimostrativo, diliberativo e giudiciale.

13.2 Estens. Qualità specifica, modo d'essere di qsa.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 161.1: sì dicerà Tullio quante e quali sono le generazioni delle cause, in questo modo...

[2] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 161.8: In questa picciola parte nomina Tullio le qualitadi delle cause, cioè di quante generazioni sono le dicerie. Et s' alcuno m' aponesse che Tullio dice contra ciò che esso medesimo avea detto in adietro, cioè che le generazioni e le qualitadi sono tre, deliberativo, dimostrativo e iudiciale, et or dice che sono cinque, cioè onesto, mirabile, vile, dubitoso et oscuro, io risponderei che lle primiere tre sono qualitadi substanziali sìe incarnate alla causa che non si possono variare.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 17: Et Tulio De amicitia disse: non è alcuna pió grave che trovare alcuna cosa che in sua generatione sia p(er)fecta da ongna parte...

[4] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 42.18: Le pietre che quine erano di pretiosa genneratione erano.

[5] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 255.23: fare marchare con marcho di piombo tutti e' panni, e' quagli da ora inanzi si faranno ne la città et nel contado di Siena dal detto chalende luglio prossimo che verrà inanzi; excetti e' panni carfagnini overo de la generatione de' charfagnini...

[6] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 94, pag. 622.5: Generazion e maniera è di versi.

[7] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 5, pag. 11.21:E conciossiecosachè le generazioni delle terre sieno molte, cioè grassa, magra, spessa, rada, umida, e secca; e di queste sieno la maggior parte viziose...

13.3 Estens. Modo di fare qsa.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 47: [61] Nessuna cosa è cusì naturale come vol(er)e essere disciolto co(n) quella generasione che altri è legato... || Cfr. Albertano, Liber. cons., XLVII: «quam aliquid dissolvi eo genere, quo colligatum est».

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 19, pag. 252.8: Questa generazione di uccidere le dette bestie, quando facesse bisogno, il detto doge Asdrubale di prima trovò.

[3] Gl Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 20, pag. 126.6: Le battaglie generali, quando si combatte l' uno nemico coll' altro, sono di sette generazioni o vero modi.

[4] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 36, pag. 849.1: Qui incomincia a porre le generazioni del cacciare: a cani, a reti, a spiedi, a lacci.

[u.r. 13.12.2017]