GETTATORE s.m.

0.1 gittator, gittatore, gittatori.

0.2 Da gettare.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N L'att. in Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.) è cit. dantesca.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi lancia, scaglia qsa. 2 Chi dilapida i propri beni senza raziocinio. 2.1 Estens. Chi spende con leggerezza e fatuità i propri beni in donazioni ed elargizioni futili; prodigo.

0.8 Diego Dotto 15.02.2012.

1 Chi lancia, scaglia qsa.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.69, vol. 2, pag. 45: Ancora era quel popol di lontano, / i' dico dopo i nostri mille passi, / quanto un buon gittator trarria con mano...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 143.2: Iasone gittatore della lancia disse...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 3, 61-72, pag. 65.12: Quanto un buon gittator traria; cioè gitterebbe, con mano; cioè una gittata di pietra di buon braccio...

2 Chi dilapida i propri beni senza raziocinio.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 90, pag. 624.16: E, per ciò che egli non fu prodigo, ma gittatore e dissipatore del suo, il discrive l'autore in questo luogo.

2.1 Estens. Chi spende con leggerezza e fatuità i propri beni in donazioni ed elargizioni futili; prodigo.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 82, pag. 428.5: e, se per avventura un valente uomo capitasse alle case di questi cotali gittatori, con tristo viso, con leggieri spese malvolentieri ricevuto vi fia. Ora in queste e in simili cose consiste il vizio della prodigalità e il prodigo gitta via il suo.